Nazionale

Il tesseramento Alias prende piede sul territorio

In diverse località la stampa locale dà rilievo alla nuova formula proposta dalla Uisp per persone che stanno compiendo il cambio di sesso

 

Il tesseramento Alias promosso dall'Uisp è attivo da gennaio 2018 e consente alle persone trans di tesserarsi anche durante il tortuoso iter del cambiamento di genere, vedendo riconosciuta la propria identità, diversa da quella anagrafica. Anche il settimanale  Vita presenta la "rivoluzione lanciata dalla Uisp che ha promosso una forma di tesseramento che va oltre i pregiudizi e le discriminazioni. Si chiama Alias e da qualche mese permette alle persone che stanno effettuando il cambio di sesso di poter continuare a fare attività motoria senza discriminazioni. Alias è un tesseramento temporaneo che consente al socio di avere accesso alla pratica sportiva e di poter godere di copertura assicurativa". Per leggere l'articolo integrale clicca qui

«Si tratta - racconta a Vita Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti Uisp - di un’azione importante per il riconoscimento delle persone trans nel mondo sportivo, quindi per chi ha avviato il percorso anagrafico anche se non ha terminato tutto l’iter».

Sul territorio i comitati Uisp stanno promuovendo la nuova formula per favorire l'inclusione nelle attività proposte dall'Uisp, tra queste il comitato Uisp di Bergamo: “La nostra associazione è impegnata sul tema dei diritti e siamo felici di poter dare risposte concrete a tutte le persone”, dichiara Milvo Ferrandi, presidente Uisp Bergamo.

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Cresce l’attenzione anche in Trentino Alto Adige, la testata on line Salto ha pubblicato un articolo sul tesseramento Uisp: “Sport inclusivo, senza barriere di nessun tipo, in Alto Adige come in tutto il territorio nazionale. La Uisp, Unione italiana sport per tutti, lancia la campagna nazionale e locale per i diritti e la differenza di genere, contro l’omofobia e la transfobia. L’associazione ha deciso di accogliere e riconoscere le persone transgender anche attraverso il tesseramento che può essere fatto in ogni comitato territoriale Uisp. Anche in provincia di Bolzano quindi”.

 “È sicuramente una prima, importante apertura”, spiega Tomas Perini, presidente Uisp Bolzano che ha affrontato da vicino il caso di una persona di trent’anni di Bolzano che qualche anno fa voleva giocare a calcio. Risultando anagraficamente donna, ma non sentendosi tale, voleva iscriversi al campionato maschile. Ma alla fine è stata impossibilitata a farlo per le regole sportive. “Per regolamento non potevamo tesserarla e quindi non ha potuto giocare - racconta Perini - Sicuramente questo particolare tesseramento apre nuove possibilità e abbatte qualche muro".

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Si parla del tesseramento Alias lanciato dall’Uisp anche ad Arezzo, sul sito Arezzo Notizie: “Un segnale chiaro, inequivocabile, di apertura e riconoscimento nei confronti delle persone transessuali e transgender che, da oggi, potranno avere un documento sportivo dove vengono riportati i dati personali indicati dalla persona come corrispondenti alla propria identità. Così la Uisp Arezzo, in perfetta linea con le direttive nazionali, ha dato il via (da gennaio) al tesseramento Alias che consente alle persone in transito di praticare sport vedendo riconosciuta la propria identità, diversa da quella anagrafica”. “Lo sport sociale, lo sport per tutti non è solo uno slogan teorico – spiega Gino Ciofini, presidente Uisp Arezzo –  consiste nell’offrire cittadinanza sportiva a chi non ce l’ha o è in difficoltà”

Soddisfazione e plauso da parte del comitato Arcigay Arezzo Chimera Arcobaleno che da anni collabora attivamente con Uisp. “Con questo provvedimento – dichiara la presidentessa Veronica Vasarri – la Uisp dimostra di essere realmente inclusiva e attenta alle specificità di tutte le persone, sopperendo alle carenze della legislazione italiana che consente il cambio dei documenti anagrafici per le persone transessuali solo al termine di un lungo e difficoltoso iter medico e giuridico lo sport si dimostra davvero terreno di incontro, educazione e salute”. Per leggere l'articolo integrale clicca qui

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