Nazionale

Sport e innovazioni legislative: il punto con Filippo Fossati

Fossati, deputato e membro della commissione Affari sociali, ci ha aggiornato sulla discussione parlamentare sullo sport
Siamo agli sgoccioli dell’attività parlamentare prima della pausa estiva, che inizierà l’8 agosto salvo imprevisti. Facciamo il punto sul tema sport con Filippo Fossati, parlamentare Pd, membro della Commissione Affari sociali e primo firmatario della proposta di legge sul valore sociale dello sport.

“In questi mesi il Parlamento ha espresso vitalità sullo sport, è necessario che da parte del governo ci sia altrettanta attenzione. Proprio in questi giorni è iniziata la discussione in sede deliberante da parte della VII Commissione, cultura e sport, del testo di legge unificato in tema di riconoscimento del valore sociale dello sport. E’ un risultato importante che arriva dopo sei mesi di consultazioni e di dibattito, con molte audizioni da parte di vari soggetti del mondo sportivo e anche dell’Uisp. A questo punto tecnicamente potrebbe essere approvata dalla Camera dei deputati entro la fine dell’anno. Rimane il problema della copertura economica che riguarda soprattutto la seconda parte del provvedimento sul potenziamento delle detrazioni fiscali e sull’estensione delle detrazioni per l’accesso alla pratica motoria per gli anziani over 65. Penso che le risorse si potrebbero ricavare da una percentuale dei diritti televisivi e dalle scommesse sportive”.

Rispetto alla proposta originaria della legge, della quale eri primo firmatario, come si è arrivati al testo unificato che è in discussione?
“Penso a due risultati raggiunti, il primo tecnico e il secondo politico. Il testo risulta complessivamente migliorato perché conserva la sua ispirazione originaria: fotografare il fenomeno sportivo per quello che è oggi, non per quello che era nel 1942 ai tempi della legge istitutiva del Coni. Dal punto di vista politico è importante registrare il consenso della gran parte delle forze politiche e la convergenza su un testo unificato”.

Quali sono le novità del testo?
“Sono essenzialmente tre. La prima riguarda la nuova definizione di sport (LEGGI LA NUOVA DEFINIZIONE DI SPORT) e il riconoscimento del volontariato sportivo. La seconda il sostegno al ruolo svolto sul territorio dalle Asd, le associazioni sportive dilettantistiche e la possibilità di comprendere tutte le loro attività, non solo quelle competitive, all’interno della legislazione sportiva. La terza riguarda la delega al governo per stabilire un nuovo rapporto con tutti i soggetti che svolgono attività sportiva, a partire dal Coni. Ogni anno Governo e Parlamento trasmetteranno all’Ente olimpico e a chi riceve fondi pubblici, un documento di indirizzo con gli obiettivi da raggiungere in ambito sportivo”.

In ambito di deleghe al governo, qual è la situazione sulla certificazione medico sanitaria?
“La Commissione Affari sociali, della quale faccio parte, ha approvato la risoluzione che impegna il governo a modificare il Decreto attuativo della legge Balduzzi in tema di certificazioni sportive. (LEGGI IL TESTO DELLA RISOLUZIONE). La risoluzione apre un capitolo nuovo nel campo della tutela sanitaria delle attività sportive e chiarisce che tutte le attività di tipo ludico motorio non esigono alcuna certificazione medica, che definisce "inappropriata oltreché onerosa". Il Parlamento ha sancito un principio importante: la legge non si pone il problema di difendersi dallo sport ma si pone quello di promuovere lo sport. Ora la questione passa al governo che al più presto, presumibilmente entro agosto, dovrebbe recepire le indicazioni parlamentare ed emanare una nuova circolare”. (I.M.)

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