Come dimenticare la famosa trasmissione "Giochi senza frontiere" che dagli anni Settanta fino alla fine dei Novanta ha divertito e strabiliato grandi e piccoli? Sulla scia dei migliori ricordi di quelle esilaranti puntate, l'Arci Ferrara ed Emilia-Romagna insieme alla Uisp Ferrara e alla Cooperativa Camelot, hanno organizzato un evento speciale che porterà lo stesso nome. I Giochi senza frontiere ferraresi si terranno il 23 aprile nel parco Urbano "G. Bassani" di Ferrara in cui, dalle 9.30, si potrà assistere a una mattina piena di sfide. Tutto questo sarà ospitato all'interno dello storico Festival ferrarese degli aquiloni "Vulandra" dedicato all'arte dell'ingegneria aerea.
Ventisette le squadre partecipanti a questi nuovi giochi senza frontiere, per un totale di 135 iscritti. Le squadre come da tradizione, sono divise per nazionalità tra cui: cinque squadre dall'Italia, cinque squadre della Nigeria, quattro squadre del Gambia, due squadre del Senegal, due squadre per la Costa d'Avorio e una squadra di San Marino, Moldavia, Mali, Guinea, Pakistan, Ghana, Sierra Leone, Tunisia e Iran.
"Ognuno di noi ha fatto la sua parte - afferma Andrea De Vivo, responsabile sportivo Uisp Ferrara - l'Arci è l'ente che ha ideato l'evento. La Cooperativa Camelot è stata la chiave principale per l'inserimento dei ragazzi stranieri anche dei rifugiati e infine noi della Uisp abbiamo curato la parte ludico-sportiva. È di fondamentale importanza la divulgazione dello sportpertutti. Attraverso attività come queste, l'attività motoria può essere vista come un gioco destrutturato, non solo attività agonistica ma il modo per divertirsi e tramite questo, integrarsi e avere scambi attivi con l'altro".
Le squadre si sfideranno in sei giochi: il toro meccanico, la staffetta ad ostacoli sull'erba, la corsa con la carriola (umana!), la staffetta sul gonfiabile, la corsa dei sacchi e il bowling. Ogni squadra al proprio turno giocherà cercando di totalizzare il tempo migliore per ottenere il punteggio più alto, ad ogni postazione saranno presenti due giudici e un cronometrista. (di Yuri Calabrese, redazione Uisp Emilia Romagna)
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