Nazionale

Prorogati termini riconoscimento discipline ammissibili dal Coni

Manco, Uisp: "Abbiamo ottenuto un risultato importante: la scadenza slitta a fine stagione sportiva". Serve riforma complessiva del sistema

"Siamo riusciti ad ottenere un risultato importante: la proroga della scadenza del termine entro cui bisognerà procedere all’adeguamento del sistema informatico relativamente alle discipline sportive ammissibili nel registro del Coni  - annuncia Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp -  dal 1° marzo 2017, come previsto dalla delibera del 20 dicembre 2016, la data slitta fino al termine della stagione sportiva in corso".

"La Uisp si è spesa fin dall’inizio per riformare il Regolamento degli Eps, portando avanti con coerenza una scelta etica circa la trasparenza e la tracciabilità dei dati del tesseramento e delle proprie attività - prosegue Manco - Al Consiglio nazionale del Coni che si è tenuto ieri, abbiamo detto che c’è ancora del lavoro da fare. Sia per superare la percentuale di autocertificazione che è ancora rimasta, sia per migliorare il sistema per permettere la lettura dei dati relativi alla consistenza ed alle attività sportive e formative organizzate dagli Eps a tutti i livelli, al fine di permettere a tutti una verifica incrociata".

"Resta per la Uisp un forte punto di preoccupazione che emerge dall’elenco delle 384 discipline contenute nella delibera - prosegue Manco -  Ovvero l’esclusione di attività sportive il cui valore sociale e culturale è riconosciuto in altre sedi, alcune delle quali anche di livello internazionale. E’ la solita anomalia italiana che rimette al centro il vero tema: il sistema della governance complessiva delle politiche sportive nel nostro Paese. Il Coni risponde, a questo è chiamato, sulla base delle proprie regole e identifica lo sport sulla base dei regolamenti del Cio, delle Federazioni e delle Discipline sportive associate. La contraddizione nasce nel momento in cui Governo, Parlamento e sistema sportivo, pur riconoscendo alla pratica sportiva i valori di educazione, salute, inclusione sociale, integrazione interculturale, convivenza civile, fratellanza, rigenerazione urbana e cittadinanza attiva,  le nega nei fatti riscontri e scelte normative conseguenti".

"La Uisp non è interessata alle contrapposizioni sterili, siamo pronti piuttosto a rilanciare alleanze, confronti, dibattiti che impegnino il Governo ad assumere un indirizzo che porti ad una riforma complessiva del sistema - conclude Manco - Il Ministro Lotti ha parlato di un tavolo largo e plurale nella sua audizione al Senato poco tempo fa. La Uisp è pronta a fare la propria parte in un rapporto sussidiario affinché gli strumenti normativi, fiscali  e di governance complessiva delle politiche sportive siano a tutela e a sostegno delle numerosissime società sportive che ogni giorno offrono occasioni di cittadinanza e che rappresentano una parte consistente del sistema di coesione sociale del nostro Paese. Il nostro impegno, già da queste ore, continua ad andare in questa direzione".     

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