Nuova proposta legge su sport sociale da Sinistra Italiana

"Destinare il 5% dei proventi dei diritti tv per le partite di calcio, allo sport sociale e paraolimpico (in una quota del 3%), e al sostegno delle attivita' dilettantistiche e all'impiantistica sportiva (in una quota del 2%, già prevista dalla legge Melandri sullo sport)". E' la proposta illustrata dal deputato di Sinistra italiana Giulio Marcon in una conferenza stampa alla Camera, insieme a Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione italiana dei calciatori, Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana degli allenatori calcio, e Vincenzo Manco, presidente nazionale della Uisp. Si parla di cifre consistenti perche' i diritti tv ammontano a circa 1,2 miliardi: il 5% equivarrebbe a circa 60 milioni. (GARDA IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE)

Secondo Vincenzo Manco, presidente di Uisp, "a partire da questo progetto di legge si devono trovare forme di coordinamento con altre realta' che possano portare in fase di avanzamento quella cultura sportiva nel nostro paese, che e' terreno di democrazia". Manco ha ricordato i progetti di sport sociale che favoriscono l'inclusione dei migranti, come le associazioni sportive legate ai progetti Sprar. Per Renzo Ulivieri, presidente dell'associazione allenatori, questo progetto "non puo' trovare opposizione da parte di chi gestisce le risorse del calcio d'elite". "Auspico, invece, che ci sia maggiore attenzione da parte dello Stato su questi problemi - aggiunge - oggi i ragazzi sono lontani dalla pratica sportiva, giocano a calcio solo attraverso i videogames, ma questo vuol dire isolarsi". "Il calcio e' lo sport piu' praticato in Italia ed e' giusto che faccia da traino per iniziative come queste: lo sport d'elite ha il dovere di finanziare lo sport di base" sottolinea Damiano Tommasi, presidente dell'associazione italiana calciatori (Aic).

Anche Filippo Fossati, deputato del Pd, ha ricordato che oggi il 40 per cento dei cittadini italiani non fa sport. Inoltre Fossati ha sottolineato la necessità che lo sport sociale e la sua valenza sulla salute e il benessere dei cittadini di tutte le età, sia sostenuto da risorse pubbliche.