Nazionale

Incontro nazionale Uisp a Roma sul gioco d'azzardo

Il 22 aprile Uisp ha organizzato un incontro nazionale per condividere le linee guida delle azioni sul territorio

Mercoledì 22 aprile si è tenuto a Roma il primo incontro nazionale Uisp sul tema del gioco d'azzardo. "Un'occasione importante di confronto e scambio - dice Fabrizio De Meo, responsabile politiche sociali, educative e giovanili Uisp - perchè abbiamo potuto condividere con i territori una serie di aspetti, relativi ad esempio al quadro normativo attuale: c'è stato ampio consenso nel criticare le recenti proposte del Governo, contenute nell'ultima bozza del decreto fiscale. La proposta di legge avanzata dal Coordinamento Mettiamoci in gioco, infatti, con i suoi 14 punti era molto più avanzata". 

Quali sono gli elementi più problematici del decreto?
"I punti critici sono vari: la nuova legge impedisce agli enti locali di dotarsi di regolamenti propri per limitare il fenomeno e questo è un problema. I comuni avevano già messo in piedi una serie di buone azioni che ora rischiano di scomparire o non avere esito. Inoltre, non viene affrontato il fenomeno dellenuove dipendenze, come il gioco on line, che riguarda molto la fascia di popolazione giovanile, e resta deregolamentato. Per quanto riguarda la pubblicità si poteva arrivare ad eliminarla del tutto, pur non essendo la cura definitiva, invece c'è un passo indietro anche su questo". C'è stato poi un confronto relativo a quello che l'Uisp organizza, da sola o con altre realtà, sul territorio. Tutti hanno testimoniato la volontà di impegnarsi ma anche forte consapevolezza rispetto alle problematiche affrontate". 

Quali altri argomenti avete toccato nel seminario?
"A Roma abbiamo anche potuto condividere i nostri riferimenti politico-culturali sul tema - continua De Meo - l'Uisp ha scelto di non rimanere schiacciata dal proibizionismo e dal legalitarismo a tutti i costi. L'Uisp contrasta il fenomeno del gioco d'azzardo perchè è rappresentativo di un modello sociale insostenibile, che contrasta con i nostri valori di giustizia sociale. Anche ciò che attualmente viene concesso per legge provoca devastazione sociale, ed è un'insidia per le fasce più deboli. Il tema è più ampio, si tratta di cambiare gli stili di vita e il modo di stare insieme nelle città, non si può ridurre tutto a una battaglia legislativa, c'è un lavoro che va fatto con la cittadinanza e nei quartieri". 

"La riflessione di Roma è stata prettamente orientata al futuro, vogliamo costruire delle linee guida su cui orientarci per affrontare una battaglia complessa. È un lavoro che passa dalla scuola e arriva alle città: è necessario attivare la cittadinanza, costruire spazi di socialità e presidi di aggregazione. Le nostre azioni servono a costruire alternative accessibili a tutti, anche alle categorie svantaggiate e indifese. Abbiamo deciso di creare reti, anche sul territorio, che facciano fronte comune e intreccino relazioni istituzionali, in particolare con le regioni, che sono l'ente di riferimento per la salute di comunità che vogliamo promuovere attraverso la creazione di stili di vita alternativi".

Come procede l'attività del Coordinamento nazionale Mettiamoci in gioco?
"Con il Coordinamento continueremo a fare pressione e a proporre iniziative per la sensibilizzazione della cittadinanza. Stiamo organizzando insieme un appuntamento nazionale che si terrà il 24 giugno a Ostia, vicino Roma: una giornata del gioco, inteso come aggregazione, socialità, acquisizione di competenze. L'evento si terrà nello spazio "Spiaggia libera", che Uisp e Libera gestiscono insieme nella località del litorale romano. Sarà una festa per grandi e bambini che andrà avanti tutto il giorno in spiaggia, uno spazio e una scelta che riguardano la gestione del bene pubblico in generale".

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