Nazionale

Dall'NBA all'Uisp: Vlatko Cancar in campo a Trieste

Vlatko Cancar, ala dei Denver Nuggets, all'allenamento dei Buscaglieros, squadra Uisp. Parla Andrea Dreini

 

L’Uisp e la NBA - National Basketball Association non sono mai state così vicine. Ad unire l’Unione italiana sport per tutti e la principale lega professionistica di pallacanestro degli Stati Uniti d'America e del Canada, è stato il campione Vlatko Cancar. Classe 1997, il cestista sloveno di nota fama ha di recente giocato per i Denver Nuggets nell'NBA. Ma c’è anche un altro campo da basket su cui il giocatore ha messo piede: quello dell’Uisp, solcato la scorsa estate quando ha partecipato all'allenamento dei Buscaglieros, allegra compagine cestistica che gioca nel Campionato Uisp in Friuli Venezia Giulia. La notizia, datata fine agosto, è stata rilanciata dalla pagina Facebook "L'umiltà di chiamarsi Minors" , pagina social italiana che racconta, in maniera esclusiva, la pallacanestro “minore”.

A scrivere ai Minors sono stati proprio i Buscaglieros: "Ciao Minors! Abbiamo una storia per voi. Noi siamo i Buscaglieros, giochiamo nel leggendario campionato Uisp in Friuli Venezia Giulia. In squadra siamo sempre stati parecchi: ma, per un motivo o per l'altro, siamo riusciti a fare l'allenamento di inizio stagione all'Allianz Dome, dove gioca Trieste. Forse anche per questo ci siamo ritrovati in 25”, si legge nel post condiviso su Facebook. Tramite alcuni contatti, la squadra ha provato a contattare Vlatko Cancar per invitarlo all’allenamento. Le speranze erano poche fino a quando un suv è arrivato nel parcheggio del Palasport, inaspettatamente. E a bordo c'era proprio Cancar, arrivato per allenarsi con tutti gli altri. “Non lo sapeva nessuno. L'entusiasmo cresce, adrenalina a mille: tutti vogliono stare nella metà campo con lui. Fa tutto l'allenamento con noi. Umilissimo, fino alla fine: noi sudati, lui neanche una goccia. Foto di gruppo finale: l'unica divisa che abbiamo è una M di un altro giocatore. Se la mette, ma al contrario”, prosegue il post.

 

La partecipazione del campione è stata resa possibile, informa Triesteprima.it, grazie a Simone Iesu, volto noto nel panorama cestitisco e molto amico di Cancar. E' stato lui a chiedere al campione sloveno di fare un allenamento con i Busca. Un invito accettato senza troppi tentennamenti, ma la squadra è rimasta all'oscuro di tutto fino all'effetto sopresa. All'Allianz Dome di Valmaura, tempio della pallacanestro triestina, quella sera erano in 25, tra cui Gianluca Fantinel, presidente della squadra. Poi l’arrivo di Vlatko, lo stupore e lo sport che unisce tutti: tra professionisti e dilettanti non c'è nessun confine

 "E’ successo già altre volte di vedere ex giocatori di serie A, o con ruoli importanti nello sport d’alto livello, giocare in finali, campionati o squadre Uisp - commenta Andrea Dreini, responsabile Pallacanestro Uisp - Gli sportivi sanno bene che il gioco va oltre la pura competizione e spesso l'umiltà arriva proprio da chi è in alto. I professionisti sanno divertirsi anche se si esprimono a livelli diversi d'intensità. Essere uno sportivo vuol dire anche sapersi adattare per riscoprire la parte più sana e semplice del proprio sport", conclude. (Chiara Feleppa)

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