Uisp: "Più associazionismo significa più lavoro e più salute"
Elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria: che cosa chiede lo sport sociale ai candidati? Parla M.Rozzi
Domenica 23 novembre, dalle 7 alle 23, si svolgeranno le elezioni regionali in Calabria e in Emilia-Romagna. Sono chiamati al voto poco meno di 5,4 milioni di elettori, dei quali gli emiliano-romagnoli sono circa tre milioni e mezzo. Che cosa c’è da aspettarsi da queste consultazioni? Quali i programmi elettorali più convincenti su sport sociale e per tutti?
“Il primo appello dell’Uisp è quello a partecipare al voto e sconfiggere tentazioni astensionistiche – dice Mauro Rozzi, presidente Uisp Emilia Romagna e membro della Direzione nazionale – insieme al gruppo dirigente regionale abbiamo incontrato candidati di vari schieramenti. In generale ci sembra che l’attenzione al tema sport venga oscurata da altre priorità. Per questo, soprattutto nell’incontro che abbiamo avuto con Stefano Bonaccini, candidato del Pd e dell'ampia coalizione di centro-sinistra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, abbiamo legato il tema del diritto allo sport a quello del lavoro e della salute. Ed abbiamo registrato da parte di Bonaccini la sensibilità che ci aspettavamo”.
“Per questo, visto il perdurare della crisi, pensiamo che lo sport sociale e per tutti significhi innanzitutto diritti e lavoro. Sostenere da parte della Regione l’associazionismo sportivo, vuol dire valorizzare la vocazione turistica del territorio, significa affidare la gestione degli impianti sportivi ad operatori ed educatori qualificati, espressi anche dal mondo associativo. E significa attivare servizi per la prevenzione, per la salute e per promuovere stili di vita attivi in tutte le età della vita. Tutto ciò moltiplica occasioni e posti di lavoro, con particolare riferimento ai giovani”.
“Da tempo la nostra associazione non è più solo quella dei campionati amatoriali – conclude Rozzi - È nella nostra natura presentarci come un soggetto capace di proporre attività motoria per tutti, a costi accessibili, per essere interlocutori della Regione nelle politiche per la salute. L’Uisp sta predisponendo in Emilia Romagna un Protocollo sulla scorta di quanto è già avvenuto con le Regioni Umbria e Toscana. Spesso le istituzioni sottolineano il nostro ruolo propositivo e le nostre politiche. Per questo l’Uisp si candida ad assumere un ruolo di primo piano nella progettazione e nella gestione di politiche sociali, educative, sanitarie e ovviamente sportive. Abbiamo bisogno di una Regione che sappia recepire proposte innovative e valorizzare il ruolo dell’associazionismo, nella trasparenza e valutando le attività che vengono realizzate”. (I.M.)