Il progetto “Phisical activity and health promotion”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con Isca e organizzato dall’Uisp si è concluso martedì 2 dicembre a Milano. Salute e sportpertutti, questo il tema che ha legato insieme le attività che si sono svolte all’interno dell’iniziativa. Il 2 dicembre presso l’AtaHotel di Milano si sono incontrati i responsabili delle iniziative svolte sul territorio e i rappresentanti degli Enti promotori: Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, Mogens Kirkeby, presidente Isca, Giovanni Panebianco, direttore Ufficio sport Presidenza Consiglio dei Ministri e l’on. Filippo Fossati.
“L’incontro si è aperto con la proiezione del video che racconta le azioni fatte durante questi due mesi: - dice Carlo Balestri, responsabile politiche internazionali Uisp - dal video delle buone pratiche siamo passati al racconto delle esperienze svolte sul territorio. Da Bologna con il Trofeo Arpad Weisz a Roma con Corri per il verde, da Orvieto a Ferrara sulla parte teorico-scientifica, da Trieste con i bambini di Pedibus a Palermo, con le giornate su sport e legalità. (GUARDA IL VIDEO) Le conclusioni e le riflessioni sul futuro sono state esposte da Vincenzo Manco, Giovanni Panebianco e Mogens Kirkeby. Al convegno hanno preso parte i responsabili dello sport dei paesi europei, che hanno apprezzato l’evento, riconoscendo l’impegno e il lavoro dell’Uisp, che ha organizzato gli eventi a nome e per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri. La giornata si è conclusa con un gala dinner, organizzato insieme all’Uisp Milano, presso l’acquario di Milano, struttura liberty del 1906, dove si è svolta anche un'esibizione dei Kataklò”.
“L’evento di Milano ha concluso il progetto “Phisical activity and health promotion” che ci auguriamo avrà un seguito – conclude Balestri - soprattutto per quanto riguarda le relazioni messe in piedi, da cui ci aspettiamo collaborazioni proficue: con la Presidenza del Consiglio dei ministri in sede italiana e in sede europea, insieme all’Isca, per riuscire ad esercitare sempre maggiore influenza sulle politiche comunitarie”.