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Biennale d' Architettura di Venezia: c'è anche l'Uisp

L'Uisp tra le cinque associazioni protagoniste per il contrasto alla marginalità delle periferie

“Taking care – Periferie in azione”, alla Biennale di Architettura di Venezia. Nasce il crowdfunding civico dedicato alle periferie italiane e c'è anche lo sport sociale con l'Uisp, insieme a legalità (Libera), salute (Emergency), ambiente (Legambiente), cultura (AIB-associazione italiana biblioteche)

La conferenza stampa di presentazione si terrà mercoledì 22 giugno alle 12, presso il Museo Maxxi di Roma, in via Guido Reni 4a. 

Saranno presenti: Giovanna Melandri, presidente Fondazione MAXXI; Federica Galloni, direttore generale DGAAP e commissario Padiglione Italia; Raul Pantaleo, TAMassociati team curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016; Nazzareno Gabrielli, vice direttore generale Banca Popolare Etica; Enrica Manenti, Presidente AIB Associazione Italiana Biblioteche; Alessandro Bertani, vicepresidente Emergency ong onlus; Edoardo Zanchini, Vicepresidente Legambiente onlus; Davide Pati, Vicepresidente Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie con Addolorata Giannatempo, responsabile formazione “ALTERECO” Coop Soc aderente a Libera; Vincenzo Manco, presidente UISP-Unione Italiana Sport Per tutti.

 

Dal 28 maggio al 27 novembre 2016 si tiene a Venezia la 15. Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. Nel Padiglione Italia saranno mostrati progetti al servizio del bene comune, architetture che diventano baluardi contro le frontiere create da marginalità ed esclusione. E per questo non poteva mancare l’Uisp, che con altre quattro associazioni coinvolte in mostra, attive da sempre nel contrasto alla marginalità in aree periferiche del nostro Paese, mostrerà il progetto a lei dedicato.

 
“To moves” è l’allestimento dello sport realizzato dallo studio Nowa, la cui ispirazione è stata raccontata con un fumetto e descritta dalle parole dell’architetto Marco NavarraGUARDA IL VIDEO

Navarra ha immaginato una storia fantastica in cui lo sport sociale si presenta a risolvere gli incubi del protagonista Camillo. “Siamo nella Torino di fine 600, Camillo, un frate teatino, si sveglia dal sonno in preda ad un incubo, sogna che la cupola della sindone sta bruciando. Improvvisamente si trova precipitato sul tetto di uno strano volume mobile tirato da una macchina. Inizia un viaggio in cui incontra oggetti che non riconosce: Camillo è spaventato ma anche sorpreso ed emozionato di scoprire questi oggetti mai visti, che sembrano animali mitologici, infatti si trasformano, si aprono, si chiudono. A un certo punto il carrello si ferma e scende un omino verde che scopriremo essere il signor Uisp. Camillo si presenta e dice che la carrozza lo ha salvato da morte sicura. L’omino verde a sua volta si presenta come l’uomo che promuove lo sportpertutti, spiega le nuove attività e l’utilizzo degli attrezzi mobili che si adattano agli spazi. Girando intorno al mezzo mobile Camillo comincia a scoprire meglio questo volume che sembrava un oggetto monumentale e scopre come possa diventare, invece, un luogo dove si può cucinare, mangiare, fare arrampicata con i bambini, giocare a street ball, assistere ad un concerto protetti da una tenda, giocare a pallavolo con una rete legata a pilastri. A un certo punto la struttura ricomincia a muoversi, Camillo teme l’inizio di un altro incendio, invece il signor Uisp gli dice che è salvo e può scrivere il suo trattato su queste nuove strutture”.

Navarra ha lavorato a questo dispositivo perché crede che “lo sport cambia la vita delle persone riuscendo a cambiare lo spazio in cui vivono le persone, rompendo i confini in cui spesso siamo costretti a vivere”. 
 
La campagna è partita il 25 maggio su una piattaforma ad hoc, www.periferieinazione.it e durerà per i sei mesi di esposizione. L’inaugurazione della Mostra al Padiglione Italia avverrà venerdì 27 maggio e parteciperà anche una delegazione dell’Uisp.
 
Obiettivo della mostra è che le associazioni, co-protagoniste di questo ‘laboratorio sociale’ impostato dai curatori (lo studio TAMassociati), realizzino davvero uno strumento di monitoraggio e sensibilizzazione ambientale, un ambulatorio mobile e centro di mediazione culturale, uno spazio per la lettura e un punto di accesso all’informazione e al prestito di libri, per favorire la socializzazione di adulti e bambini, e un presidio, situato nel cuore di un bene confiscato alle mafie, aperto alla riflessione e azione della cittadinanza. Il progetto dedicato a Uisp è studiato per diventare un presidio stabile per l’educazione alla convivenza e alla cittadinanza attiva attraverso il gioco e lo sport. Per la grafica del progetto clicca qui 

Per la realizzazione di tutti i dispositivi verrà lanciata una compagna congiunta di crowdfunding civico: la prima in Italia rivolta alla riqualificazione delle nostre periferie.

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