Nazionale

Il terzo settore al Salone del libro di Torino fino al 22 maggio

In mostra anche ricerche e documenti sul volontariato e una sezione specifica di volumi sulla disabilità e la comunicazione aumentativa
 

 

Il Salone del libro di Torino, in programma fino a lunedì 22 maggio, si apre al terzo settore con il volontariato e i prodotti rivolti a persone con disabilità. "Come farei senza di te” è lo slogan dedicato all’azione dei volontari, silenziosa ma indispensabile in quasi tutti i settori della società. Lo stand dei Centri di servizio per il volontariato (Pad. 1 D6E E59) sarà un “cantiere aperto”, che vuole rappresentare l’azione instancabile e innovativa del volontariato italiano, soprattutto in questa fase caratterizzata dai radicali cambiamenti normativi previsti dalla legge di riforma del terzo settore e dai decreti attuativi approvati in via preliminare pochi giorni fa.

Tra impalcature, tavolati, betoniere, secchi e scale, ospiterà i libri, prodotti multimediali, gli studi e le ricerche promosse dalle organizzazioni di volontariato e dai Centri di servizio per il volontariato di tutta Italia; nel corso della manifestazione saranno anche presentate alcune di queste opere e si svolgeranno dibattiti su temi d’attualità riguardanti il terzo settore e il welfare.
Sarà possibile vedere quello che accade nel “cantiere” dele volontariato anche in televisione; l’emittente torinese Rete7 infatti sarà presente nello stand tutti i giorni e in diretta streaming dalle 12.30 alle 14 e dalle 16.30 alle 19 con interviste a personaggi, volontari e visitatori del Salone.

Tra le esposizioni della trentesima edizione del Salone c’è uno scaffale molto particolare: contiene volumi pieni di simboli, loghi e disegni che fanno parte di un codice ideato negli Stati Uniti a partire dagli anni 50, per semplificare e incrementare le capacità di lettura e scrittura di chi aveva forme di disabilità, come l’autismo, la paralisi cerebrale infantile o anche la dislessia, che potessero creare delle difficoltà in tal senso. Da allora, la “Comunicazione aumentativa o alternativa” si è diffusa moltissimo anche in Europa e nel resto del mondo: tanto che una decina di biblioteche del territorio piemontese si sono riunite in una rete di distribuzione di testi per l’infanzia, “tradotti” secondo questo codice e distribuiti grazie a un progetto della fondazione Paideia, che si chiama “Libri per tutti”.

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