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"Queering football": progetto europeo su calcio e omofobia

Dopo l'incontro di avvio tenutosi a Vienna, le parole del calciatore Francesco Coco confermano l'attualità del tema
 
Omofobia e calcio, un argomento spesso ignorato, ma che in questi giorni sta salendo agli onori delle cronache. L’ex giocatore di Milan e Inter, Francesco Cocointervistato sull’argomento per la rubrica “Man of the match” di Corriere.tv ha un’opinione abbastanza precisa in materia. 

“Il calcio è indietro sulla questione degli orientamenti sessuali. La crescita, il cambiamento, deve essere uniforme, deve comprendere tutto il mondo del calcio e quello che gli gira intorno, la squadra, le società, i singoli calciatori, gli allenatori, ma la cosa più importante è il pubblico - dice Coco - Provo a pensare se un calciatore facesse outing e poi giocasse, a come potrebbe “massacrarlo” l’ambiente degli ultrà, che ha degli idoli molto machisti, e magari si ritroverebbe come idolo un giocatore gay. Può essere accettato sotto quel punto di vista?”.

A questa domanda risponde il progetto Europeo “Erasmus +” ”Queering Football”, che mette attorno ad un tavolo, per parlare di calcio e omofobia, la FSE (Football Supporter Europe), rete europea di tifosi di calcio e gruppi ultras, l’Uisp, il più grande ente di promozione sportiva d’Italia, leEGLSF e la FSGL, rispettivamente la federazione europea e quella francese di gay e lesbiche nello sport, la VIDC/FairPlay, istituto austriaco per la cooperazione e per il dialogo, con il suo ramo sportivo, e l’istituto di ricerca sloveno Spolint

Il progetto, appena iniziato, vedrà come momento centrale gli Europei di calcio in Francia, all’interno del quale la FSE organizzerà come di consueto le Fan Embassies, “ambasciate” di supporto ai tifosi in trasferta, preparata anche a fornire assistenza in casi di discriminazioni basate sull’orientamento sessuale. Negli stessi giorni EGLSF e FSGL gestiranno la Pride house, un luogo “sicuro” per tutti i tifosi con differenti orientamenti sessuali. 
Attraverso "Queering football" si lavorerà su tutti gli attori del calcio professionistico, dai media ai giocatori, dagli allenatori ai tifosi, con un programma di workshop formativi mirati sia a livello nazionale che europeo, e con una campagna europea di sensibilizzazione rivolta a tifosi e giovani.

Sempre all’interno del progetto verrà ampliata, con particolare attenzione al calcio, la mostra fotografica “Against the rules - Contro le regole”, che racconta le storie di atleti che hanno affrontato il mondo dello sport dichiarando la propria omosessualità. (di Layla Mousa)

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