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Ecco la legge di stabilità 2015: quali riflessi per il sociale?

Leggi il testo integrale della Legge: la spesa sociale cresce rispetto al governo Letta. Ma rimane l'incognita sanità e Regioni

Il lungo iter della Legge di Stabilità 2015 si è definitivamente concluso: approdata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014 (Suppl. Ord. n. 99), non resta che aspettare il 1 gennaio 2015 per l’entrata in vigore delle norme. (LEGGI IL TESTO DELLA LEGGE DI STABILITA' 2015)

Quali saranno i riflessi sul sociale? C’è l’incognita dei tagli alla sanità, che passeranno anche attraverso i tagli alle Regioni, sotto forma di contribuzione per quattro miliardi l’anno al risanamento dei conti pubblici.

                                                                                                                                                                                                                            
Per la sanità questa legge di stabilità mantiene, per il momento, i “grandi numeri” del Patto per la Salute: 112.062.000.000 euro per l'anno 2015 e in 115.444.000.000 euro per l'anno 2016. Entro il 31 gennaio 2015 Regioni e Governo dovranno trovare un’intesa formale in Stato Regioni su come modulare i tagli. Se non sarà trovata, deciderà il governo dove tagliare.

La spesa sociale cresce del 67%, scrive Vita.it. : “dopo gli ultimi interventi (servizio civile e fondo per le assunzioni dei disabili contenuti nel maxiemendamento presentato al Senato) si è passati dai 1.860 milioni del Governo Letta ai 2.760 milioni del Governo Renzi. Ecco il dettaglio delle misure più importanti
Ecco il dettaglio delle misure più importanti:

-5 per mille - 500milioni: confermato l’impegno a una copertura adeguato in modo che non si trasformi in un 3 o 4 per mille

-Servizio Civile - 115milioni: con i 50 milioni che vanno ad aggiungersi ad aggiungersi ai 65 milioni già previsti nella versione licenziata alla Camera. La dotazione ordinaria sarà quindi di 115 milioni nel 2015 e 113 milioni nel 2016 e 2017.

-Fondo per la non autosufficienza - 400milioni: confermato l’aumento della dotazione del Fondo che passa da 350 a 400 milioni

-Fondo politiche sociali – 315 milioni: confermato lo stanziamento previsto nel testo approvato alla Camera.

-Inserimento disabili - 20milioni: sono assicurati per finanziare le misure per promuovere l'inserimento nel mondo del lavoro dei disabili.

-Social card- 250milioni: andranno alla carta acquisti ordinaria per il 2015

-Riforma Terzo Settore - autorizzata la spesa di 50 milioni per l'anno 2015 di 140 milioni di euro per 2016 e di 190 milioni annui a decorrere dal 2017.

-Fondo politiche per la famiglia - 18 milioni, poco meno del 2014: Va però segnalata, in più, la destinazione di 202 milioni alle famiglie con nuovi nati (960 euro se l'ISEE è inferiore a 25 mila euro, il doppio se è sotto i 7 mila) e di 45 mln alle famiglie numerose;

-Donazioni - il tetto sale da 2mila euro a 30mila: Il limite delle detrazioni fiscali (26%) sulle erogazioni liberali al non profit passa da 2 a 30mila euro.

-Cooperazione internazionale - 180 milioni: +10 milioni rispetto allo scorso anno

-Acquisto derrate alimentari - 10 milioni: +5 milioni rispetto alla legge del 2014


-Fondazioni - aggravio di tassazione di 260 milioni: Parziale attenuazione, rispetto ai 340 milioni di tassazione previsti nella prima versione dal meccanismo di penalizzazione fiscale (tassazione sui dividendi) delle fondazioni bancarie - stimata ora in 260 milioni - dal momento che, nei prossimi anni esse potranno, almeno rispetto alla maggiore tassazione quest'anno, godere di un credito di imposta da far valere nel 2016.  In attesa di far capire che non tutte le rendite finanziarie sono uguali!” (fonte: Vita.it)

 

 

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