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L'Uisp ricorda Diodati e pensa di rifare il campeggio di Cogoleto

Il 25 maggio 1926 nasceva A. Diodati, partigiano e fondatore dell'Uisp, che lo ricorda con una videointervista alla sorella Soledad
Se prendete l’atto di nascita dell’Uisp, lo statuto fondativo dell’associazione nata nel 1948, c’è anche la sua firma: Arrigo Diodati, partigiano, nome di battaglia “Franco”. Guardate il breve VIDEO con l’intervista alla sorella Soledad che ne ricorda il profilo.

Ricordiamo Diodati, scomparso nel dicembre di due anni fa, per due ragioni. La prima è che il 25 maggio, cioè lunedì prossimo, ricorrerà l’89esimo anniversario della nascita, avvenuta a La Spezia. La seconda è che Arrigo Diodati ideò ed organizzò nei dintorni di Genova, “ai piani della Madonnetta fra Arenzano e Cogoleto, un grande campeggio internazionalista: un’iniziativa ribattezzata Villaggio della Gioventù, con la quale Diodati intendeva facilitare l’avvio di scambi turistici fra movimenti giovanili democratici dell’Europa occidentale e quelli dei paesi socialisti” (fonte: “Di sport, raccontiamo un’altra storia”, di Giuntini/Di Monte/Maiorella, ed. Meridiana 2008).

Era il giugno del 1947 e le radici dell’Uisp sono rintracciabili anche in quel campeggio che l’associazione sta cercando di riorganizzare, e rievocare, nel prossimo settembre, in occasione delle iniziative che l’Uisp ha deciso di dedicare al 70° della Liberazione.

Abbiamo incontrato Soledad Diodati, la sorella di Arrigo, nella sua casa di Roma e le abbiamo parlato di questa idea, della quale si è mostrata entusiasta. Lei all’epoca aveva 15 anni e partecipò a quell’esperienza. Come nacque l’idea? Che atmosfera si respirava? Che cosa c’è oggi in quel prato, che si affaccia sul mare? “C’è un bellissimo campo di corbezzoli e fragole selvatiche”, risponde Soledad, con i suoi occhi mobilissimi e le braccia che si allargano come se stesse lì davanti, con quel panorama ligure, aspro e dolce, da mozzare il fiato. “L’idea di organizzare un campeggio ad Arrigo venne dopo la sua esperienza parigina, dal 1937 al 1943, per sfuggire alla dittatura. In Francia aveva assimilato il gusto per le attività all’aria aperta, autorganizzate dai giovani, che così imparavano a convivere autonomamente e a dividersi i ruoli. Un’esperienza di formazione per i giovani che Arrigo cercò di importare anche nel nostro Paese”. Autorganizzazione, formazione, autonomia: le radici dell’Uisp, negli anni dell’Italia libera e democratica, che tornava a sorridere. (I.M.)

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