Nazionale

"Stili di vita & salute" a Orvieto: dagli anziani ai ragazzi

Nelle relazioni di Fabio Lucidi e Giulio Cederna uno sguardo sulle "occasioni di longevità" e "ciò che manca ai ragazzi italiani"
Tra gli interventi del fitto programma del workshop Uisp di martedì 21 ottobre ad Orvieto, segnaliamo quello del moderatore dei lavori, Fabio Lucidi, psicologo, che si intitola “Le occasioni della longevità: ridefinire i territori della salute in un paese che invecchia”. Secondo Lucidi, infatti, “L’invecchiamento della popolazione è la più importante rivoluzione demografica della storia moderna”. Questa rivoluzione comporta grandi conseguenze, che vanno dagli aspetti sociali e relazionali a quelli economici e politici, a quelli della salute. Lucidi estrapola tre quesiti sulla questione dell’attività motoria in età anziana le cui risposte definiscono le politiche di un paese nei confronti della prevenzione e della tutela della salute. “Il movimento fisico fa bene e quindi è un diritto inalienabile che ogni anziano può declinare in funzione delle proprie inclinazioni e preferenze o un obbligo sanitario da prescrivere in dosi o quantità prestabilite?; La politica deve declinare la promozione dell’attività motoria negli anziani nei termini del risparmio della (nostra) spesa sanitaria o del loro guadagno di salute e benessere?; Su 10 anziani che iniziano programmi di esercizio fisico circa 5 smettono entro i primi sei mesi. Come affrontare questo problema?”.


Dagli anziani ai giovanissimi, "Ciò che manca di più: il disagio dei ragazzi ai tempi della crisi in 10 mappe”, è invece il titolo della presentazione di Giulio Cederna, curatore dell’Atlante dell’infanzia di Save the Children Italia Onlus. La sua riflessione per il workshop Uisp si concentra sui bambini e sulle mancanze che subiscono, impedendo un loro sviluppo sano e felice. Attraverso undici mappe realizzate con i dati estratti da GIS per Save the children, Cederna ricostruisce il contesto in cui crescono i ragazzi italiani di oggi che, ben lontani da una situazione ideale, sono costretti a sopportare le conseguenze di politiche sbagliate e non lungimiranti. Dai servizi alla scuola, dalla buona amministrazione agli spazi, quello che molto probabilmente verrà a mancare nei prossimi 30 anni sono proprio i bambini, secondo le previsioni demografiche Istat: “l’emorragia di minori si concentrerà soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Per effetto di questi cambiamenti la provincia autonoma di Bolzano e quella di Trento passeranno in testa alla classifica delle aree a maggiore incidenza di minori; la Sardegna occuperà l’ultimo posto”. (E.F.)

UISPRESS

PAGINE UISP

AVVISO CONTRIBUTI ASD/SSD

BILANCIO SOCIALE UISP

FOTO

bozza_foto

VIDEO

bozza_ video

Podcast

SELEZIONE STAMPA

BIBLIOTECA UISP