Nazionale

Il libro di Astrid per ricominciare dalla Fantasia

Presentiamo un piacevole Vademecum per i Centri Estivi Multisport, prodotto da Uisp Bolzano e realizzato da un'operatrice, guardando a Rodari

 

Gianni Rodari, cent’anni e non sentirli: si apre così il Vademecum prodotto da Uisp Bolzano e realizzato da Astrid Sibilla, una delle tante operatrici Uisp che in questo modo ha voluto mettersi in gioco e “donare” alla sua associazione un contributo di creatività liberatoria, rodariano al cento per cento. “Perché da decenni – si legge in copertina - i libri di Rodari raccontano ogni giorno una realtà sempre attuale, descrivono lucidamente sentimenti veri e nella loro semplicità geniale ci fanno riconoscere”.

Astrid Sibilla, ragazza quarantenne con un passato nel basket di serie A, ha iniziato a frequentare l’Uisp Bolzano giovanissima. Un sentiero che non ha mai lasciato, anche quando per alcuni anni ha deciso di dedicarsi alla sua piccola Karen di otto anni, a cui questo suo lavoro è dedicato, insieme a “tutte le altre bambine e a tutti gli altri bambini”.

Per Astrid la parola “insieme” è la più luminosa, è quella che apre tutte le altre. Syn, dal greco antico, che è stato anche il nome di un fortunato progetto che lei, insieme a molti altri del suo Comitato, hanno portato avanti per anni: un riferimento culturale, un perimetro aperto, con persone di varie età, provenienze e diverso genere, che ha gemmato modi ricchissimi di stare insieme attraverso il gioco e la fantasia. Un progetto che sarebbe piaciuto molto a Rodari e ai suoi Pionieri, che negli anni ’50, inventarono un modo nuovo di vivere la socialità e l’educazione alla libertà. Il libro di Astrid Sibilla ve lo presentiamo subito, eccolo in pdf, messo a disposizione di tutti, da lei e dal suo Comitato Uisp. E anche questo è un atteggiamento molto rodariano, per ricominciare dalla fantasia libera, disinteressata, a testa in giù e il naso all'in sù. E assomiglia molto al Manuale del Pioniere che Rodari scrisse nel 1951 (clicca qui per scaricare il pdf).

Quello di Astrid non lo chiameremo Manuale (glielo abbiamo promesso), per questo usiamo il nome neutro di Vademecum, un libricino da sfogliare e dal quale farsi guidare, una lettura piacevolissima per tutti che parte così: Rodari chi? Rodari perché? E prosegue con itinerari di programmazione, con tematiche, attività e testi di riferimento. Ma anche giochi e illustrazioni, filastrocche e indovinelli. “UispRiparte” c’è scritto su una bella illustrazione che lancia i Centri Estivi Multisport Uisp. Qual è il contesto in cui si inserisce questo lavoro?

“È dal territorio che giungono segnali concreti di ripresa delle attività associative – dice Michele Di Gioia, responsabile nazionale Politiche educative Uisp - Attraverso le proposte dei centri Estivi multisport, l'Uisp delle società sportive e dei Comitati territoriali e regionali, ritorna a vivere i luoghi dello sport incontrando le comunità e ascoltandone i bisogni: a partire dai più piccoli e dalle più piccole, privati per molto tempo degli spazi naturali di gioco, sport e socialità. L'esperienza del Comitato territoriale di Bolzano, che ha messo a disposizione dell'intera associazione la proposta educativa di Astrid Sibilla, ispirata alle favole di Gianni Rodari, indca la strada da seguire per dare nuova energia alla nostra associazione: solidarietà tra i territori e condivisione delle esperienze in quanto buone pratiche, per costituire un patrimonio associativo comune".

Come nasce l’idea di questo Vademecum? “Volevo fare un regalo alla mia associazione, l’Uisp, e attraverso lei arrivare a tutti i bambini” risponde così Astrid Sibilla, insegnante di italiano per stranieri alle Superiori, nella sua città, Bolzano. “Il mio amore per Rodari è cominciato con la lettura della Grammatica della fantasia, che all’inizio non mi diceva molto. Poi ho iniziato a comprendere e a viverlo in quello che facevo. Quando ho visto che l’Uisp dedicava a Rodari questo anno di attività è scattata una molla. Tempo un paio di notti e ho messo a punto il progetto. Poi ho iniziato a giocare con lui e ho pensato a come far tornare a giocare i bambini. Anche la mia Karen è stata molto triste in questi mesi, le mancavano la scuola e gli amici”.

“I Centri Estivi sono la prima esperienza comunitaria - ci dice Astrid - Ora che la scuola è conclusa mi dedico ai Centri Uisp con piacere, anche otto ore al giorno e vedo la loro sofferenza, alla sera, quando devono separarsi. Soprattutto dopo il terribile periodo di isolamento per l’emergenza Coronavirus che abbiamo attraversato. I Centri Estivi sono un’avventura, una comunità nella comunità, in questi giorni rappresentano una vera liberazione di energia, creatività e fantasia. Mi sono fatta guidare da Rodari, dal suo insegnamento e dai suoi libri. Ho un’idea di lui come di un omino gentile (dice proprio così Astrid!), uno che trattava bene i bambini”. (di Ivano Maiorella. Grazie a Gabriella Dalla Lana, presidente Uisp Bolzano, per averci inviato e fatto conoscere il libro di Astrid)

 

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