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Finalmente in presenza! La governance Uisp riunita a Bologna

Il CN Uisp approva bilancio consuntivo 2020-21 e Commissione Formazione. Ecco la relazione di Tiziano Pesce

 

Venerdi 3 e sabato 4 dicembre rappresentano date importanti per il gruppo dirigente nazionale Uisp, che si è trovato ad incontrarsi in presenza dopo un lungo periodo. Erano infatti circa venti mesi che le riunioni si svolgevano on line, a causa dell’emergenza Coronavirus.

Le riunioni, che hanno avuto come sede lo Zanhotel Europa di Bologna, sono iniziate nel tardo pomeriggio di venerdi 3 dicembre, con lo svolgimento della Giunta nazionale, dedicata alla preparazione del CN del giorno dopo.

Sabato 4 dicembre si è tenuto il Consiglio Nazionale, che ha approvato il bilancio consuntivo nazionale Uisp 2020-2021 e la composizione della Commissione Formazione nazionale.

La riunione si è aperta con le comunicazioni di Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp. Ne riportiamo i passaggi più significativi:

“Care consigliere, cari consiglieri, è indubbio, ci troviamo nella cosiddetta quarta ondata del Covid. La curva epidemiologica relativa ai contagi non lascia ben sperare, anzi. L'incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare. Aumentano i contagi, aumentano i decessi.

Mentre si cerca di accelerare sulla nuova campagna vaccinale, vista ancora la percentuale, non proprio ridottissima, di coloro che esprimono la volontà di non ricorrere al vaccino, molti centri urbani e territori sono già oggetto di specifiche restrizioni; con il Friuli-Venezia Giulia anche l’Alto Adige si colora di giallo.

Numeri in crescita costante per Veneto, Calabria, Liguria, Marche e Lazio: senza un’inversione della curva, le restrizioni potrebbero aumentare prima delle festività natalizie. In bilico la Lombardia, che ha un numero alto di nuovi casi positivi, ma è ancora sotto la soglia critica per l’occupazione dei posti letto nelle strutture sanitarie anche se di poco per quanto riguarda le terapie intensive. Nel frattempo, l'Europa in allarme per la variante Omicron si tinge di rosso e rosso scuro nella mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

Non sono evidentemente notizie che possono confortarci. Questo scenario rischia inoltre di rallentare la crescita che in Italia si stava registrando, con numeri percentuali che da tanto tempo non trovavano eguali.
Ormai ci avviamo alla fine del secondo anno di convivenza con il Covid, le cui varianti mettono il governo del nostro paese nelle condizioni di dover assumere ancora una volta delle misure restrittive per garantire salute pubblica, economia, lavoro.

La condizione sociale del sistema Paese e delle famiglie italiane registra un forte disagio. Cresce la soglia dei vulnerabili, delle povertà relative e assolute, delle disuguaglianze. Si avverte un clima in cui la paura ha preso il posto della sfiducia e cresce anche la voglia di affidarsi all'uomo forte come figura alla quale consegnare le sorti ed il rilancio del Paese.

Non c'è forse questo alla base dell'assalto alla sede della Cgil di Roma dell’ottobre scorso? E bene ha fatto la Uisp a stare in piazza con le proprie bandiere, al fianco dell’ANPI, a testimoniare la nostra storia, i nostri valori costituzionali e democratici, per gridare mai più fascismi, contro il rischio di una deriva autoritaria che ancora serpeggia, per quanto non abbia più la forza di qualche settimana fa, tra i cortei dei cosiddetti no green pass.

Certo, siamo di fronte ad una situazione molto delicata sul piano politico e sociale.

La qualità della nostra democrazia soffre una crisi che perdura ormai da molti anni, una transizione che tarda a trovare un proprio centro di gravità permanente e che invece dovrebbe avere il coraggio di rinnovare i meccanismi della rappresentanza poiché non riesce a trovare forme nuove che portino i cittadini e le cittadine, le persone, a sentirsi parte integrante di percorsi di amministrazione pubblica partecipata.

Una prova di tutto ciò sta nell’alta percentuale di astensionismo registrata in occasione delle recenti amministrative, elezioni che rappresentavano una preziosa occasione di partecipazione, che hanno invece visto un'ampia disaffezione al voto soprattutto nelle classi sociali meno agiate e nelle periferie delle grandi città.

È evidente che noi stessi non siamo immuni da ciò. Noi siamo un corpo sociale, una organizzazione di cittadinanza attiva, un ente di promozione sportiva e, allo stesso tempo, un'associazione di promozione sociale, con una rete associativa nazionale ancora ben radicata sul territorio, nonostante le difficoltà economiche ed organizzative degli ultimi tempi.
Costantemente abbiamo bisogno di credere, sempre di più e a tutti i livelli, nella nostra capacità trasformativa, nella nostra forza di incidere sui cambiamenti, per quanto essi siano di là da venire.

In questi mesi, dall'ultimo Consiglio Nazionale ad oggi, tutti insieme, ci siamo impegnati al meglio delle nostre possibilità per tenere costantemente acceso il faro sulle difficoltà che il comparto sportivo ancora registra, presidiando, con grande responsabilità e dovere di rappresentanza, le istituzioni sportive, le reti del terzo settore, il Governo, il Parlamento, assumendoci la solita fatica di tenere unito il fronte di quegli Enti di Promozione Sportiva, che come noi hanno fatto la scelta di credere nella riforma del sistema sportivo, per quanto essa abbia ancora bisogno di essere definita e corretta nelle forme attuative.

In questi mesi molteplici sono state le occasioni di incontro con il Coni, a partire dalle sedute del Consiglio nazionale, con la presidenza e la direzione generale di Sport e Salute, con la Sottosegretaria con delega allo sport Vezzali, con il Dipartimento per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. In tutte le sedi non abbiamo mai fatto mancare la nostra voce, ribadendo con nettezza le istanze della nostra rete associativa, delle nostre affiliate. 

Non abbiamo mai perso occasione per ricordare al Coni di ascoltare i ragionamenti, le esigenze della maggior parte della promozione sportiva, quegli Enti che rappresentano quasi il 90% di quel corpo associativo di tutti gli EPS che a sua volta è la stragrande maggioranza dei tesserati dell’intero movimento sportivo italiano.

Dobbiamo ora proseguire, continuando a tenere alta l’attenzione sulla necessità dei sostegni necessari all’associazionismo sportivo di base, sul rapporto con il mondo della scuola, a partire dalla fruizione delle palestre scolastiche.
In questi giorni si susseguono le notizie di ulteriori pesanti, non sostenibili aumenti dei costi delle utenze dell’energia elettrica e del gas. Continueremo a chiedere attenzione particolari per tutta l'impiantistica e in particolare le piscine e gli impianti natatori, che hanno vissuto momenti veramente pesanti negli scorsi mesi e che rappresentano in assoluto gli impianti più energivori.

Lunedì prossimo 6 dicembre parteciperemo alla conferenza stampa “Salviamo le piscine”,
organizzata dal Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori, a Roma presso il Foro Italico.

Intanto, alla sottosegretaria Vezzali, al presidente del Coni Malagò, al presidente di Sport e Salute Cozzoli continueremo a chiedere che si arrivi presto ad una nuova definizione del rapporto fra Governo, Dipartimento per lo Sport, Coni, Sport e salute, che si definiscano gli ambiti di attività di Federazioni ed Enti di promozione sportiva, oltre che un perimetro chiaro per convenzioni e collaborazioni. Si superino i fenomeni dei secondi livelli e le pratiche, che ancora imperversano, di tesseramenti regalati e di brevettifici.
Al Governo, nella sua interezza, richiediamo idonei sostegni strutturali e pluriennali e una attenzione che sia trasversale rispetto alle varie azioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel frattempo, non possiamo che evidenziare la nostra insoddisfazione verso la Legge di Bilancio 2022 che riserva scarsissime attenzioni rispetto il nostro ambito, più strettamente sportivo ma anche più largo di terzo settore.

Ribadendo ancora una volta che mai siamo stati e mai saremo a ricercare contrapposizioni tra sport di base e sport di vertice, non possiamo però non denunciare, ad esempio, restando all’attualità di questi ultimi giorni, quanto stabilità dal DL Fisco. “Per Sport slittano Inps e assicurazione di dicembre”, questo il titolo usato da diverse agenzie di stampa lo scorso 1° dicembre.
Federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche, potranno pagare in nove rate i contributi previdenziali e assistenziali nonchè i premi per l'assicurazione obbligatoria contro infortuni sul lavoro e malattie professionali in scadenza nel corso del mese di dicembre 2021. Lo stabilisce il dl fisco grazie a un emendamento che prevede una copertura finanziaria di 16 milioni di euro. I versamenti vanno effettuati, senza sanzioni e interessi, in nove rate mensili, dal 31 marzo 2022.
E’ evidente che, si tratta, - possiamo dirlo? - dell’ennesimo regalo alle società professionistiche di calcio, che arriva quasi contemporaneamente all’ennesimo caso esploso con le indagini giudiziarie “Prisma” della Procura della Repubblica di Torino sul caso plusvalenze in Serie A, con le massime istituzioni calcistiche che, di fatto, si dichiarano impotenti di fronte all’ennesimo scandalo.

Nel frattempo, non molliamo di un solo centimetro il nostro impegno sul percorso del raggiungimento delle giuste tutele da riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori dello sport. Siamo stati auditi al tavolo tecnico sui contributi relativi al lavoro sportivo incaricato dalla Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, di fare sintesi dei contributi pervenuti nell’ambito delle consultazioni relative al Decreto legislativo 36/2021. Il Tavolo tecnico è coordinato dall'avv. Mario Morelli, consigliere per gli affari giuridici e legislativi della Sottosegretaria con delega allo Sport, ed è composto dall’avv. Guido Martinelli, dall’avv. Lina Musumarra, dal dott. Marco Perciballi.

Nel corso dell’audizione ci siamo soffermati sui necessari correttivi sulla disciplina lavoristica del decreto, tenendo conto sia appunto delle giuste tutele da riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori sportivi, sia alla sostenibilità economica degli oneri e del necessario sostegno statale pluriennale, oltre che di porre attenzione complessiva sulle disposizioni dell’articolato di particolare interesse per gli Enti di promozione sportiva, a partire dalla necessaria garanzia di pieno riconoscimento di agibilità a tutti i soggetti dell’Ordinamento sportivo, Fsn, Eps, Dsa.
Vigileremo perché la montagna non partorisca il topolino…!

L’entrata a regime del RUNTS-Registro unico nazionale terzo settore, la cui operatività ha preso il via lo scorso 23 novembre, rende poi ancor più urgente che vengano adottare norme coerenti, nette, che possano anche essere contraddistinte anche da semplificazioni e che possano contribuire a sostenere lo sviluppo delle attività delle organizzazioni, delle associazioni e delle società sportive del territorio.
All'Assemblea nazionale del Forum Terzo Settore, svoltasi in forma elettiva in ottobre, oltre ad avere ottenuto la conferma di vedere la Uisp rappresentata nel Coordinamento nazionale – dopo aver mantenuto inoltre la nostra rappresentanza all’interno del Consiglio nazionale del terzo settore presso il Ministero del Lavoro - attraverso le nostre alleanze, abbiamo posto le basi per essere parte attiva nella rappresentanza complessiva del Forum stesso nel rapport con le istituzioni.
Un Forum, ricordiamoci, che è il principale organismo di rappresentanza unitaria del terzo settore italiano, che rappresenta, appunto, ben 94 organizzazioni nazionali e oltre 158mila sedi territoriali nella promozione sociale, nel volontariato, nella cooperazione e nell’impresa sociale.
In quella sede abbiamo fortemente ribadito di essere stati i primi a credere, tra tutti gli EPS, nella riforma del terzo settore, e che quella scelta ha permesso a noi di sdoganare definitivamente il benevolo pregiudizio che voleva le organizzazioni di sport essere nel terzo settore esclusivamente per trarne vantaggi fiscali.

No, noi siamo stati, e siamo, coloro che hanno saputo portare in quel contesto la grande esperienza di associazionismo partecipativo che un corpo intermedio come la Uisp sa esprimere e praticare, guidando ed orientando il percorso di armonizzazione della legislazione del terzo settore con quella del sistema sportivo, ricoprendo come Uisp un ruolo importante e strategico, riconosciutoci direttamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con cui stiamo mantenendo una interlocuzione costante e continuativa, anche in supporto ai tavoli interministeriali avviati.

L'Istat, nell'ultimo rapporto sulle istituzioni non profit in Italia, su oltre 362 mila soggetti di terzo settore ci consegna un 33,1% ancora ben saldo nelle attività sportive, con più di 120 mila realtà associative sparse lungo la penisola. E proprio forti di questi dati che la realtà italiana ci offre, abbiamo voluto sottolineare con maggiore forza che anche il terzo settore italiano deve guardare con maggiore attenzione alle esperienze associative dello sport sociale, proprio per la valenza multisettoriale che riesce ad esprimere, attività di interesse generale fondamentali per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Ed è proprio sulla scia di tutto questo che, nel rapporto diretto con il Forum, stiamo seguendo il percorso del parere d’iniziativa del CESE come organizzazione esperta di sport al fine di raccomandare alla Commissione Europea di integrare lo sport nelle strategie di sviluppo economico e sociale, sfruttando i legami più ampi con altri settori, soprattutto con la salute pubblica, l'agenda verde, l'educazione, l'inclusione. Di rendere accessibili al settore sportivo tutti i finanziamenti dell'Unione Europea per il settennio 2021-2027, di ampliare la percentuale della dotazione a favore dello sport di Erasmus+, oggi ferma al due per cento; nonché di includere il tasso di deprivazione sportiva nell'elenco degli indici di Eurostat per misurare la deprivazione materiale.

Un percorso apertosi a ridosso del nostro Congresso nazionale incontrando alcuni parlamentari europei, che formalmente è iniziato alla fine di ottobre e che ha già visto due call conference con il gruppo di studio che predisporrà il testo finale tra febbraio e marzo del prossimo anno, per poi consegnarlo alla Commissione per assumere scelte nel merito.

Con la nostra soggettività abbiamo avviato anche un nuovo percorso di confronto e di approfondimento con il sistema delle Fondazioni di origine bancaria, partendo dal territorio ed evidenziando, nel webinar a cui ha partecipato Giorgio Righetti, direttore generale Acri-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, come anche l’obiettivo associativo di fornire strumenti, servizi e occasioni di reperimento risorse per fare dello sport di base uno dei più importanti volani per la ripresa e la ripartenza dell’intero Paese, trovi uno snodo fondamentale nel territorio, vero baricentro per creare coesione sociale.


Ad alcune delle esperienze di collaborazione raccontate in quella sede da nostri dirigenti, aggiungiamo oggi, con grande soddisfazione, gli esiti del “Bando per il sostegno dell’ordinaria attività degli Enti di Terzo Settore” coinvolti nella crisi connessa all’emergenza sanitaria in atto, promosso la scorsa estate da Fondazione Cariplo, in una azione congiunta con Regione Lombardia, che porterà a sostenere, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto, lo svolgimento dell’ordinaria attività del Comitato regionale Uisp Lombardia e dei Comitati territoriali lombardi.
Oggetto del bando e quindi del contributo “le attività di interesse generale svolte dagli enti di terzo settore ai sensi dell’art.5 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117. Tali attività devono essere riconducibili agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 nel rispetto degli obiettivi generali e delle aree prioritarie di intervento individuate dal bando stesso.

Ancora una volta possiamo quindi sottolineare come l’Uisp sia impegnata, ad ogni livello, nel lavoro di implementazione della propria rete associativa e come la riforma del terzo settore sia un’importante occasione anche per affermare il valore sociale dello sport, negli ambiti della salute, dell’inclusione, dei diritti, della formazione e dell’educazione, della parità di genere, della sostenibilità ambientale, con al centro delle nostre azioni coordinate chiare quali sussidiarietà, uguaglianza, coprogrammazione e coprogettazione, ovvero un mix tra l’articolo 118 e l’articolo 3 della Costituzione.

Per essere sempre più pronti nel cogliere le nuove opportunità avremo bisogno di rafforzare sempre maggiormente i nostri percorsi di formazione, di studio. Passata questa fase assembleare che vede il rinnovo degli organismi del Forum anche sul territorio, con la centralità della nostra Conferenza dei Regionali e del Centro studi e terzo settore, andremo a conoscere meglio la situazione esistente e ad approfondire modelli, strumenti, e buone pratiche.
L’ambito del terzo settore non potrà che essere sempre più un luogo dove verrà fatta selezione anche tra gli EPS, cosa che il sistema sportivo “conicentrico”, nonostante le nostre chiare e pressanti richieste, non ha sino ad oggi mai fatto.

A gennaio daremo poi pieno avvio, con il Comitato Etico, al percorso di aggiornamento del nostro Codice Etico, partendo dalle Linee Guida per un Codice di Qualità e Autocontrollo per gli Organismi di terzo settore nato quindi per dotare le grandi reti e tutte le organizzazioni di uno strumento che valorizzi la propria dimensione etica e rafforzi la coerenza tra gli obiettivi dell'ente e le proprie pratiche organizzative e gestionali. 

Ci lasciamo alle spalle un mese di novembre importante, che ha visto l’Uisp protagonista in tanti eventi ed avvio di nuovi progetti, in tanti appuntamenti comunicativi. Come non ricordare le tante iniziative contro la violenza sulle donne e contro la violenza di genere, che hanno trovato sintesi nella manifestazione “La partita della parità e del rispetto”, organizzata a Roma il 15 novembre insieme ad Amnesty International, Assist, Aic- Associazione Italiana Calciatori, Sport4Society ed Usigrai, con la partecipazione di Libera, con cui stiamo rilanciando un rinnovatp stretto patto associativo, con la collaborazione di COSPE e il patrocinio dell’Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali, UNAR, e nel progetto Differenze.

Il 22 novembre, poi, insieme ad Unar e ad associazione Lunaria, abbiamo avviato l’Osservatorio contro le discriminazioni nello sport.

Dal 17 al 19 novembre si è svolto a Bruxelles il Move Congress, l'evento internazionale promosso ogni due anni dall'ISCA, in cui abbiamo eletto Daniela Conti componente del Comitato Esecutivo, con il totale delle preferenze disponibili. Il tema del Move Congress di quest'anno era "Riconnettere ripartire ricostruire", nell'ottica di promuovere una ripartenza dello sport sociale a livello globale, con focus importanti sull’ambito dell’inclusione dei rifugiati e dei migranti.

Tanti i tanti spunti, quelli emersi dalla sessione plenaria conclusiva ha visto l'intervento di Fiona Bull, responsabile dell'Unità promozione della salute dell'OMS-Organizzazione mondiale della sanità, che ha rilanciato il tema della interdipendenza tra salute e attività sportiva e fisica. Salute intesa come benessere psicofisico e sociale e non limitato alla dimensione sanitaria, guardando alla necessità di ripartire e ricostruire, possibilmente meglio, qualcosa di nuovo.

Come allora non riprendere i temi della vigente legislazione del nostro Paese sulla tutela sanitaria? Con un nostro chiaro posizionamento, una nostra uscita pubblica sul Decreto Balduzzi!
Lo sport è politica pubblica!
E di sport e politiche pubbliche abbiamo parlato a Matera, in occasione del talk moderato da Carlo Paris, con la partecipazione di Vito Cozzoli; in occasione dello Sports Film Festival di Matera (complimenti!); un’ulteriore occasione che non ci siamo lasciati sfuggire per centrare il tema del valore sociale dello sport.

Ma Matera è sta anche l’occasione di incontro per i presidenti del Sud per proseguire nel percorso già condiviso al Congresso, di rafforzamento di questo importante pezzo della nostra rete associativa, che sta tra l’altro mostrando punte avanzate di eccellenza.

A scopo esemplificativo citiamo il progetto "La bellezza necessaria" con cui l’Uisp Campania – che ne è promotrice – ha partecipato al bando aperto da Fondazione con il Sud. Il progetto, che si rivolge a 160 persone coinvolte nelle attività, ha permesso di rigenerare uno spazio in condizione di degrado e di attivare processi di partecipazione comunitaria tramite lo sport sociale nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, è una realtà difficile da vivere ancor di più dopo gli sgomberi di Scampia che hanno reso il parco la più grande piazza di spaccio d’Europa.

Citiamo anche “Giocare per diritto”, un progetto Uisp Sicilia selezionato da impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa e minorile e finanziato attraverso il bando pubblico “Un passo avanti”.
Una rete di più di 40 partner, tra comitati Uisp, associazioni del terzo settore e istituzioni, porteranno avanti insieme nei prossimi 30 mesi in 8 istituti penitenziari dell’isola la mission delle rete: rafforzare il legame tra detenuti e figli di detenuti, la comunità e il territorio, proponendo attività laboratoriali con finalità sportive ed educative, supporto psicologico e adeguamento strutturale degli spazi di aggregazione all’interno del carcere.
Per noi il 2022 sarà un anno importante. Il 1° maggio 2022 saranno 20 anni dalla prematura scomparsa di Gianmario Missaglia. A lui abbiamo voluto dedicare due pubblicazioni a cui siamo fortemente affezionati, l’Agenda Sportpertutti 2022 e il Discobolo Calendario 2022.

In queste settimane la splendida storia di Junior Messias, raccontata ormai da tutti i più importanti media nazionali (ieri la bellissima prima pagina dello sport di Repubblica, firmata da Maurizio Crosetti, passato dai campi dei tornei Uisp di Balon Mundial a quelli della serie A e della Champions League, ci insegna che, con volontà, impegno, caparbietà… Tutto è possibile!

Un grande grazie a tutte e tutti voi, Consiglio, Giunta, Conferenza dei presidenti regionali, governance nazionale, dipartimenti, politiche, settori di attività, tecnostrutture, dirigenti ed operatori del territorio!

C'è bisogno di un grande lavoro collettivo, di tutte e tutti noi, la Uisp saprà andare avanti in rappresentanza dei cittadini e delle cittadine di questo paese, per promuovere il diritto allo sport e una nuova cultura del movimento, per l’inclusione e la coesione delle nostre comunità. La UISP c’è, noi ci siamo, tutti insieme!”

Il Consiglio Nazionale è proseguito con la discussione e l’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2020-21 presentato da Enrica Francini, responsabile Dipartimento sostenibilità e risorse, bilancio e servizi Uisp nazionale. La sua relazione è stata completata da quella di Gian Nicola Acinapura, responsabile gestione amministrativa Uisp, che è intervenuto nel dettaglio delle voci.

Si tratta di un documento importante e innovativo, che incrocia le nuove esigenze normative del terzo settore ed è corredato dalla Relazione unitaria dell’Organo di controllo e revisione Uisp e dalla Relazione di missione.

Il bilancio consuntivo Uisp è costituito dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale e, per l’appunto, dalla Relazione di missione.

Il Consiglio Nazionale ha poi discusso e approvato all’unanimità la composizione della Commissione Formazione, presentata da Patrizia Alfano, responsabile dipartimento formazione e vicepresidente Uisp. La Commissione sarà composta da: Luigi Centanni, Manlio Comotto, Stefano Dati, Fabrizio Federici, Paolo Lambertini, Erasmo Palma, Paolo Malinconi, Paola Morara, Annalisa Saviozzi, Simona Zamboni.

Infine, il Consiglio nazionale ha approvato all’unanimità la ratifica della delibera di Commissariamento del Comitato Territoriale di Forlì Cesena presentata dal Segretario Generale Uisp, Tommaso Dorati. (a cura di I.M.-T.D.)

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