Nazionale

L'esperienza di un impianto Uisp ecosostenibile

A Salisano (Ri) elettricità e riscaldamento dell'acqua sono "verdi". Parla S. Barbadoro. Il bilancio della campagna di S. Cannavò

Domenica 25 novembre si è conclusa la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. L’Uisp ha aderito alla campagna coinvolgendo quindici impianti sportivi sparsi sul territorio nazionale nella promozione di alcune semplici regole per ridurre la produzione di rifiuti e provare a calcolare l’impatto ambientale quando si fa sport. A Salisano (Ri), in particolare, la campagna ha trovato terreno fertile, essendo uno dei pochi impianti verdi del nostro Paese. “Abbiamo aderito alla settimana per la riduzione dei rifiuti cercando di sollecitare i partecipanti alle nostre attività su tre temi: impiantistica sportiva, il corpo come elemento fondamentale per ridurre la produzione di rifiuti e l’uso di alcune macchine che possono produrre corrente elettrica”, spiega Sergio Barbadoro, settore ambiente Uisp e presidente della Società sportiva Sherwood, che gestisce l’impianto. “L’impianto è ecosostenibile perché la corrente elettrica e il riscaldamento dell’acqua vengono realizzati attraverso cogenerazione. In pratica, il combustibile utilizzato è un olio prodotto dai semi di girasole o altri semi ad alto potere calorifero. Per quanto riguarda le attività abbiamo puntato sull’importanza del corpo come primo elemento da valorizzare per ridurre la produzione di rifiuti. Ad esempio per la sua attività motoria può non utilizzare l’impianto sportivo, quindi ridurre l’impatto sul territorio, e se ben valorizzato può servire per gli spostamenti, che sono la prima causa di inquinamento ambientale”. 
Sabato 23 novembre l’ufficio stampa Uisp nazionale è stato a Salisano per documentare la gestione dell’impianto sportivo e illustrare le caratteristiche che lo rendono eco-sostenibile. (Clicca qui per vedere il servizio - VIDEO)
“La scelta della sostenibilità nasce soprattutto per l’approvvigionamento energetico - continua Barbadoro - gli impianti, in particolare le piscine, sono energivori, necessitano di tantissima energia, quindi passare al fotovoltaico e alla cogenerazione vuol dire dare un segnale tangibile di possibilità di gestione di impianti che altrimenti sarebbero abbandonati. È una scelta ambientale ma anche pratica, rende possibile la fruibilità al territorio di impianti che altrimenti non potrebbero sussistere”.
“Un’altra prospettiva che promuoviamo si riallaccia al corpo come produttore di energia - conclude Sergio Barbadoro - Nella sala spinning mettiamo in pratica le potenzialità del corpo umano come motore: si può produrre corrente elettrica con il movimento legato all’attività fisica fatta per il benessere personale. Alle mountain bike sono stati applicati dei semplici alternatori, come accade con le dinamo delle biciclette, che con il movimento della ruota generano corrente elettrica, da immettere direttamente in rete. Inoltre, premiamo gli spostamenti collettivi: chi viene in gruppo con la macchina viene incentivato con la riduzione del costo della quota mensile”.

Ascolta il bilancio della settimana per la riduzione dei rifiuti di Santino Cannavò, responsabile ambiente Uisp, nell'edizione di lunedì 26 novembre del Giornale Radio Sociale.

Nella foto: la piscina dell'impianto di Salisano

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