Beppe Vessicchio: “Sport e musica due discipline fortemente collegate”

Valore sociale dello sport, sostenibilità ambientale e sana alimentazione. Questi gli ingredienti principali che si incontrano nelle piazze di tutta Italia grazie a Uisp e Conad con il Grande Viaggio Insieme: persone di tutte le età e famiglie intere si ritrovano insieme in uno spazio che trasmette senso di appartenenza. Un viaggio sportivo e alimentare accompagnato dalla regia artistica di Peppe Vessicchio. Il noto direttore d’orchestra è il volto musicale del Grande Viaggio Insieme dalla prima edizione della manifestazione. Il maestro ha al suo fianco I Solisti del Sesto Armonico, gruppo di musicisti che ha fondato un libero movimento musicale ispirato ai principi cardini della Scuola del Contrappunto.

Dal 4 al 6 ottobre a Frosinone c’è stata la nona tappa del tour che quest’anno avrà 14 appuntamenti. Abbiamo avuto modo, in quei giorni, di intervistare Vessicchio e sentire la sua personale opinione sul legame che sussiste tra musica e sport. (GUARDA IL VIDEO CON L'INTERVISTA A VESSICCHIO)

Tre anni che viviamo insieme questa avventura, qual è la sua opinione sullo  sport?
“Lo sport è come la musicoterapia. Praticarlo è uno stimolo alla coerenza. È tentare, attraverso le regole del gioco, di entrare a contatto con un meccanismo di incastro. Lo sport è una grande possibilità che hanno gli individui nelle comunità di esercitare la coerenza del proprio corpo e di trovare una forma di coerenza sociale, la squadra”.

Noi abbiamo molto in comune. La musica accoglie tutti, ha un linguaggio comune. L’Uisp porta avanti lo sport per tutti.
“La parola musica anticamente alludeva all’insieme delle muse e anche alla rappresentazione corporea del gioco. Secondo me, lo sport ha molto di musicale. In un concerto fatto recentemente, il vedere le braccia dei musicisti muoversi all’unisono, era come guardare un’esibizione di nuoto sincronizzato. Mi sono reso conto, ancora di più, di come le due discipline sono fortemente collegate. Ovviamente la musica, la parola e lo sforzo fisico hanno uno spazio autonomo, ma è sempre bellissimo quando le ritroviamo tutte quante insieme”. (A cura di Sergio Pannocchia, intervista di Patrizia Minocchi e Simone Alivernini)