Il 3 giugno ricorre la Giornata mondiale della bicicletta, istituita nel 2018 dall'Onu: si sono espressi a favore tutti i 193 Stati membri, invitando gli stessi e tutti i più importanti attori nella vita della società a celebrare e promuovere la consapevolezza della Giornata mondiale della bicicletta.
In questa fase di ripresa la bicicletta è stata posta anche al centro del “Decreto Rilancio": infatti, tra i tanti provvedimenti di rilancio per la fase 2, ci sono anche misure in favore dell’ambiente che sono contenute nel Capo VII, in particolare vogliamo prendere in esame le misure a favore della mobilità e dell’acquisto di una bici, materia per noi importante, contenute nell’articolo 229.
Abbiamo già parlato della necessità di ripensare la mobilità, ed i trasporti sono un tema fondamentale per mantenere il distanziamento. Per evitare l’alto numero di spostamenti in auto che vengono effettuati entro la fascia dei 5 chilometri si va verso l’incentivazione dell’uso della bicicletta e della mobilità dolce in generale.
Il cosiddetto “Decreto Rilancio”, stanziando 120 milioni di euro per agevolare la nuova mobilità, ha previsto un "buono mobilità". Questo dovrebbe coprire il 60% della spesa sostenuta per l’acquisto (come specificato nel decreto) di biciclette, anche a pedalata assistita, nonchè di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, fino ad un valore massimo di 500 euro. Il bonus è retroattivo e valido anche per gli acquisti avvenuti a partire dal 4 maggio scorso e varrà fino al 31 dicembre 2020. Il buono mobilità è personale e può essere richiesto per una sola volta
Possono usufruire del bonus mobilità tutti i cittadini maggiorenni residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti, anche quelli dei capoluoghi di Regione, delle Città metropolitane e dei capoluoghi di Provincia. Quindi appare chiaro che occorre essere residenti, questo non gioca a favore dei pendolari. Restano da vedere iniziative regionali che stanno partendo per integrare questa azione.
Per ottenere il contributo è necessario conservare il documento giustificativo di spesa, insomma la fattura, dopodiché serve necessariamente disporre di un identità digitale Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere all’applicazione web che è in via di predisposizione da parte del ministero dell’Ambiente e si otterrà il rimborso con i limiti sopra indicati. Il buono mobilità potrà essere utilizzato anche attraverso una sorta di buono spesa "digitale": in sostanza, accedendo sempre con l'dentità digitale, si potrà generare direttamente un buono spesa tramite l’applicazione web. Occorrerà indicare sulla piattaforma il mezzo che si desidera acquistare, quindi il relativo costo, e verrà generato il buono spesa elettronico da consegnare al venditore, il quale a sua volta dovrà poi accedere alla procedura per il rimborso.
Pare lecito pensare che questi procedimenti non siano di semplice esecuzione: intanto serve obbligatoriamente disporre dell'identità digitale poi resta da verificare con quante complicazioni, eventuali controlli incrociati acquirente/venditore e con quale celerità, il rimborso oppure il buono spesa saranno disponibili. Qualche chiarimento lo ha pubblicato lo stesso ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a questa pagina.