Nazionale

Sport e ambiente: anche l'Uisp impegnata in vista di Cop 21

La coalizione italiana "Parigi 2015. Mobilitiamoci per il clima" al lavoro in vista dell'evento di novembre. Parla S. Cannavò
Dal 30 novembre all'11 dicembre la Francia ospiterà e presiederà a Parigi la 21° sessione della conferenza delle parti alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, chiamata anche COP21. La Convenzione quadro delle Nazioni Unite è stata adottata durante il Summit della Terra svoltosi a Rio De Janeiro nel 1992, da allora annualmente le parti si incontrano per rielaborare le strategie internazionali in materia di tematiche ambientali.

“La COP21 rappresenta una tappa molto importante nella battaglia contro i cambiamenti climatici - spiega Santino Cannavò, responsabile politiche ambientali Uisp - perché dovrà definire un nuovo piano di riduzione delle emissioni globali di gas serra. Lo sport sociale ed ecosostenibile che declina l’attività motoria nel rispetto del benessere personale, della collettività e dell’ecosistema, può e deve dare un contributo a questa vertenza mondiale”. 
In Italia nel primi mesi del 2015 si è costituita la coalizione italiana “Parigi 2015 mobilitiamoci per il clima", alla quale insieme alla Uisp aderiscono numerose organizzazioni nazionali della società civile. Gli obiettivi della Coalizione sono vari e tra loro collegati: organizzare iniziative nazionali e territoriali per informare i cittadini; interloquire con il governo italiano e con l’Unione Europea perché assumano posizioni utili in sede di COP21; avviare iniziative di comunicazione per diffondere l’importanza delle sfide che si giocheranno a Parigi. 

“Dalla COP21 di Parigi - continua Cannavò - ci si aspetta un percorso nuovo che vari un accordo efficace, equo ed incisivo per raggiungere l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2C°. L’atteso accordo globale dovrebbe includere piani ambiziosi di azione per ogni paese dal 2020 in poi e un pacchetto di azioni pre-2020, con impegni di mitigazione nazionali più ambiziosi degli attuali, una migliore erogazione di risorse finanziarie ed iniziative più esplicite in settori chiave come l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e la protezione delle foreste”.

Le cause del cambiamento climatico, ormai acquisite a livello scientifico, sono l’uso oltre misura delle fonti energetiche di origine fossile e la deforestazione, quindi direttamente collegate ai modelli di sviluppo, in particolar modo quelli riconducibili al periodo che va dalla prima rivoluzione industriale ad oggi. Negli ultimi due secoli l’azione dell’uomo ha generato una pressione sull’ambiente troppo elevata rispetto alle capacità del sistema terra di metabolizzarla ed autorigenerarsi, determinando una serie di conseguenze che hanno effetti evidenti sul clima e l’ecosistema. I disastri ambientali ne sono le conseguenze dirette, mentre tra quelle indirette emergono le crisi sociali ed economiche in atto nell’intero pianeta e soprattutto tra le popolazioni svantaggiate. (a cura di Elena Fiorani)

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
UISPRESS

PAGINE UISP

AVVISO CONTRIBUTI ASD/SSD

BILANCIO SOCIALE UISP

FOTO

bozza_foto

VIDEO

bozza_ video

Podcast

SELEZIONE STAMPA

BIBLIOTECA UISP