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Uisp Toscana: gli impegni presi dal governatore Rossi

Nell'incontro con il gruppo dirigente dell'Uisp Toscana il presidente della Regione disegna il futuro dello sportpertutti

Concretezza significa anche dedicare un’ora e mezza a stare insieme ad un gruppo dirigente regionale dell’Uisp, ascoltarlo ed assumere impegni precisi. E’ accaduto così che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha partecipato venerdì scorso, al seminario dei dirigenti Uisp della sua regione. Non un bagno di folla, non i soliti discorsi di circostanza. Impegni concreti presi di fronte a 44 dirigenti Uisp riuniti in seminario a Bagno a Ripoli (Fi) per provare a disegnare il futuro dell’Uisp, la terza organizzazione sociale della Toscana per consistenza, con oltre 240.000 iscritti, dietro soltanto a Misericordie e Anpas.

L’incontro si è aperto con un breve video per raccontare attraverso dati ed immagini, le attività, l’impatto economico e le difficoltà che l’Uisp ha oggi sul territorio. Matteo Franconi, presidente Uisp Toscana, ha sottolineato l’importanza di investire sulla formazione per dare un contributo alla crisi, preparando i dirigenti a svolgere nel miglior modo il loro operato, obiettivo di questo secondo appuntamento formativo. Ha aggiunto che “L’Uisp è pronta a nuove sfide e a dare un contributo alle istituzioni nella progettazione delle città e lo facciamo con l’umiltà di un gruppo dirigente volontario”.

Quali sono state le priorità poste dall’Uisp? “Sono state quattro – spiega Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Uisp – e su tutte il governatore Rossi si è espresso prendendo impegni precisi. La Toscana è una delle poche regioni che ha la legge sullo sport e quella sulla tutela sanitaria. Parliamo della legge 35/2003 che attualmente non definisce con chiarezza cosa si intenda per attività ludico-motoria, creando numerose e fuorvianti interpretazioni. E’ necessario precisarne meglio i confini. La seconda priorità che abbiamo posto riguarda la legge regionale 8/2006 in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio, che allo stato attuale porterebbe alla chiusura della maggior parte degli impianti pubblici poiché ancora non a norma. Pertanto è necessario che si proroghi tale norma per poter far sì che i gestori delle strutture possano nel tempo farsi carico degli investimenti e regolarizzare le situazioni esistenti. Non è possibile paragonare le strutture pubbliche a quelle private. Per il futuro la Regione dovrà disporre che i soggetti che partecipano alle gare di assegnazione provvedano ai necessari adeguamenti”.

“La terza urgenza che abbiamo posto – prosegue Pacciani - è quella di approvare il regolamento attuativo della legge regionale 22/2013 sulla diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni nell’ambito della pratica fisica e sportiva. E’ necessario prevedere un decreto attuativo che specifichi la presenza di un defibrillatore per ogni impianto, per permettere alle società di svolgere la propria attività senza costi aggiuntivi. Infine la quarta priorità: se lo sport è un diritto, i costi per le visite medico sportive per l’attività agonistica non possono ricadere per intero sulle famiglie, serve una compartecipazione della Regione con criterio proporzionale sulla base del reddito”.

Il presidente Rossi ha ringraziato l’Uisp e tutti i sui volontari e dirigenti, per il lavoro che quotidianamente svolgono ed ha elencato altri cinque temi su cui investire tempo e risorse, con la collaborazione da parte di tutti, a cominciare dall’ A.F.A (Attività Fisica Adattata), con l’impegno ad allargare questo tipo di attività che viene svolta già con ottimi risultati, attraverso la sottoscrizione di protocolli insieme ad altri soggetti operanti sul territorio. Rossi ha parlato poi della necessità di una infrastruttura turistica della via Francigena e del potenziamento delle piste ciclabili per una maggiore mobilità sostenibile. Infine i giovani: il progetto Giovani della Regione Toscana prevede di rilanciare tirocini, stage e servizio civile: "La Regione sta studiando un progetto dedicato a coloro che sono laureati in scienze motorie – ha concluso Rossi - che prevederà di svolgere tirocini o servizio civile all'interno delle scuole elementari. Invito l'Uisp a partecipare a queste proposte anche portando il proprio contributo, soprattutto perché a volte il rapporto con i giovani all'interno dell'associazionismo, risulta un terreno complesso". (di I.M. con la collaborazione di Daria Manente, della Redazione Uisp Firenze)

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