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Uisp Umbria: cosa chiede lo sport sociale alla nuova Giunta

In vista delle elezioni regionali, la Redazione Uisp prosegue il ciclo di interviste. Parla S. Rumori, presidente Uisp Umbria

Meno di una settimana al voto in sette regioni, tra le quali l’Umbria. Che cosa chiede l’Uisp e lo sport sociale al futuro presidente e alla Giunta della regione, cuore verde d’Italia? “Chiediamo politiche per lo sviluppo dello sport sociale e per tutti, in quanto volano per l’economia, per il turismo, per la cultura – risponde Stefano Rumori presidente Uisp Umbria – chiediamo di consolidare alcuni buoni risultati ottenuti in questi anni e la possibilità di concretizzare gli effetti positivi di tre importanti Protocolli d’intesa su salute, welfare e istruzione. Questi atti dimostrano la sensibilità che ha dimostrato la Regione Umbria in questi anni nei confronti dello sport sociale e per tutti. Chiediamo di proseguire e rafforzare questi risultati”.


Lo sport sociale è nell’agenda politica della nostra Regione – prosegue Stefano Rumori – questo significa che lo sport, declinato attraverso le sue varie facce, può essere un fattore che accompagna lo sviluppo economico e turistico, la riscoperta del benessere psicofisico dei cittadini di tutte le età e la possibilità di valorizzare le tradizioni, come abbiamo dimostrato sabato e domenica scorsi ad Orvieto, festeggiando i 25 anni dell’Area giochi Uisp. Infatti nel 1990 proprio ad Orvieto ci fu il rilancio delle attività sportive tradizionali, come il ruzzolone. E l’Uisp colse questa occasione proprio partendo dalla nostra regione, simbolo di valori antichi e sani, di ambiente, di comunità. Queste caratteristiche rendono l’Umbria particolarmente accogliente e lo sportpertutti, soprattutto quello in ambiente naturale, ne fa un contesto davvero privilegiato. Queste sono le carte che chiediamo ai futuri amministratori regionali di giocare con determinazione”.
“L’Uisp chiede di aggiornare la legge regionale dello sport, in particolare in tema di impianti sportivi – conclude Rumori – chiediamo che l’associazionismo di promozione sportiva sia coinvolto di più in tema di progettazione e gestione, perché abbiamo un’esperienza collaudata da mettere a disposizione. Alla nuova legge chiediamo più attenzione allo sport sociale e per tutti e che vengano premiate di più le associazioni del territorio. Pensiamo di essere partner privilegiati per le istituzioni perché siamo vicini ai bisogni dei cittadini”. (I.M.)

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