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Storie di donne: cooperazione internazionale e diritti "disegnati"

Interviste a Ilaria Nobili, operatrice Uisp rientrata da poco dal Libano, e a Franziska, fumettista per i diritti delle donne
Domenica 13 novembre si è conclusa una missione Uisp in Libano che ha visto gli operatori impegnati in corsi di formazione rivolti ad operatori locali che lavorano con bambini dei centri profughi e ragazzi con disabilità. Ilaria Nobili è un’operatrice dell’Uisp Roma che ha preso parte alla missione, insieme a Maria Grazia Tuveri, dell’Uisp Sassari.

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“Questa missione è durata due settimane, durante le quali abbiamo conosciuto tre gruppi di insegnanti - racconta Ilaria - in due centri profughi e in un centro per ragazzi con disabilità fisiche e mentali, dislocati nelle città di Tiro e di Saida. La formazione è rivolta a giovani tra i 17 e i 22 anni, in maggioranza donne. Il nostro obiettivo era condividere nuovi metodi di comunicazione attraverso la danza e musico terapia”.

"In Libano le condizioni di vita sono difficili, in particolare in questi ultimi anni per i rifugiati che fuggono dalla guerra in Siria, ma ci siamo resi conto che è un Paese che sa accogliere diverse culture ed etnie. Abbiamo lavorato in diversi campi palestinesi, e nella precedente missione anche un campo siriano nel nord del Libano: sono realtà molto forti, in cui le drammatiche situazioni delle popolazioni in fuga, confermano l’accoglienza e la solidarietà dei libanesi”.

Qual è il valore aggiunto che può portare lo sport in situazioni simili?
“Lo sport, in Libano come in ogni parte del mondo, è un momento di svago, benessere e divertimento, ma in culture in cui il rapporto con il proprio corpo è un argomento intimo e assolutamente riservato, le esperienze di attività motoria apportano benefici non solamente fisici, ma soprattutto emotivi e mentali. In particolare in realtà in cui convivono diverse culture ed etnie, lo sport può aiutare a mettere in comunicazione le persone”.
 
 
Il 13 dicembre a Roma, presso il liceo Machiavelli di via dei Sabelli, l’Uisp presenterà CartaFumetto, ovvero la rielaborazione a fumetti della Carta dei diritti delle donne nello sport, realizzata nell’ambito del progetto europeo ENWOSP-European Network for Women’s Sport Promotion. Le tavole a fumetti, che rappresentano i sei articoli della Carta, sono state disegnate da Franziska, nome d’arte di Francesca Casano, fumettista di 28 anni che ha reinterpretato i contenuti della Carta attraverso i suoi disegni. 
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GUARDA IL VIDEO con l’intervista a Franziska.

“Partendo dalle indicazioni delle donne Uisp e in base ai temi degli articoli ho pensato ogni tavola come una piccola storia autoconclusiva, a sfondo umoristico, che rappresenti uno dei sei articoli della Carta - racconta Franziska - Ho analizzato i singoli articoli estraendo il significato, per poi cercare una storia che lo potesse rappresentare metaforicamente, senza essere troppo didascalica. In particolare, la tavola che mi ha fatto vincere la selezione è stata quella relativa all’articolo 2, sulla leadership. Ho scelto di mettere al centro della storia una figura al femminile che potesse rappresentare un personaggio di potere: quindi ecco un arbitro donna, che fischia un fallo ad un giocatore maschio prendendolo bonariamente in giro. Lo stesso ragionamento l’ho poi applicato agli altri articoli, scegliendo sport diversi e vari aspetti dell’attività, dalla partita, all’organizzazione del gioco tra bambini, cercando di dare sempre un risvolto simpatico ed ironico alle tavole”. 

Pensi che la tua interpretazione possa rendere la Carta più accessibile e interessante anche per i giovani?
“Gli argomenti sono trattati con leggerezza, proprio per attirare l’attenzione dei giovani, credo, infatti, che la comunicazione più efficace passi dall’ironia. Io sono specializzata in strisce umoristiche, quindi mi sono trovata molto bene a lavorare con questo approccio. Si tratta di un manifesto di ampio formato piegato in modo tale da mostrare le varie facce con le tavole man mano che viene aperto, fino ad arrivare alla pagina finale, la più grande, in cui l’immagine è focalizzata intorno ad una grande D, che comprende le protagoniste delle tavole ed esalta la figura della donna nello sport”.

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