Nazionale

Capitan Uncino: il progetto Uisp salpa a Pesaro e Lecce

Sport e integrazione con l’Uisp: le presentazioni delle esperienze locali in due delle città protagoniste. I ragazzi costruiranno delle barche a vela

 

Sta prendendo il largo il progetto Uisp “Capitan Uncino. In mare aperto per tutte le abilità", promosso con il Settore nazionale Vela e co-finanziato da Fondazione Vodafone Italia, che coinvolge 180 giovani con e senza disabilità fra i 13 e i 20 anni di sei località: Lago D’Iseo, Ragusa, Civitavecchia, Fano (Pu), Salerno e Lecce. L'obiettivo è lavorare insieme per la coprogettazione, la costruzione e l'utilizzo di sei barche a vela disegnate per equipaggio misto, con i 24 operatori ed esperti locali che animeranno i laboratori, tra la navigazione a vela e la costruzione delle barche, di pratica sportiva e ovviamente di integrazione. E' prevista l’organizzazione finale di sei appuntamenti locali e di un grande evento nazionale per il varo delle barche, a fine maggio 2020.

In questa settimana si sono svolte due presentazioni delle esperienze locali, a Pesaro e Lecce. Nella città marchigiana la conferenza stampa si è svolta lunedì 20 gennaio: qui l’intervento prevede la sinergia con Anffas Pesaro Onlus e il liceo “T. Mamiani”. Protagonisti saranno 20 studenti, con e senza disabilità, che si cimenteranno nella costruzione della barca a vela.

GUARDA IL VIDEO con il servizio realizzato da Rossini TV

Il progetto, come spiegato dalla referente Uisp Pesaro-Urbino Maria Assunta Abbagnara, si articola in tre distinte fasi: la prima è dedicata alla teoria, con incontri e laboratori dedicati alla filibusta e gestiti da un istruttore di vela che illustrerà ai ragazzi la gestione della navigazione in mare aperto; la seconda, quella più importante, prevede la realizzazione della barca a vela in un lavoro congiunto che vedrà protagonisti i ragazzi normodotati e non. Ma non solo: verrà infatti ideato dai 20 partecipanti un inno ad hoc dei pirati e una bandiera, simbolo di integrazione e inclusione ma anche di dialogo e collaborazione reciproca. La terza fase è quella del varo dello scafo, in programma a giugno.

Raffaella Lugli, presidente Anffas Pesaro Onlus, ha spiegato al Corriere Adriatico l’obiettivo del progetto: “La mission è la valorizzazione di persone con disabilità e inclusione in tutti gli ambiti. Abbiamo accettato con entusiasmo”.

Capitan Uncino prende spunto dalla metafora dei pirati e della filibusta: all’interno di esse vigeva una legge non scritta secondo la quale erano vietate le scaramucce tra i componenti della ciurma e che, al contempo, imponeva una reciproca collaborazione. Nessuna differenza, nessuna distinzione. Da Capitan Uncino a Gamba di legno: ognuno, a prescindere dalla disabilità, aveva a bordo un ruolo ben definito.

Mercoledì 22 gennaio si è svolta anche la presentazione dell’edizione leccese del progetto. GUARDA IL VIDEO con il sevrizio realizzato dal Corriere Salentino.

“È un progetto molto bello perché lavora sull'inclusività – spiega il referente Uisp del progetto Franco Morrone - Abbiamo trovato è messo assieme ragazzi normodotati e con disabilità che seguiranno i laboratori sperimentali, tra cui anche il lavoro in falegnameria attraverso cui costruiranno una barca vera, con randa e fiocco che poi andrà in acqua per navigare”. (A cura di Alessandro Fracassi ed Elena Fiorani)

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