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La psicologia del maratoneta: come affrontare lo sforzo

Alcuni consigli, chiari e semplici, dello psicologo dello sport, Alberto Cei, per gestire al meglio un impegno fisico e mentale
 
Sabato 28 febbraio, alla vigilia della Terre di Siena Ultramarathon si è svolto il convegno“Preparazione psicologica nelle ultramaratone”, curato da Alberto Cei, presidente della Società italiana di psicologia dello sport. All'incontro hanno assistito molte persone, semplici appassionati e atleti che speravano di trovare la chiave per interpretare al meglio la propria gara di resistenza. Le sue parole, invece, sono state di una semplicità disarmante: “All’inizio di una gara così lunga bisogna annoiarsi, avere pazienza, sapere che la stanchezza arriverà ed essere preparati. Non importa arrivare primi, ognuno di noi può vincere facendo qualcosa che gli dà soddisfazione”.

Alberto Cei ha preparato per noi un breve testo di istruzioni su come affrontare una maratona nella forma psicologica più adeguata per ottenere un buon risultato. Ne riportiamo alcuni passaggi, per leggere il testo integrale clicca qui

"Oltre a cimentarsi in una corsa estenuante dal punto di vista fisico, chi corre la maratona deve fare i conti con la necessità di gestire i pensieri che scorrono nella mente durante il lungo percorso e che possono riguardare i dolori muscolari che si avvertono e le preoccupazioni circa il rischio di non arrivare alla fine e non raggiungere i propri obiettivi. Mantenere alti i livelli di motivazione e impegno per i lunghi periodi di allenamento può rappresentare un compito molto difficile. È per questo che è utile strutturare un piano di allenamento, dopo essersi opportunamente informati sui libri e confrontati con chi abbia più esperienza riuscendo a stabilire obiettivi personali realistici, chiari e specifici come correre un certo numero di chilometri a settimana o mantenere un passo costante durante le ripetute. È importante che tali obiettivi siano scritti nel dettaglio e alcuni psicologi consigliano di inserirli in slogan o segnali di incitamento che siano sempre visibili per casa in modo tale da tenere costante l’attenzione su di essi". 

"Il giorno della competizione prestare attenzione ad alcune semplici regole può ridurre di molto il dispendio di energie nervose preziose per affrontare al meglio l’impegno agonistico. Per esempio preparare tutto il materiale necessario la sera prima, individuare e predisporre i rimedi per i problemi che potrebbero verificarsi, arrivare alla partenza ampiamente in orario, organizzare anticipatamente anche il ritorno a casa dopo la gara e, soprattutto, mettersi nelle condizioni di poter vivere la giornata in modo piacevole".

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