Nazionale

"Move Congress" a Roma: quali politiche sportive in Europa?

Dal 22 al 25 ottobre, Uisp e Isca riuniscono i rappresentanti di 50 Paesi, all'indomani del Meeting dei ministri europei sport. Parla C.Balestri

Il "Move Congress" Isca, che si terrà a Roma dal 22 al 25 ottobre, rappresenta per l’Uisp un grande sforzo organizzativo ma anche una grande occasione di confronto internazionale sui temi delle future politiche per lo sport sociale e per tutti, in Europa e nel mondo. Il Congresso cade all'indomani del Meeting informale dei ministri dello sport europei, che si tiene a Roma il 20 e il 21 ottobre.

Parla Carlo Balestri, responsabile politiche internazionali Uisp:
“L’Uisp lavora da un anno all’organizzazione di questo evento, si è impegnata per portarlo in Italia per dare la possibilità alle organizzazioni italiane, e in particolare all’Uisp, di condividere le prospettive, i ragionamenti e anche le azioni praticate in tutto il mondo, sui temi della riqualificazione urbana e dei sani stili di vita. È un’occasione unica e irripetibile per noi di attingere a queste esperienze, perché è importante lavorare con il locale e intrecciarsi con le esperienze nazionali, ma riuscire ad avere un quadro globale in un settore in cui non siamo sempre all’avanguardia ci permette anche di imparare dagli altri e di confrontarci”.

“Abbiamo verificato un grande riscontro e superato le 300 iscrizioni - continua Balestri - sicuramente un risultato al di là delle nostre aspettative: arriveranno esperti e specialisti del settore da circa 50 paesi diversi, in Europa copriamo quasi tutti i paesi; inoltre, abbiamo una forte rappresentanza del Sudamerica, con Brasile Costarica Messico, poi l’Africa, il nord America, Asia e Australia: abbiamo raccolto rappresentanti di tutti i continenti. Il Move congress sarà una grande occasione per fare rete tra amministrazioni locali ma anche con esperienze estere”.

Quale sarà il punto di forza nell'organizzazione Uisp dell’evento?
“E' un congresso con un buon programma, giocato sull’informalità, per rendere i partecipanti il più attivi possibili: l’intenzione è farne un laboratorio collettivo che permetta di arrivare ad una sintesi finale condivisa, evitando il rischio dell’autoreferenzialità. Cercheremo di raggiungere questo obiettivo eliminando la distanza tra relatori e partecipanti e puntando sul coinvolgimento attivo dei partecipanti. Anche alcuni esperimenti di attività motoria che proporremo vanno in questa direzione, come l’urban orienteering, una passeggiata nella città guidata da archeologi, che non è semplicemente una passeggiata per ammirare le bellezze di Roma ma intende mostrare come il passato possa guidarci per disegnare il futuro, pensando ad una riqualificazione urbana dal punto di vista sociale e sportivo”. (E.F.)

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