Nazionale

Il Forum: "L'obbligo di regime Iva per le associazioni uccide il volontariato”

L’appello al Governo e al Parlamento della portavoce Claudia Fiaschi: “Cancellate l’art.108 della legge di Bilancio”. Il commento di Gabriele Sepio

 

L’articolo 108 della Legge di Bilancio nella sua formulazione attuale deve essere cancellato, per non mettere a rischio la sopravvivenza di tante associazioni che pur non svolgendo attività commerciale sarebbero assoggettate al regime Iva: è la richiesta ribadita dal Forum nazionale del Terzo settore, che ha incontrato su questo tema il viceministro dell’Economia Antonio Misiani e il sottosegretario al Welfare Stanislao Di Piazza. Rispetto alla procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea il Governo deve difendere le peculiarità e il valore del Terzo settore italiano.

La posizione critica verso l’articolo 108 trova consensi anche nelle Camere, dove sono stati presentati da parte dei gruppi parlamentari diversi emendamenti soppressivi su questa materia. “La nuova norma così com’è – ribadisce Claudia Fiaschi, portavoce del Forum – rischia di dare un colpo devastante a gran parte del mondo del non profit, già duramente provato dalla crisi che la pandemia ha generato, con moltissime attività già oggi a rischio sopravvivenza”.  

Oltre alla questione del regime Iva, il Forum ha portato all’incontro n Misiani e Di Piazza anche l’insieme del quadro fiscale del Terzo settore, che risulta ancora poco chiaro a tre anni dall’approvazione della riforma, e per il quale si chiedono alcune modifiche interpretative della parte fiscale del Dlgs 117/17. “Continuiamo a ritenere necessaria l’attivazione di un tavolo, ormai sempre più urgente, in cui siano presenti i ministeri coinvolti e la rappresentanza del Terzo settore”, afferma Fiaschi, sottolineando che “senza una fiscalità effettivamente premiante tutto l’impianto della riforma è destinato ad andare in crisi”.

È dello stesso avviso anche Gabriele Sepio che sul Sole 24 ore di oggi: "Sarebbe ragionevole - scrive Sepio - in questa fase stralciare la disposizione così come scritta nella Legge di bilancio, per meditare più attentamente una soluzione più coerente con i principi comunitari e in grado di evitare ingiustificati appensatimenti per gli enti non profit".

Il comunicato del Forum terzo settore è stato ripreso anche dal Fatto“Non avremo più partite iva e più commercialista, ma meno enti no profit - dichiara al quotidiano Fiaschi - Le piccole associazioni preferiranno chiudere piuttosto che organizzarsi come un’azienda per regalare il loro tempo alla comunità. Fare volontariato sarebbe ancora più difficile”.

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