L'Uisp per la pulizia e la trasparenza, contro la pratica di circoli di facciata. Le indagini chiariranno le responsabilità
L’operazione della Guardia di finanza di Modena, che quattro giorni fa ha portato alla chiusura dell’Asd Ti-Tingo di Castelfranco Emilia per alcune irregolarità gestionali, contribuisce a portare allo scoperto situazioni ambigue e illegali che l’Uisp combatte da sempre.
Il mondo del non profit, sia nell’associazionismo sportivo che non sportivo, chiede pulizia e legalità. L’Uisp è in prima fila in questa battaglia per la trasparenza. Non vogliamo che bottegai senza scrupoli utilizzino impropriamente e impunemente lo sfondo sociale per evadere il fisco e non pagare le tasse. L’appartenenza ad un’associazione, all’Uisp in particolare, impone un codice di comportamento, personale e collettivo, che parte dal rispetto delle norme e delle leggi. L’Uisp si adopera quotidianamente per promuovere comportamenti etici. “Per questo non accettiamo lezioni da nessuno – dice Andrea Covi, presidente Uisp Modena - e, se è lecito, chiediamo alla Confcommercio di Modena di indirizzare altrove insinuazioni surrettizie. Noi facciamo il nostro lavoro, affiliamo Associazioni sportive dilettantistiche che si riconoscono nel nostro statuto e praticano attività sportive. L’Uisp è parte lesa in questa vicenda”. Il proseguo delle indagini chiarirà dove e come l’Asd Ti-Tingo abbia infranto le leggi: “Ad oggi il Comitato – prosegue Covi - non conosce le reali ragioni della chiusura della società e delle contestazioni dell'Agenzia delle entrate o dell'Ispettorato del lavoro. Aspettiamo di apprenderle per procedere eventualmente nel percorso di deferimento e radiazione, o comunque all'esclusione dell'Asd dall’Uisp. La società si era affiliata all’Uisp soltanto il 16 giugno scorso e non aveva chiesto all’Uisp la licenza per il bar/ristorante, che quindi probabilmente aveva la normale licenza commerciale. Per quanto ci riguarda, gli ambiti delle attività per le quali la Asd in questione è stata creata e che sono stati riportati nel suo statuto sono perfettamente compatibili con gli impianti presenti, funzionanti e in dotazione alla sede sportiva della società stessa. Se poi si siano compiuti illeciti in ambiti che non siano quello sportivo, lo appureranno le indagini”.