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“Italia vietata ai minori”. Presentato l’Atlante di Save the children

"Atlante dell’infanzia a rischio”: negli ultimi dieci anni è triplicato il numero dei minori in povertà assoluta, oggi sono oltre 1,2 milioni. Parla Michele Di Gioia

 

Negli ultimi dieci anni il numero dei minori che vivono in povertà assoluta, senza i beni indispensabili per condurre una vita accettabile, è più che triplicato, passando dal 3,7% del 2008 al 12,5% del 2018: oggi sono oltre 1,2 milioni. Un record negativo che ha visto un netto peggioramento negli anni più duri della crisi economica, tra il 2011 e il 2014, in cui il tasso di minori in condizioni di povertà è passato dal 5 al 10%, trasformando un fenomeno circoscritto in una vera e propria emergenza. Solo nel 2018, ben 453.000 bambini di età inferiore ai 15 anni hanno dovuto beneficiare di pacchi alimentari. La povertà dei minori si riflette anche sulle difficili condizioni abitative in cui molti di loro sono costretti: in un paese in cui circa 2 milioni di appartamenti rimangono sfitti e inutilizzati, negli anni della crisi il 14% dei minori ha patito condizioni di grave disagio abitativo. La povertà economica è spesso correlata alla povertà educativa, due fenomeni che si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione. Nel nostro paese 1 giovane su 7 ha abbandonato precocemente gli studi, quasi la metà dei bambini e adolescenti non ha letto un libro extrascolastico in un anno, circa 1 su 5 non fa sport.

GUARDA IL VIDEO sui dati dell’Atlante

Questi alcuni tra i dati messi in luce dal X Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children, presentato in contemporanea in dieci città italiane (Roma, Milano, Torino, Udine, Ancona, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Catania e Sassari), lunedì 21 ottobre. La pubblicazione, a cura di Giulio Cederna e dal titolo evocativo “Il tempo dei bambini”, fa il bilancio della condizione dei bambini e adolescenti in Italia negli ultimi dieci anni e viene presentata in occasione della nuova edizione della campagna “Illuminiamo il futuro” per il contrasto alla povertà educativa. Per scaricare l’Atlante dell’infanzia a rischio 2019 clicca qui

“Dall’Atlante emerge subito il dato in crescita relativo alla povertà assoluta – commenta Michele Di Gioia, responsabile politiche educative Uisp – che ci da anche il quadro della situazione attuale del Paese, in cui una fascia di popolazione è sempre più in difficoltà. Anche relativamente all’istruzione i dati non sono incoraggianti, per i numeri dell’abbandono scolastico, l’assenza di percorsi continuativi e stabili nell’educazione e le cattive condizioni delle strutture scolastiche. Tutti questi indicatori, inoltre, confermano differenze notevoli fra nord e sud del Paese, con regioni del sud come Calabria, Sicilia e Sardegna in cui il tasso di dispersione scolastica supera il 20%, rispecchiando grandi disparità sulla spesa sociale. Purtroppo anche in merito allo sport emergono problematiche: un ragazzo su 5 tra i 6 e i 16 anni non fa sport e solo il 15% svolge qualche attività fisica. Qualche dato positivo arriva, però, dai numeri della sedentarietà: dal 2008 al 2018 si è passati dal 21,8 al 17,9%”. 

L’Uisp ha preso parte alle presentazioni dell’Atlante ad Udine, Sassari ed Oristano. Maria Pina Casula, presidente regionale Uisp Sardegna, ha partecipato alla presentazione in Sardegna per raccontare il lavoro fatto dal Comitato di Sassari con i progetti Punto Luce, Spazio Mamme, Fiocchi in ospedale e Futuro Prossimo, realizzati grazie alla partnership consolidata con Save the children. Elena Debetto, presidente Uisp Friuli Venezia Giulia, è intervenuta alla presentazione di Udine, occasione per lanciare l’imminente apertura del primo Punto Luce in Friuli Venezia Giulia, dopo tre anni di sperimentazione che ha visto l’Uisp regionale capofila del Punto Luce in Rete di Udine. “Ri-Giochiamo insieme” è, invece, il titolo dell'iniziativa di Oristano che si è tenuta martedì 22 ottobre al Parco Brigata Sassari in Via Solferino 18. In questa  "Italia vietata ai minori" il comitato di Oristano ha scelto di dare il suo contributo concreto al contrasto della povertà educativa, facendo rivivere uno dei suoi luoghi simbolici.  

Save the children rilancia in questa occasione la campagna “Illuminiamo il futuro” per il contrasto alla povertà educativa, ormai giunta al suo sesto anno, chiedendo, attraverso una petizione on line, il recupero di tanti spazi pubblici oggi abbandonati e in stato di degrado da destinare ad attività extrascolastiche gratuite per i bambini e scuole sicure per tutti. La mobilitazione, accompagnata sui social dall’hashtag #italiavietatAiminori, è associata a 16 luoghi simbolici vietati ai minori in Italia, individuati con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui tanti spazi pubblici, da nord a sud, inaccessibili ai minori nel nostro Paese. Una campagna che riprende la richiesta già lanciata lo scorso anno e che ha portato all’inizio di un percorso di recupero di alcuni dei 10 luoghi segnalati nella precedente edizione, a cui quest’anno se ne aggiungono altri sei.

“Condividiamo la campagna di Save the children per il recupero ed il riutilizzo degli spazi pubblici – continua Di Gioia – questa iniziativa è in linea con l’approccio Uisp messo in pratica con il progetto nazionale Open space. Gli spazi restituiti alla cittadinanza possono rivivere anche grazie alle proposte di attività sperimentate dall’Uisp in vari territori, attività non strutturate, informali, per intercettare i giovani che non praticano sport e incrociando anche le loro altre passioni, come la musica e l’arte. L’ambito della formazione e delle attività extrascolastiche può essere incrementato attraverso il recupero degli spazi e le attività sportive, settore in cui la nostra associazione può dare il su contributo”.

Lo sport come bene comune è stato anche al centro del seminario organizzato dall’Uisp a Trento in occasione del Festival dello sport. Per approfondire leggi l’intervista a Tommaso Iori, responsabile Politiche per l’impiantistica e i beni comuni Uisp.

A partire dal 21 ottobre è prevista una settimana di mobilitazione, con centinaia di eventi e iniziative in tutto il Paese, da nord a sud, realizzate a cura di tante realtà locali, associazioni, scuole, enti e istituzioni culturali che anche quest’anno hanno scelto di essere al fianco di Save the Children per sensibilizzare e informare sul tema del contrasto alla povertà educativa che colpisce bambini e ragazzi e sull’importanza di attivare comunità educanti. (A cura di Elena Fiorani. Fonte: Ufficio stampa Save the children)

Per leggere il comunicato integrale di save the children sulla X edizione dell'Atlante dell'infanzia a rischio clicca qui

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