Nazionale

A canestro con l’Uisp per passione e divertimento

Riparte la stagione del basket Uisp, tante proposte per tutti che mettono al centro la voglia di stare insieme. Parla Fabio Palandri

 

L’attività della pallacanestro Uisp riparte alla grande sabato 14 settembre presso il PalaCardelli di Monsummano (Pt): nell’ambito di una giornata interamente dedicata al basket alle 21 si terrà la finale della Supercoppa Uisp fra la Balzana Siena, squadra Campione d’Italia e L’Albergo Le Rose Pistoia, vincitrice della Coppa Italia. Sul territorio iniziano le iscrizioni alle centinaia di campionati e tornei organizzati dai vari Comitati Uisp, la maggior parte prenderanno il via nel mese di ottobre e sfoceranno nelle finali nazionali di giugno. “Ripartiamo con grande entusiasmo per una stagione che sarà foriera di novità – dichiara Fabio Palandri, responsabile pallacanestro Uisp - Ad ottobre a Modena scenderà in campo la Supercoppa di basket in carrozzina: si tratta dell’apertura della stagione per questa specialità, tutte le squadre si incontrano e gli allenatori valutano i partecipanti per organizzare il campionato. Quest’anno il nostro obiettivo è arrivare ad un campionato con 8 o 9 squadre, provenienti da Piemonte, Lombardia e Veneto, partendo da quello organizzato da diversi anni dall’Uisp Emilia Romagna con 4 squadre. Vogliamo dar vita ad un campionato nazionale e far giocare tutte quelle persone che non vogliono o non possono accedere ai campionati agonisti. È un movimento che cresce pur avendo costi alti e difficoltà logistiche, quindi il nostro impegno è rivolto a trovare soluzioni per ovviare a queste complicazioni e rendere sempre più accessibile la pratica”.

Questa non è la sola attività del basket Uisp rivolta al mondo della disabilità, è storica anche l’esperienza del baskin-basket integrato, che unisce nel gioco normodotati e persone con disabilità e vede dirigenti ed operatori Uisp impegnati al fianco dell’associazione Baskin di Cremona. In particolare in Toscana, Lombardia e Sicilia l’Uisp dedica tempo e impegno alla realizzazione di questa attività e al suo sviluppo. “È un settore che richiede passione e sacrificio, sia dei cestisti che di chi li segue, ma emerge grande voglia di giocare e stare insieme, quindi noi intendiamo dare sempre più possibilità ai ragazzi che hanno questo forte desiderio di mettersi in gioco”.

Le attività tradizionali coprono quasi totalmente il territorio nazionale, con dei picchi nel centro nord, mentre per il settore giovanile le regioni più in crescita sono Lombardia, Lazio e Campania. “I numeri sono in crescita, sia di tesserati che di società sportive, in particolare ci dà soddisfazione la crescita del settore giovanile. Perché gli amanti della palla a spicchi scelgono l’Uisp? Io credo che i motivi siano diversi: noi proponiamo un gioco fatto di passione e divertimento unito a un elevato livello qualitativo della proposta sportiva che mettiamo in campo. I nostri campionati sono belli e articolati e l’attività è ricca e ben organizzata a tutti i livelli, dal territorio al nazionale. I nostri dirigenti hanno esperienza e tanta passione, che cercano di trasmettere e condividere ogni giorno. Un altro motivo importante per cui le società ci scelgono è che ci trovano vicino a loro: i comitati Uisp ci sono, con persone competenti che danno risposte e supportano la voglia di giocare di tutti. L’Uisp è sempre disposta a lanciare nuove iniziative e aprire nuovi spazi di attività, come è successo a me nel 1999 a La Spezia: con alcuni amici volevamo giocare a basket ma non c’erano tornei organizzati, abbiamo bussato al Comitato Uisp e siamo stati incoraggiati, supportati e consigliati, dando vita ad un movimento che continua a svilupparsi”.

“Potremo continuare a distinguerci se coltiveremo la passione e il divertimento dei nostri soci: seguendo questa filosofia siamo stati in grado di allargare la partecipazione, aprendola a chiunque avesse voglia di giocare insieme, a prescindere da risultati e classifiche. Noi crediamo che lo sport si fa per lavoro, nel caso dei professionisti, o per passione e noi perseguiamo questo approccio. I nostri dirigenti sono bravi a costruire delle formule in cui ragazzi, e non solo, riescono a divertirsi e questa è sicuramente una caratteristica che ci fa preferire dai nostri soci. Stiamo lavorando molto sull’attività giovanile, per promuoverla e farla crescere, quella federale è selettiva e competitiva e rischia di far allontanare coloro che non hanno particolare talento o semplicemente non amano l’agonismo. Noi lavoriamo con le nostre società affinchè siano attente e sensibili a questo pubblico: se i ragazzi rinunciano al basket per noi è una  sconfitta”.

Un altro fenomeno ricorrente è il ritorno dei professionisti: non è raro trovare nei campionati Uisp sparsi sul territorio nomi noti della pallacanestro nazionale che, lasciato il professionismo, continuano a giocare per puro piacere. “È qualcosa che mi colpisce sempre e non posso dimenticare le Finali nazionali del 2003 che giocammo a La Spezia. Nel fare il giro degli spogliatoi prima di chiudere tutto, ho trovato Ezio Riva, ex giocatore di serie A1 che mi ha detto ‘Sono anni che non mi divertivo così, dopo 20 anni di professionismo ho ritrovato i miei amici e gioco solo per divertimento’. Credo che questa sia la chiave giusta per interpretare e proporre la nostra pallacanestro”. (Elena Fiorani)

Per tutte le informazioni su attività e campionati consultare il sito della pallacanestro Uisp.

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