Nazionale

Rugby Uisp: il bilancio di una stagione positiva

Squadre in crescita e tanti progetti di sport sociale con un'attenzione speciale ai giovanissimi. Parla M. Curatolo
 
Quella che si avvia alla conclusione è stata una stagione ricca di novità, risultati e crescita, per il Coordinamento rugby Uisp. “Questa stagione ha rappresentato un passaggio cruciale per il nostro movimento – dice Mico Curatolo, del Coordinamento rugby Uisp - Il rugby amatoriale Uisp, al suo quinto anno di attività, ha stabilito un nuovo record di adesioni con 24 squadre iscritte. Ai territori storicamente rappresentati, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, si è aggiunto l'Alto Adige. Per il prossimo anno sportivo contiamo di raggiungere le 30 squadre iscritte. Il punto di forza del campionato Uisp è senz’altro la gestione concertata e un regolamento efficace che non esaspera l'agonismo: in 14 giornate di attività sono stati comminati solo tre cartellini rossi, a dimostrazione che è possibile, con la cura e l'attenzione, nonché con la responsabilizzazione dei dirigenti sportivi, creare un circuito in cui la crescita delle squadre e il rispetto degli avversari riescono a svilupparsi di pari passo alla prestazione. Una novità della prossima stagione sarà la formazione di un sistema arbitrale nazionale, che prevede la formazione di giovani arbitri nei territori e la designazione degli stessi nei diversi gironi”.

Il Coordinamento rugby Uisp si è fatto anche promotore di manifestazioni, attività e progetti di inclusione sociale. “È stato il secondo anno di attività per la Rete del rugby integrato – continua Curatolo - che ha visto la partecipazione di due nuove realtà e ha confermato la grande rilevanza dell'ovale come strumento di empowerment terapeutico per persone con disagio mentale. Per la prima volta, inoltre, abbiamo promosso le nostre attività all'interno degli istituti carcerari. Bologna, grazie al la collaborazione dell’Uisp Emilia Romagna, è stata la città in cui si sono concentrate queste iniziative, con il sostegno alla realtà del Giallo Dozza, operante nel carcere bolognese, con cui abbiamo organizzato allenamenti congiunti e un amichevole con una rappresentativa del rugby Uisp. Attività sono previste da settembre anche nel carcere minorile Pratello". 

Ma la novità più rilevante di questo anno di attività è la creazione di una squadra che dal prossimo anno sportivo seguirà specificatamente lo sviluppo del rugby giovanile. Nasce infatti il settore giovanile del rugby Uisp, che si chiamerà "LudoRugby" e sarà seguito da Alessandro Acito, dirigente sportivo di grande esperienza e sensibilità. “L'obiettivo è quello di creare un vero e proprio protocollo formativo dedicato ai bambini e agli educatori, che presti attenzione allo sviluppo emotivo ed educativo del bambino, nonché alla cura degli aspetti culturali ed etici legati allo sviluppo del rugby. Acito metterà a punto un sistema che abbia come primo obiettivo la crescita integrale dei bambini, in un sistema che non perda di vista i fondamentali principi etici alla base della nostra disciplina, nonché l'importanza di un'alimentazione sana e di valorizzazione e di conoscenza del territorio. Un approccio articolato che trasforma i preparatori atletici in formatori capaci di puntare alla crescita caratteriale dei giovanissimi e che miri alla formazione educativa, culturale ed emotiva del bambino, prima che a quella tecnico sportiva, basandosi sulle infinite capacità socializzanti del rugby. Il LudoRugby presterà grande attenzione all'inclusione sociale e all'accoglienza per chi fatica a inserirsi nelle costose e stressanti attività di molte squadre ordinarie”.

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