Nazionale

Elezioni regionali: ecco il commento dell'Uisp

Vincenzo Manco, presidente Uisp, sul voto di una settimana fa: "L'Uisp chiede ai neoeletti la valorizzazione dello sport sociale"
Il recente voto in sette regioni italiane ha rappresentato una tornata elettorale che si è prestata a varie letture, nazionali e locali. Qual è il punto di vista dell’Uisp? Nei numeri scorsi di Uispress abbiamo intervistato i sette presidenti Uisp delle regioni interessate sulle aspettative, prevalentemente legate a leggi sullo sport da migliorare e da collegare maggiormente alle politiche sociali e a quelle della salute, della valorizzazione del territorio, del turismo.

E' passata una settimana dal voto, che tipo di bilancio possiamo trarre? Lo chiediamo a Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp: “Il dato elettorale parla chiaro: la vittoria del centrosinistra è evidente, visto che parliamo di cinque regioni su sette. Anche se è il dato sull’astensionismo a dare il segno di quanto la politica sia distante dai cittadini. La disaffezione conferma la crisi della rappresentanza dovuta ad una politica incapace di riportare ai cittadini le scelte di governo, incapace di renderli partecipi alle scelte. Quella attuale rischia di essere una stagione di riforme senza popolo”.

Se ci avviciniamo al terreno dello sport e dell’associazionismo, qual è il bilancio Uisp?
“Vediamo il rischio di un cammino più difficoltoso sul terreno delle riforme in ambito sportivo e nazionale, anche se noi continueremo ad insistere per rivendicare il riconoscimento del valore sociale dello sport attraverso una legge dedicata. Un secondo aspetto riguarda l'esito del voto ed il rapporto tra governi regionali e Uisp. Balza agli occhi la soluzione di continuità emersa dalle urne in Liguria. La Uisp di quella Regione è tra le più avanzate dal punto di vista dell'elaborazione culturale e progettuale, non solo in ambito sportivo ma soprattutto nel rapporto con le istituzioni e le reti sociali di tutto il terzo settore. Ci auguriamo che la nuova amministrazione sappia riconoscere ancora il valore sociale delle nostre proposte, per migliorare la qualità della vita delle comunità attraverso la cultura del movimento e dello sport. Una bella novità invece è rappresentata dalla svolta in Campania, possiamo salutarne con particolare favore l'esito anche perché abbiamo visto con quanto impegno alcuni candidati e candidate hanno affrontato in modo moderno il tema sportivo, collocandolo in una visione di politiche pubbliche trasversali, in un contesto di nuovo welfare. Nelle altre regioni registriamo una conferma delle giunte precedenti che ci permette ancora di più di portare avanti le nostre idee per far avanzare, in un'ottica europea, la legislazione regionale sullo sport di cittadinanza e sui diritti”.

Qual è stato il ruolo dell’Uisp durante questa campagna elettorale?
“Abbiamo cercato di avvicinare i cittadini alla partecipazione e all’etica della politica e della cosa pubblica, attraverso lo sport. L’Uisp è stata presente nei territori in tutta la campagna elettorale, stimolando dibattiti, confronti, tavole rotonde. Sfidando la politica a rinnovarsi e ad ammodernare il rapporto tra governanti e governati, tra società civile ed istituzioni. Ribadendo che la cultura sportiva può essere una chiave preziosa attraverso la quale ridelineare le politiche pubbliche e riannodare anche i fili di un rapporto ormai logoro tra società e politica. Le centinaia di migliaia di volontari sportivi delle società sportive che sono affiliate e che rappresentiamo come Uisp, sono le sentinelle territoriali capaci di indicare soluzioni per politiche di coesione sociale. Abbiamo chiesto proprio questo ai candidati: un cambio di paradigma sostanziale, non possiamo più attendere oltre, i segnali devono essere dati subito per far capire che gli investimenti verso lo sport di cittadinanza, soprattutto a livello locale, sono il presupposto allo sviluppo e alla crescita di una comunità. A tale proposito ne approfitto per ringraziare tutti i dirigenti territoriali e regionali per l'impegno profuso nel mettere al centro del dibattito elettorale i temi dello sport sociale e per tutti. E le nostre proposte”. (I.M.)

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