Nazionale

Dai Comitati regionali Uisp la richiesta di sostegno allo sport sociale e di base

I Comitati Regionali Uisp chiedono certezze e uniformità delle regole per tutto il mondo sportivo, per poter affrontare questo difficile momento

 

Proseguono gli appelli dal territorio per chiedere pari dignità e regole certe per lo sport di base. I dirigenti Uisp sono alle prese con l’ultimo Dpcm che impone la chiusura di piscine e palestre, mettendo ko associazioni e società sportive che già da mesi vivono situazioni difficili e che avevano investito in questi ultimi tempi per adeguarsi ai precedenti decreti e poter continuare l’attività in sicurezza.

In Emilia Romagna il presidente regionale del Comitato Uisp, Mauro Rozzi, e quello del Csi, Raffaele Candini, hanno scritto al presidente della Regione Stefano Bonaccini, commentando il nuovo Dpcm e la situazione del mondo sportivo dilettantistico e per tutti. "Nell'ultimo Dpcm - scrivono - sono state introdotte ulteriori limitazioni al mondo dello sport, i cui campionati ed eventi sono sostanzialmente fermi da inizio marzo. Con una possibile ripartenza delle competizioni degli sport di squadra nei primi mesi del 2021 e avendo sposato la linea del rigore, del rispetto delle regole e della responsabilità sociale, i nostri comitati saranno fra i pochi ad aver completato un anno solare intero senza avere fatto attività istituzionale. Non è quindi possibile - visto il fermo attività - dimostrare una responsabilità di questo settore nella ripresa di forza della "seconda ondata" di contagi".

La lettera si chiude con una richiesta: "Le chiederemmo anche di attivarsi nuovamente con il Governo e con i ministri competenti per concordare e potenziare le misure di ristoro previste per il settore sportivo, a partire dalla riapertura dei termini e dei criteri di accesso nonché del rifinanziamento del bando di contributi a fondo perduto per le società sportive, ampliando il novero della platea interessata anche a BAS, EPS, SSD ecc. Le società sportive, prima di chiedere sovvenzioni, aiuti e assistenza chiedono comunque almeno un quadro normativo stabile, chiaro e condiviso: per questo rimaniamo a disposizione, con la collaborazione dei livelli regionali e territoriali, al fine di confrontarci su possibili interventi e misure a favore del settore sportivo, ivi compresi associazioni, società sportive e gestori di impianti". Per leggere la lettera integrale clicca qui

 

 

Uisp Piemonte, insieme ad altri otto Enti di promozione sportiva ha promosso una manifestazione contro l’ultimo Dpcm che si terrà a Torino martedì 3 novembre, a partire dalle 14 in piazza Castello: "Il mondo della promozione sportiva e sociale e della cultura - si legge nel testo che presenta la manifestazone - si è sempre reso disponibile a far rispettare le regole, ma ogni regola deve essere chiara e non interpretabile e prevedere sanzioni. E’ ingiusto chiudere totalmente lo sport che registra il più alto numero di praticanti, soprattutto nelle fasce giovanili, e lasciare aperto, grazie ai larghi margini d'interpretazione del decreto, lo sport di vertice".

Patrizia Alfano, presidente Uisp Piemonte, racconta che molte società avevano intenzione di aderire alla manifestazione del 26 ottobre che poi è sfociata nelle violenze: “Temendo la strumentalizzazione dell’iniziativa abbiamo deciso di organizzarne una nostra - spiega Alfano - con l’impegno a rispettare le norme e a denunciare comportamenti irregolari. Chiederemo al Governo di rivedere il decreto, perchè sta penalizzando gravemente lo sport di base: noi rappresentiamo il numero più grande di praticanti in Italia, o chiudiamo tutti o nessuno, e quello che rimane aperto deve avere regole chiare e certe che valgono per tutti. Lo sport e la cultura non sono il problema, anzi possono essere un’opportunità per fare informazione e formazione anche sulla prevenzione". 

Insoddisfazione per i contenuti del DPCM del 24 ottobre relativi allo sport giunge anche dall'Uisp Puglia: il presidente Fabio Mariani segnala le incongruenze ma ribadisce che va letto con senso di responsabilità e consapevolezza della situazione drammatica che stiamo attraversando. “Il Governatore pugliese chiude le scuole di ogni ordine e grado per arginare il contagio che rischia di andare davvero fuori controllo - dice Mariani - Ma allo stesso tempo assistiamo ad un fiorire mai visto prima di “campionati di interesse nazionale” da parte di alcune Federazioni e di alcuni Enti di promozione sportiva. Fatta la legge, trovato l’inganno, specialmente se la legge è scritta male. È sufficiente iscriversi ad un “campionato di interesse nazionale”, probabilmente deliberato in fretta e furia, stampare un pezzo di carta che ne attesta la partecipazione, ed è così possibile svolgere l’attività sportiva come se il DPCM del 24 ottobre non fosse mai stato scritto. Si vedrà poi se la partecipazione sarà effettiva o solo formale. Eppure, ci sono numerose Associazioni Sportive Dilettantistiche che, con senso di responsabilità, consapevoli dei rischi che corrono i propri soci e le loro famiglie, hanno deciso, non a cuor leggero, di chiudere fino al 24 novembre, con la consapevolezza di aver speso risorse per mettersi in regola con le norme di sicurezza, e con il rischio di perdere quei soci che, incuranti dei rischi, decideranno di cambiare associazione e migrare verso quelle altre che hanno “stampato” il pezzo di carta, e che, pertanto, svolgono l’attività sportiva nella loro sede abituale come se il DPCM del 24 ottobre non fosse mai stato scrittoone in tante associazioni, e non si educa certo al rispetto delle regole, ma si stimola a fare i furbetti a scapito del prossimo”. 

L'Uisp Liguria, con Tiziano Pesce, è intervenuta in numerose trasmissioni televisive regionali e venerdì 30 ottobre parteciperà a "Stelle nello sport" che Primo Canale Tv di Genova trasmetterà in diretta. GUARDA IL VIDEO di Tiziano Pesce su PrimoCanale per parlare del nuovo Dpcm "Troppe incongruenze, sport in ginocchio". ASCOLTA L'AUDIO di RadioInBlu. (Elena Fiorani)

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