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GoAll: con l'Uisp un altro genere di sport è possibile

Diritti Lgbt e sport: giovedì 6 luglio, giornata di apertura dei Mondiali Antirazzisti a Castelfranco Emilia, è stato presentato il progetto GoAll

 

Si è aperta ieri la XXI edizione dei Mondiali Antirazzisti nel parco di Bosco Albergati a Castelfranco Emilia (Mo). Ancora una volta mondiali sono il luogo d’elezione per parlare di diritti, lotta alla violenza e ai pregiudizi e dimostrare che lo sport come momento di vera integrazione è ancora possibile. A questo proposito, nella piazza antirazzista, è stato presentato nel pomeriggio di giovedì 6 luglio GoAll, un progetto delle ragazze di Brigata della pace che, attraverso questa iniziativa, hanno portato sui campi sette squadre internazionali  per sensibilizzare il pubblico al problema dell’omolesbotransfobia.

Alla presentazione hanno partecipato Manuela Claysset, responsabile Uisp per le politiche di genere, che ha ribadito l’impegno della Uisp, Valentina Grazioli, assessore alle politiche giovanili di Castelfranco Emilia, Roberta Li Calzi, consigliere comunale di Bologna, Susanna Zaccaria, assessore alle pari opportunità di Bologna e Elena Toffolo, presidente di Arci lesbica.

“La Uisp – ha detto Claysset -  lavora sui temi di diritti per le donne da sempre ma c’è ancora molto da fare perché lo sport è ancora per uomini e fatto da uomini. Un progetto come questo permette di parlare di formazione ed educazione che deve partire da una rivoluzione del linguaggio”.

“I Mondiali antirazzisti – ha dichiarato Grazioli - riescono a trasformare questa città in un posto migliore. Il progetto GoAll ci porta a riflettere su tematiche importanti di cui bisogna cominciare a parlare sempre di più. È in questa prospettiva che come Comune vogliamo portare i valori dei mondiali nelle scuole perché il cambiamento deve partire dal sistema educativo”.

“Mi trovo qui – ha detto Li calzi - come consigliera della città di Bologna  e come giocatrice. I mondiali sono l’esempio di come lo sport possa essere il veicolo di trasmissione di valori come la condivisione, il rispetto e la fratellanza e la politica dovrebbe imparare questo dallo sport. È un privilegio essere qui, grazie alla Uisp per continuare a sostenere i Mondiali antirazzisti e grazie al progetto GoAll”.

“Questo progetto – ha detto Zaccaria - rispecchia perfettamente ciò di cui mi occupo, diritti LGBTQ e pari opportunità.  Essere riusciti a portare qui sette squadre da paesi diversi è un grande risultato, bisogna continuare a lottare per la tutela di diritti fondamentali che vengono spesso negati“.

“Lo sport – ha concluso Elena Toffolo – ha il potere di aggregare e trasmettere valori positivi. Noi, come Arci lesbica, abbiamo un gruppo sportivo che si chiama Sportivamente Lesbica che sostiene numerose attività. Progetti come questi sono necessari perché bisogna parlare sempre di più di queste tematiche ovunque per combattere l’omolesbotransfobia”.

Gli appuntamenti con i convegni proseguono venerdì 7 luglio, alle 16.30 con la presentazione del progetto nazionale Uisp "SportAntenne: prevenzione, emersione e mediazione per combattere le discriminazioni", promosso insieme ad Unar e sostenuto dal Ministero dell'Interno e dall'Unione Europea. Alle 18.30 sarà la volta di: "Mediterraneo: da mare nostrum a mare chiuso". Spazio alla voce delle ONG che a testa alta rispondono agli attacchi e con senso di responsabilità si fanno carico del soccorso umanitario in mare. Partecipano Stefano Liberti (giornalista della rivista Iternazionale), S. Stilli(AOI), on. F. Fossati, modera M. Romanelli (GVC).

Sabato 8 luglio si parlerá di "Libere/i di giocare – Europa e rifugiati, iniziative, regole e esperienze di inclusione sociale". Lo sport, riconosciuto come strumento straordinario di inclusione e integrazione, spesso frappone ostacoli regolamentari a che rifugiati e richiedenti asilo vivono sulla propria pelle quando il gioco diventa "ufficiale". Esperienze e regole: quali sono le proposte in campo per superare questa situazione? Partecipano: A. Morelli (UNHCR), V. Manco (presidente Uisp), F. Appetiti (AIC), D. Drago (We want to play), modera un rappresentante di FARE. (di Ilaria Cumali, redazione Uisp Emilia Romagna)

 

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