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FQTS: riparte la formazione per il terzo settore

Dal 20 al 23 settembre anche l’Uisp a Salerno per partecipare al percorso formativo per i dirigenti del terzo settore. Parlano S. Farina e S. Ceci

 

Nuovo appuntamento a Salerno con la formazione di FQTS dal 20 al 23 settembre, presso il Grand Hotel Salerno, Lungomare Tafuri 1. L’Uisp prenderà parte ai lavori, articolati nelle quattro linee formative interregionali: benessere ed economia della felicità: nuove teorie sullo sviluppo sostenibile ed equo e sull’economia civile; territorio e co-programmazione sociale: sviluppo delle comunità territoriali in relazione ai temi della sostenibilità, dell’innovazione sociale e della costruzione di partecipazione e partnership allargate; politiche culturali e comunicazione: le migrazioni internazionali, i cambiamenti sul piano dell’identità e delle relazioni di genere e l’evoluzione dei media; democrazia e partecipazione: formazione sulle forme di esercizio della cittadinanza attiva, nel quadro dell’economia civile e del rispetto dei beni comuni. Le linee formative nazionali, invece, sono due e sono dedicate a benessere sostenibile e gli SDGs e il mix di risorse per gli investimenti a impatto sociale del terzo settore.

In particolare, l’Uisp ha preso parte all’incontro “Bandi: unica strada possibile? Competizione versus coprogrammazione”, inserito nel programma di Vivaio Sud. Giovedì 20 settembre, alle 10.45, l’ufficio progetti Uisp nazionale ha seguito il convegno, promosso da Mecenate 90 e Forum del terzo settore, dedicato al dibattito sul sistema dei finanziamenti al terzo settore e il rapporto con le fondazioni filantropiche. Per il programma clicca qui

"La partecipazione alla V edizione di Vivaio Sud rappresenta un'occasione importante per la Uisp, e in particolare per il suo ufficio progetti, per tenersi aggiornati e prendere parte al dibattito sulle modalità di finanziamento delle attività del terzo settore, oggi all'ordine del giorno – spiega Salvatore Farina, responsabile politiche terzo settore Uisp - Anche internamente, infatti, l'associazione si sta interrogando sul rischio che la logica dei bandi, che spesso pone le diverse realtà del terzo settore in un'ottica di concorrenza per aggiudicarsi il finanziamento e di rincorsa verso gli obiettivi dell'ente finanziatore più che di implementazione della mission associativa, può comportare in termini di indebolimento della propria capacità di lettura delle dinamiche sociali, di carica innovativa e di risposta ai bisogni delle persone”.

“L'obiettivo delle attività e dei progetti delle associazioni della società civile è quello di innescare processi di trasformazione sociale che siano incisivi, affrontare sfide sociali complesse, in un'ottica di inclusione e non di esclusione – aggiunge Sara Ceci, dell’ufficio progetti Uisp nazionale - L'attenzione quindi a nuove forme di co-programmazione e progettazione partecipata, come prevede anche la riforma del terzo settore, e alle possibilità di sostegno da parte degli enti filantropici è oggi più che mai alta".

Il convegno ha messo in luce argomenti a sostegno di altre modalità, di natura non competitiva ma collaborativa, volte a favorire la progettazione sociale, a partire dall’articolo 55 del Codice del terzo settore che prevede forme di coprogettazione e coprogrammazione in un’ottica di collaborazione e sinergia tra enti di terzo settore ed istituzioni. Anche le fondazioni private sentono la necessità di mettere a punto sistemi nuovi ed efficaci di sostegno delle attività sociali, affiancando ai bandi su progetti, partnership di lungo periodo per infrastrutturare le organizzazioni di terzo settore e per sviluppare le loro capacità tecnologiche, di comunicazione e soprattutto le risorse umane, con un cambio di prospettiva rispetto al passato.

“Viviamo oggi in un momento storico nel quale il fallimento di tutte le classi dirigenti del Paese, a cominciare da quella politica, coinvolge anche il lavoro di quei soggetti intermedi che operano nel sociale - dichiara Mauro Giannelli responsabile della formazione di FQTS - Assistiamo alla perdita di autorevolezza dei mass media, al disprezzo per l’opinione degli esperti, alla polarizzazione e manipolazione delle opinioni, ad un conformismo sociale, sentiamo quindi la necessità di richiamare i valori della Carta Costituzionale che, pur con i suoi settant’anni, risulta pienamente attuale per poter analizzare un presente critico e incerto fatto di disuguaglianze, discriminazioni, populismo, individualismo, postdemocrazia. Crediamo anche che in questo contesto il terzo settore possa essere attore attivo per contribuire ad un immaginario sociale fondato sui valori della partecipazione democratica, della dignità sociale e dell’uguaglianza. Ma c’è bisogno che diventi più consapevole degli strumenti comunicativi e della loro potenza”. (A cura di Elena Fiorani)

Per scaricare il programma delle giornate di FQTS clicca qui 

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