Nazionale

Dall'Uisp Piemonte un appello a Regione e sindaci piemontesi

Il comitato regionale scrive a Cirio per chiedere risorse a favore del mondo della promozione sportiva in grave sofferenza

 

La presidente del comitato regionale Uisp Piemonte, Patrizia Alfano, ha condiviso una lettera indirizzata al presidente Alberto Cirio e ai Sindaci dei Comuni della Regione Piemonte, per segnalare la grave situazione in cui versano le società sportive del territorio, e ricordando anche l'impegno messo in campo ogni giorno per essere al fianco di soci e tesserati.

"Riceviamo moltissime richieste dalle famiglie dei bambini disabili, dalle famiglie i cui bambini vengono privati del  movimento, del gioco, della danza, del nuoto, della socialità, fondamentali per il loro sviluppo e per la loro formazione, ma soprattutto per la loro felicità - si legge nella lettera - Riceviamo telefonate da tanti anziani, per i quali i nostri corsi erano una valida alternativa alle sedute, difficili da prenotare e ottenere con il SSN, di fisioterapia, alla solitudine e una valida prevenzione per le patologie della terza età".

"La pratica di uno sport e di qualsiasi altra attività di movimento, anche artistica, che si svolge in palestra o nei campi sportivi, richiede disciplina e rispetto delle regole - scrive Alfano - Le piscine per rimanere aperte rispettano l’accordo stato-regioni che impone sanificazioni pianificate e regolate e controlli il cui non rispetto è perseguibile anche penalmente. Parliamo di attività organizzate i cui frequentatori non sono mai lasciati a se stessi ma guidati e controllati da istruttori qualificati e attenti".

Infine, l'Uisp chiede un sostegno concreto tramite le risorse stanziate dalla regione: "Chiediamo alle Istituzioni di incontrare e ascoltare le richieste di queste ASD di comprenderne l’importanza e il valore sociale, di chiedere al Coni e alle Federazioni di cedere le risorse che la Regione andrà a stanziare con il nuovo bando a questo vasto mondo di promozione del movimento e dello sport. Un mondo che ha rappresentato per molti atleti diventati anche olimpionici la prima tappa della loro carriera sportiva, da noi si inizia, ci si innamora dello sport e poi si continua, in molti casi, tantissimi, si ritorna e si ricomincia anche quando la carriera è terminata".


 Ecco la lettera integrale:

Gentile Presidente e gentili Sindaci,

a marzo 2020 Uisp ha iniziato a chiedere risorse e aiuti per le asd, per le palestre e per le piscine, per evitarne la chiusura definitiva, abbiamo, inoltre, promosso un video e un documento insieme ad alcuni altri Eps per far sentite la voce di questo mondo. A luglio abbiamo organizzato una manifestazione per richiedere la ripresa degli sport di contatto, rimasti fermi dopo l’apertura di tutti gli altri. A ottobre siamo stati promotori di una manifestazione, alla quale hanno aderito altri Eps, per sollecitare le aperture di palestre e piscine e interventi a sostegno delle ASD.

Il TG3 e diversi quotidiani ci hanno dedicato servizi e articoli.

A novembre abbiamo anche lanciato una petizione, inviata al ministro Spadafora, per affermare che lo sport non può essere il problema, ma che al contrario, può contribuire a risolverlo. La pratica di uno sport e di qualsiasi altra attività di movimento, anche artistica, che si svolge in palestra o nei campi sportivi, richiede disciplina e rispetto delle regole. Le piscine per rimanere aperte rispettano l’accordo stato-regioni che impone sanificazioni pianificate e regolate e controlli il cui non rispetto è perseguibile anche penalmente. Parliamo di attività organizzate i cui frequentatori non sono mai lasciati a se stessi ma guidati e controllati da istruttori qualificati e attenti.

In estate c'è stato un primo bando della Regione Piemonte, destinato all’emergenza COVID, al quale non tutte le associazioni sono riuscite ad accedere.

Adesso è stato erogato, sempre dalla Regione Piemonte, un contributo di 500.000 euro al CONI, che avrà il compito di distribuirlo. E’ stato inoltre annunciato un nuovo bando i cui criteri saranno nuovamente stabiliti dai Coni.

Siamo a richiederle un intervento per salvaguardare la priorità, nelle assegnazioni di queste risorse, allo sport di base.

Le Federazioni, non essendosi svolte le Olimpiadi e molte delle competizioni nazionali e internazionali, hanno risparmiato molte delle risorse a esse destinate (le sole ordinarie a livello nazionale sono il 97% contro il 3% di quelle destinate agli EPS, da sempre); proprio per questo stanno promuovendo adesioni e tesseramenti scontati o gratuiti alle loro ASD.

Si tratta di una grande e importante fetta di praticanti, che però non comprende le migliaia di ASD diffuse in tutto il territorio regionale che non svolgono attività competitive di livello federale.

Riceviamo moltissime richieste dalle famiglie dei bambini disabili, dalle famiglie i cui bambini vengono privati  del  movimento, del gioco, della danza, del nuoto, della socialità, fondamentali per il loro sviluppo e per la loro formazione, ma soprattutto per la loro felicità. Riceviamo telefonate da tanti anziani, per i quali i nostri corsi erano una valida alternativa alle sedute, difficili da prenotare e ottenere con il SSN, di fisioterapia, alla solitudine e una valida prevenzione per le patologie della terza età.

Ai bambini e agli anziani si aggiungono i tanti giovani che oggi occupano le strade manifestando il loro disagio, tanti adulti che vanno ad aumentare i dati della sedentarietà, e chi prova a fare sport da solo ignari dei rischi cui vanno incontro. Migliaia di cittadine e cittadini di ogni età che praticavano attività nelle tante asd che hanno chiuso e in quelle che rischiano di chiudere per sempre, che sono importanti presidi sociali del territorio, che coinvolgono la stragrande maggioranza dei cittadini che praticano sport.

Alla sofferenza delle ASD si aggiunge quella dei lavoratori dello sport, istruttori, tecnici, insegnanti e maestri che in parte stanno sopravvivendo con i bonus dello Stato, sono disperati. 

Chiediamo alle Istituzioni di incontrare e ascoltare le richieste di queste ASD di comprenderne l’importanza e il valore sociale, di chiedere al Coni e alle Federazioni di cedere le risorse che la Regione andrà a stanziare con il nuovo bando a questo vasto mondo di promozione del movimento e dello sport.

Un mondo che ha rappresentato per molti atleti diventati anche olimpionici la prima tappa della loro carriera sportiva, da noi si inizia, ci si innamora dello sport e poi si continua, in molti casi, tantissimi, si ritorna e si ricomincia anche quando la carriera è terminata.

La presidente Uisp Comitato Piemonte APS

Patrizia Alfano

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