"Le parole dello sport, il sociale e il linguaggio dei media" è il titolo del seminario che si è tenuto a Siena venerdì 11 marzo, organizzato da Uisp e Odg, al quale hanno partecipato 150 giornalisti in prevalenza toscani. Molto si è parlato del ruolo e della funzione sociale e professionale del giornalista sportivo oggi. "Una sfida per il futuro è quella di saper raccontare il sociale attraverso lo sport", ha detto Riccardo Cucchi, caporedattore Radio 1 Rai, annunciando che la testata sarà ancora una volta al fianco dell'Uisp per Vivicittà del prossimo 3 aprile. "Quest'anno la manifestazione si calerà in una delle emergenze umanitarie del nostro tempo, quella dei migranti. Saremo con l'Uisp perchè questa è una sfida professionale e un impegno che fa parte del bagaglio etico di un giornalista che, partendo dallo sport, prova ad accettare nuovi impegni narrativi".

E' giornalista chi lo fa? Se è vera questa affermazione, chi garantisce la verità dell'informazione, i diritti delle persone ad essere informati correttamente? Damiano Tommasi, presidente AIC: "Messaggio per i genitori che vanno allo stadio con i figli e poi si mettono ad insultare giocatori e arbitri: attenzione perchè per i nostri figli la notizia siamo noi". Il riferimento al ruolo educativo e ai valori dello sport è stato chiaro: responsabilità che vanno divise equamente tra giocatori in campo, giornalisti, dirigenti e famiglie.

“Il progetto che ci ha portato a Siena nasce dalla collaborazione tra Uisp e Ordine dei giornalisti nazionale - ha detto Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Uisp - Un progetto nazionale che cerchiamo di trasferire ai livelli regionali, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti regionali, per questo ringrazio l’ordine dei giornalisti della Toscana e il gruppo stampa senese, insieme all’Università di Siena, con il sostegno di Banca Crass. Il linguaggio è uno strumento in continua ricerca e trasformazione, capace di dare significato ai fatti e andare oltre gli stereotipi, e deve essere aggiornato, preciso e rispettoso dei cambiamenti sociali e dei diritti di chi ne è soggetto/oggetto".

"L'Uisp mette a disposizione storie, nuovo materiale narrativo, opportunità giornalistiche inedite ma anche una sfida complessa che ha bisogno di una figura di giornalista sportivo a 360 gradi, capace di raccontare ciò che succede in campo ma anche quello che succede sugli spalti o anche fuori dal campo. Un giornalismo capace di recuperare i valori, compreso il valore educativo dello sport, che ha l’opportunità di parlare a molti giovani. Lo sport per tutti è un fenomeno sociale capace di indicare le tendenze, quello che succederà o sta per succedere in un Paese, in un continente”.

Sono intervenuti: Francesco Frati, rettore Università di Siena; Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Uisp; Andrea Sbardellati, presidente Gruppo stampa Siena; Giovanna Romano, Odg Toscana; Pier Francesco De Robertis, direttore de La Nazione; Damiano Tommasi, presidente AIC-Associazione Italiana Calciatori; Guido D’Ubaldo, Consigliere nazionale Ordine dei giornalisti e giornalista Corriere dello Sport; Pasquale Mallozzi, Università di Roma La Sapienza; Flavio Natalia, responsabile struttura Magazine Sky Italia; Carlo Paris, Rai Sport; Riccardo Cucchi, caporedattore Gr1 Rai; Alessandro Fiesoli, giornalista; Luca Frati, giornalista.