Nazionale

Salute e stili di vita: Che cosa si aspettano le istituzioni dall’Uisp?

Un confronto a più voci tra il Ministero, le Regioni Umbria, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, presenti al Seminario Uisp

Il seminario nazionale Uisp su salute e stili di vita (Montecatini, 20-22 marzo) è servito anche per realizzare un breve talk show che la redazione nazionale Uisp ha trasmesso in diretta venerdì 20 marzo, da Montecatini.(Guarda il breve video realizzato durante il primo giorno di lavori) 

Un confronto a più voci, con alcuni dei relatori e delle relatrici presenti, sul tema del rapporto tra Uisp e istituzioni. E, più in generale, tra terzo settore e pubblica amministrazione. La domanda è stata questa: che cosa vi aspettate dall’Uisp?
Annamaria Giannoni della Direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana: “Noi collaboriamo da anni con l’Uisp su programmi relativi agli stili di vita. L’Uisp rappresenta uno stakeholder importante per la stesura dei programmi, in modo da essere più vicini alle esigenze del cittadini. Inoltre l’Uisp è di grande sostegno per la realizzazione dei programmi regionali”.

Daniela Galeone, segretariato generale del ministero della Salute: “Collaboriamo sin dal 2007 con l’Uisp, che ha recepito immediatamente il significato del programma Guadagnare salute. All’Uisp chiediamo di aiutarci a trasferire gli obiettivi di salute che abbiamo fissato a livello nazionale, sul territorio e verso tutti i cittadini. E' molto importante per noi che l’Uisp riesca a coinvolgere tutti i cittadini, di tutte le età. Sono convinta che questo rapporto positivo si consoliderà in futuro, anche perché si stanno realizzando accordi con singole Regioni”.

Patrizia Beltrami della Regione Emilia Romagna. “L’Uisp è un alleato col quale lavoriamo ampiamente da molti anni. Questa collaborazione è fruttuosa e ci ha permesso di condividere linguaggi e strategie. Nel 2012 abbiamo sottoscritto un programma di azione comune con l’Uisp, gli altri Enti di promozione sportiva, il Coni e la scuola, per condividere il valore di una pratica sportiva diffusa attraverso lo sport. L’Uisp svolge un ruolo di primo piano all’interno di questo programma”.

Maria Donata Giaimo, responsabile servizio prevenzione sanità veterinaria e sicurezza alimentare della Regione Umbria: “Abbiamo siglato a giugno dello scorso anno uno specifico protocollo regionale con l’Uisp. Avevamo già da tempo dei rapporti con i singoli territori ma abbiamo deciso di sottoscrivere un protocollo organico perché ci è piaciuta l’idea dello sportpertutti. Mai come in questo momento di grave crisi economica questa missione è estremamente essenziale per raggiungere le fasce disagiate della popolazione e per contrastare le diseguaglianze in salute. L’idea che attraverso l’Uisp si possano raggiungere davvero tutte le fasce sociali ci è sembrata decisiva”.
Nel prossimo numero di Uispress raccoglieremo su questo tema anche il punto di vista di Liliana Coppola, della regione Lombardia e di Fabio Lucidi, Università La Sapienza di Roma.

Che cosa chiede l’Uisp alle istituzioni? Lo spiega Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp: “L’Uisp chiede legittimazione, ovvero il riconoscimento ad essere un alleato importante per contribuire a promuovere il diritto alla salute per tutti i cittadini, attraverso lo sportpertutti. Il nostro sforzo è costante, quotidiano, non si ferma mai sia in termini di saperi e di ricerca, sia in termini di buone pratiche che riusciamo a realizzare sul territorio. Per questo stiamo realizzando un Manifesto per la salute. Chiediamo alle istituzioni, regionali e territoriali, così come lo chiediamo al Coni, di selezionare i propri partner su criteri oggettivi, verificabili, trasparenti. Gli Enti di promozione sportiva non sono tutti uguali, chiediamo alle istituzioni di scegliere, e di sceglierci, sulla base della credibilità e degli obiettivi da raggiungere. Anche a questo serve la nostra campagna #CorroPer un’altra idea di sport, che abbiamo lanciato il 19 marzo da piazza Montecitorio”.

Il talk show che abbiamo proposto in diretta streaming è stato aperto da Matteo Franconi, presidente Uisp Toscana, che ha puntato l’attenzione sulla necessità dell’associazione di perfezionare sempre di più la propria capacità progettuale, come cerniera congiuntiva tra bisogni dei cittadini e strategie pubbliche di intervento da parte delle Regioni e delle altre istituzioni. “Abbiamo bisogno – ha detto Franconi - di acquisire un cambiamento culturale e dare ai dirigenti Uisp strumenti, linguaggi, meccanismi di funzionamento".

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