Nazionale

Da Brescia a Catanzaro l'Uisp al fianco della Protezione civile

Dopo i drammatici fatti legati all'emergenza climatica delle scorse settimane proseguono i racconti dei volontari Uisp. Parlano D. Burlotti e F. Izzi

 

Gli ultimi drammatici eventi legati all’emergenza maltempo hanno riportato al centro dell’attenzione i volontari della protezione civile che, accanto a Vigili del fuoco ed enti locali, sono intervenuti per soccorrere le popolazioni in situazioni di pericolo e liberare le vie di comunicazione danneggiate da alberi crollati o fiumi esondati.

In molti territori, dal nord al sud d’Italia, gruppi della subacquea Uisp si muovono al fianco della protezione civile per intervenire con esperti sommozzatori. Davide Burlotti, del Gruppo sub Monte Isola e istruttore sommozzatore di protezione civile, ci ha raccontato la sua esperienza. “Noi lavoriamo all’interno del coordinamento gestito dalla comunità montana del territorio sebino bresciano – spiega Burlotti - Quando vengono diramate allerte meteo la comunità, che ha la delega dei sindaci di otto comuni, apre la sala operativa e chiede la disponibilità ai vari gruppi, tra cui ci siamo anche noi. La nostra competenza riguarda il monitoraggio degli argini dei fumi e l’intervento in caso di esondazioni di torrenti o frane, sempre coordinati dall’organo sovracomunale. Al momento l’emergenza è rientrata ma siamo sempre in allerta perché il lago ed i fiumi del nostro territorio sono ai livelli massimi, quindi effettuiamo costanti verifiche degli argini per prudenza. Nella fase più emergenziale delle scorse settimane abbiamo svolto interventi di controllo e ripristino per alberi caduti in fiumi o strade”.

“Il nostro Gruppo è affiliato Uisp e specializzato nella sicurezza in acqua, abbiamo personale abilitato al lavoro nei fiumi e al ripristino della sicurezza in caso di esondazioni e piccole frane - prosegue Davide Burlotti - Siamo 24 membri, tutti volontari, e componiamo squadre per lavorare su turni, mentre una squadra di emergenza composta da cinque persone è pronta a partire subito. Noi svolgiamo la formazione con l’Uisp, che ha i corsi abilitati per la protezione civile e siamo noi stessi una sede formativa. Nel periodo estivo collaboriamo con il numero unico regionale per l’emergenza con i nostri sommozzatori a bordo dell’idroambulanza che sorveglia il lago, intervenendo immediatamente in caso di annegamenti”.

Anche l’Uisp Catanzaro ha realizzato degli interventi, con l'asd Calabriando, in soccorso degli alluvionati della costa jonica. L'alluvione del 7 novembre, infatti, ha prodotto in poche ore una quantità di acqua superiore a quella che cade in molti mesi, colpendo in particolare la zona turistica di Simeri Mare, alle porte del capoluogo. Strade piene di fango, scantinati allagati, case invase in pochi attimi dall'acqua e dai detriti. Non ci sono state vittime, per fortuna, né feriti; alcune persone che abitano anche d'inverno in questa zona (per lo più residenziale) si sono salvati rifugiandosi sui tetti delle case. Ma i danni alle abitazioni private sono stati ingenti, nonostante l'eccellente lavoro della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dei vari enti locali che prontamente si sono attivati. “Alcuni soci Uisp dell'asd Calabriando hanno risposto all'appello lanciato via social dai cittadini – spiega Felice Izzi, presidente Uisp Catanzaro - e nei giorni successivi si sono recati sul luogo in maniera autonoma per aiutare i proprietari a liberare e pulire le case prima che il fango indurisse e che i danni diventassero irreparabili. Hanno portato con sè guanti, stivali e buona volontà, e dopo aver spostato mobili, scartato rifiuti, spalato fango in quantità e pulito, hanno ricevuto il caloroso abbraccio e il ringraziamento dei cittadini del posto. Lo sport per tutti è diventato solidarietà". (Elena Fiorani)

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