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Intersettorialità e collaborazione: da Orvieto un metodo di lavoro

Il workshop Uisp "Stili di vita & salute" del 21 ottobre scorso, ha aperto nuovi canali di comunicazione tra Uisp e istituzioni
"Dobbiamo puntare sull'intersettorialità per ottenere capillarità sul territorio. Rendere facili le scelte salutari per raggiungere più cittadini possibili". In queste parole di Marco Cristofori, responsabile prevenzione Asl Umbria 2, è racchiusa l'evidente utilità di una manifestazione come"Guadagnare salute", svoltasi ad Orvieto nei giorni 22 e 23 ottobre, e aperta dal workshop Uisp del 21 dedicato agli stili di vita attivi. Tre giorni intensi che hanno dimostrato l'imprescindibilità del coinvolgimento Uisp nelle politiche di promozione della salute, ormai accreditate nelle scelte di sanità pubblica. 

"E' fondamentale per questo cambiare lo stile di vita del singolo – ha precisato, davanti al partecipato stand Uisp, Maria Donata Giaimo, dirigente prevenzione Regione Umbria - Vivere bene vuol dire vivere più a lungo e vivere meglio. Per ottenere questo le istituzioni devono avere un ruolo di governance, di coordinamento, ma poi le associazioni ci devono aiutare con i loro progetti". "Prima pensavamo che per promuovere la salute fossero sufficienti le attività sanitarie – aggiunge Giovanni Santoro, responsabile sanità pubblica Regione Umbria – solo l'intervento di altri soggetti ci assicura davvero di raggiungere la gente per influire sulle sue scelte".

Perfettamente in linea anche l'intervento di Daniela Galeone dell'ufficio segretariato del ministero della Salute, messa di fronte ai numerosi progetti Uisp portati in rappresentanza ad Orvieto: "E' questo che chiediamo: alleanze e interscambio focalizzati sul cittadino. La disponibilità dell'Uisp è un grande esempio". E sul concetto di rete e di imparare gli uni dagli altri si è svolto anche un parallelo lavoro di condivisione interno proprio all'Uisp, con il passaggio di consegne da Trento, sede del primo workshop sugli stili di vita attivi lo scorso giugno, ad Orvieto.
"Da Trento è emerso un bagaglio culturale importante – ha detto Tommaso Iori, presidente Uisp Trento – essere qui oggi vuol dire però non fermarsi e non essere autoreferenziali".
"Questa esperienza ci farà crescere moltissimo – concorda Stefano Rumori, presidente Uisp Umbria – faremo tesoro dei tantissimi contatti che abbiamo raccolto per migliorarci sempre di più", e, aggiunge Federica Bartolini, presidente Uisp Orvieto, "essere sempre più partecipi di questi processi". (di Elisa Bani, redazione Uisp Pisa)

 

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