Nazionale

Diamo voce alla buone pratiche, creiamo un nuovo modello di sviluppo

Il Catalogo delle buone pratiche Uisp è stato presentato oggi, sabato 10 settembre, durante l’Assemblea nazionale Uisp, all’interno di SportsDays alla Fiera di Rimini.
Il Catalogo è un nuovissimo prodotto editoriale realizzato dal Settore nazionale diritti sociali Uisp al fine di raccogliere le esperienze di progetti e attività realizzati sul territorio e renderli replicabili in altre realtà.
Giuliano Bellezza, Responsabile nazionale del settore diritti sociali Uisp, ha coordinato l’incontro e ricordato che l’allestimento stesso del catalogo, un cofanetto riempito di schede movibili, è pensato per un continuo arricchimento del Catalogo stesso, attingendo da nuove esperienze che verranno sviluppate all’interno dell’Uisp.
Ha preso, poi, la parola Alessandro Palazzotti, Vicepresidente di Special Olympics, sottolinenando l’importanza della collaborazione con l’Uisp: “In Italia ci sono 1.300.000 persone con disabilità intellettive che vivono una condizione di esclusione – afferma Palazzotti – il lavoro nostro e dell’Uisp ha il comune denominatore di andare a intervenire sull’aspetto culturale del pregiudizio. Se lo sport è interpretato nel modo corretto diventa un momento di formazione, intervento sociale, uno strumento in favore dell’inclusione, ci fa aprire gli occhi: ciò che si può fare nello sport si può fare anche nella vita”.
Il catalogo contiene numerosi esempi di attività svolte all’interno dei penitenziari, volte a migliorare lo stile di vita del recluso ma anche a fornire strumenti per ri-occuparsi nella società, Samuele Animali, Presidente di Antigone Marche, ha ricordato che l’attività sportiva nelle carceri va oltre l’evidente funzione di mantenimento della salute ma risponde ad un diritto fondamentale dell’uomo, anche della persona che sta scontando una pena detentiva.
Alla presentazione ha preso parte anche Ennio De Francesco, del Comitato italiano Sport contro la droga: “Lo sport contiene tutti gli elementi valoriali – competizione, lealtà, rispetto dell’avversario – utili alla crescita sana ed equilibrata della persona”.
Emiliano Monteverde, Presidente Nuovo welfare, ha sollecitato ad avere un approccio quantitativo verso le buone pratiche: “Affinché questi lavori diventino strumenti di conoscenza, creino una rete di informazioni e diano vita a nuove esperienze, dobbiamo puntare su analisi dei bisogni e dei risultati che rendano i dati quantificabili e riconosciuti anche all’esterno delle nostre associazioni”.
L’ultimo a prendere la parola è stato Fausto Casini, Presidente Anpas, associazione con la quale l’Uisp condivide molti progetti e molta attività con le persone sul territorio: “Le nostre associazioni
hanno una doppia responsabilità: politica, ma anche culturale. Lavoriamo sul campo, - dichiara Casini - a fianco dalle persone e trasmettiamo loro la nostra passione, il piacere di lavorare con persone serie e che si rispettano. Ma allo stesso tempo questo ci dà una competenza, una rilevanza ulteriore da spendere anche politicamente, promuovendo un nuovo modello di sviluppo, teso all’inclusione, che produca consumi sociali e vada quindi ad influire positivamente sull’economia”.
La conclusione del workshop è stata affidata ad Antonio Mastroianni, della Direzione nazionale Uisp, che ha sottolineato la necessità di informare e trasmettere le nostre buone pratiche: “Spesso sentiamo parlare persone che non producono niente di buono, è bene che le realtà positive come le nostre si facciano sentire”.

Elena Fiorani

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