Le conseguenze della Brexit in Gran Bretagna sono ancora di difficile interpretazione, ma una cosa è certa: se prevalgono egoismi individuali, muri, frontiere e ricette nazionalistiche la prospettiva di una "globalizzazione dei diritti" si allontana.

Proprio per questo lo sport sociale e per tutti è chiamato ad uno sforzo senza precedenti per scendere in campo con la sua carica naturale di inclusione e accoglienza. L'Uisp presenterà la XX edizione dei Mondiali Antirazzisti venerdì 1 luglio a Bologna alle 11.30. La conferenza stampa nazionale si terrà presso la sede Uisp Emilia Romagna (via Riva Reno 75/3) a due passi dalla stazione centrale, e sarà preceduta dal seminario dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia Romagna, con riconoscimento di crediti formativi, su diritti e migranti: dalla stampa allo sport.

Tornano i Mondiali Antirazzisti, edizione numero 20: la più grande manifestazione di sport e inclusione che si svolge nel nostro Paese, con 5.000 ragazzi da tutta Europa e dal mondo che parteciperanno ad un mega torneo di calcio (e non solo) senza frontiere, con squadre di migranti, richiedenti asilo, tifoserie di squadre europee e associazioni.

"Siamo per l'apertura delle frontiere e per un mondo di diritti - dice Carlo Balestri, responsabile Mondiali Antirazzisti e politiche internazionali Uisp - I Mondiali Antirazzisti non chiedono passaporti all'entrata, sono inclusivi ed accoglienti per tutti. Creiamo coesione sociale e per questo saremo premiati nei prossimi giorni a Parigi come miglior manifestazione e buona pratica europea nella lotta contro il razzismo. L'organismo che ci premierà è Eccar, ovvero Rete europea delle città contro il razzismo".