Nazionale

I dati sulla pratica sportiva in Italia presentati da Coni e Istat

Dai numeri dell'indagine emergono ancora troppi sedentari e disparità tra nord e sud del paese. Intervento di A. Cei
 
Alberto Cei, psicologo dello sport, ha postato recentemente nel suo blog un'analisi dei numeri emersi dall’indagine sulla pratica sportiva in Italia presentati da Coni e Istat il 23 febbraio scorso. "I numeri dimostrano purtroppo che i sedentari continuano a essere troppi - scrive Cei - e che la percentuale degli attivi non mostra significativi miglioramenti in tutte le fasce di età rispetto al passato". (per le slide con i dati clicca qui)
Ecco alcuni dati esplicativi: il 25% della popolazione pratica sport in modo continuativo; 39,2% sono i sedentari; nel NordEst è attivo il 30,5% della popolazione nel sud il 17,5% mentre il 52,7% degli abitanti del Sud sono sedentari. Dal 2000 al 2016 la percentuale di praticanti in modo continuativo è aumentata dell’7%, dal 2013 al 2016 l’incremento è del 3%.

"Non si può certo essere soddisfatti di questi dati che continuano a evidenziare un'Italia spaccata in due in termini di pratica sportiva e in cui negli ultimi 18 anni l’incremento è stato veramente ridotto (8%) - prosegue Cei - Questo evidenzia la carenza di politiche nazionali per lo sviluppo di uno stile di vita fisicamente attivo. Lo sport e l’attività fisica continuano a essere considerate come attività del tempo libero e non come fattori primari per lo sviluppo del benessere individuale e sociale. D’altra parte questi dati sono stati presentati senza che le principali organizzazioni sportive abbiano denunciato la loro gravità e l’influenza nefasta che producono sulla salute dei cittadini".

 

 

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