Nazionale

Nuoto Uisp e turismo sociale, come valorizzare il territorio

Ecco il report e i video di "A...mare aperto" e delle Finali Uisp in acque libere. Agropoli (Sa) capitale dello sportpertutti
Nella cornice della seconda edizione di “A... mare aperto”, che si è svolta dal 10 al 12 luglio ad Agropoli (Sa), sabato 11 luglio si è svolto il convegno "Lo sport e il territorio. Valorizzare le nostre risorse". Hanno partecipato dirigenti Uisp, esponenti politici e rappresentanti di istituzioni ed enti. GUARDA IL VIDEO

“Agropoli sta diventando una città dello sport – ha detto Ivo Capone, presidente Uisp Campania - ha realizzato molte nuove strutture per accogliere i turisti dello sport, ma soprattutto può valorizzare la natura e l’ambiente che la caratterizzano, elementi che l’Uisp vuole promuovere nella loro varietà e bellezza. Lo sport Uisp è aggregazione, attenzione all’ambiente, alla cultura e al territorio. In questa chiave vogliamo valorizzare il territorio del Cilento, come già accade con la manifestazione invernale “Innamorati della neve”, e con le iniziative organizzate a Gallo Matese”. Il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, ha evidenziato come lo sport abbia già portato ad Agropoli migliaia di ospiti in periodi in cui solitamente non c’erano turisti.

Maria Ricchiuti, Consigliera della Regione Campania, ha ricordato anche il valore educativo dello sport: “Lo sport può essere un momento importante di sviluppo del territorio, e non solo per la partecipazione alle gare, ma anche perché è un argomento trasversale, legato all’educazione civica perché trasmette pratiche di buona condotta. Credo sia importante nella formazione di cittadini che conoscano i propri diritti e i propri doveri. Inoltre, è un’occasione per creare comunità, ma per promuovere il turismo sportivo sono necessarie le infrastrutture”.

Su investimenti, risorse e territorio è intervenuta anche la neo presidente del Consiglio regionale campano, Rosetta D’Amelio: “Dovremo correggere la legge regionale sullo sport, perché dobbiamo fare tutto il possibile affinchè questo settore diventi una risorsa per il nostro territorio. Per ottenere questo risultato però è necessario programmare, fare buone leggi e decentrare le risorse ai comuni, che le devono gestire in collaborazione con le Associazioni di promozione sociale. I fondi europei, ad esempio, non devono rimanere bloccati a Napoli senza essere spesi, ma distribuiti ai territori, per interventi che intreccino sport, cultura, ambiente. Questa progettazione potrebbe diventare occasione di sviluppo dell’occupazione, e andrebbe alimentata la collaborazione tra Enti diversi”.

Per Massimo Tesei, presidente Lega nuoto Uisp, presente ad Agropoli per le Finali nazionali del nuoto in acque libere “lo sport offre la possibilità di relazionarsi e vivere insieme esperienze, non per forza agonistiche. Il nostro tentativo è quello di dare spazio e visibilità anche a territori svantaggiati nell’impiantistica, attraverso la proposta di eventi itineranti”.

Al convegno era presente anche Francesco tenti, presidente Lega vela Uisp, che ha accompagnato Monica, una velista non vedente, che ha presentato un nuovo progetto a cui sta lavorando con il sostegno della Lega vela Uisp: “Stiamo lavorando al progetto Sailing blind project per far nascere la vela integrata tra vedenti e non vedenti. Solitamente le proposte prevedono una separazione, tra persone con e senza disabilità, qui si punta all’integrazione. Fare vela, per un non vedente, è tale e quale ha solo bisogno di qualche accorgimento. Siamo venuti qui in Campania per iniziare le sperimentazioni pratiche. Sono giunta alla consapevolezza che le barriere non siano strutturali ma culturali, per esempio nella mia regione, la Lombardia, non abbiamo trovato sostegno per questo progetto. Serve la volontà di fare le cose, anche nella quotidianità, non sempre sono necessarie grandi strutture e investimenti”.

Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, ha presentato la riforma dello statuto Uisp a cui l’associazione sta lavorando da mesi: “Stiamo lavorando alla riforma del sistema organizzativo attraverso un percorso partecipato. Vogliamo essere considerati un’associazione che lavora sul terreno dei diritti, si assume delle responsabilità nel campo dell’eliminazione delle diseguaglianze e lo fa attraverso lo sport sociale. Al Coni ribadiamo che gli Enti di promozione sportiva riconosciuti non sono tutti uguali, vogliamo essere interrogati e valutati”.
 
La cittadina di Agropoli, in provincia di Salerno, ha ospitato domenica 12 luglio le Finali nazionale Uisp di nuoto in acque libere, ultima manifestazione nazionale della stagione per la Lega nuoto.
“Chiudiamo la stagione nel miglior modo possibile – ha detto Massimo Tesei, presidente Lega nuoto Uisp - Buona la partecipazione, buono il mare, buona la presenza delle persone al seguito di questa manifestazione, in un territorio su cui la Lega nuoto nazionale sta puntando fortemente per il rilancio del nuoto nell’area sud. Infatti, il nuoto sta cercando sempre di più il coinvolgimento del territorio nazionale. Il bilancio di questa stagione sportiva è sicuramente positivo, ha visto in forte crescita tutte le attività, dal nuoto alla pallanuoto al nuoto sincronizzato, e anche la formazione, strumento importante per far sì che tutti gli atleti abbiamo come supporto e come aiuto tecnici sempre più formati. Quindi l’appuntamento è per la prossima stagione: la prima manifestazione sarà a Torino a novembre con i Campionati nazionali master e agonisti”. GUARDA IL VIDEO

Ilario Pontieri, del Gruppo arbitri nuoto nazionale Uisp, ha descritto le caratteristiche della manifestazione: “Le manifestazioni in acque libere riguardano i mari e i laghi, ma soprattutto il mare. Abbiamo proposto due distanze, una per i master e una per gli agonisti. I master faranno la gara sulla distanza più lunga di 2.600 metri; gli agonisti sugli 800 metri. Il circuito di regola è un triangolo, segnalato con delle boe colorate, intorno a cui i nuotatori devono girare. Ad Agropoli abbiamo avuto circa 130 iscritti, un grande successo. Di regola le acque libere hanno un’alta partecipazione femminile per il settore agonismo mentre tra i master la prevalenza è maschile, anche perché la distanza da coprire in mare, di 2.600 metri, è molto impegnativa”.

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