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L’Europa in cui crediamo: sostenibile, equa e solidale

"Per un’Europa diversa, più vicina alle persone e maggiormente orientata ad assegnare ai corpi intermedi un ruolo decisivo". L'intervento di Vincenzo Manco, presidente Uisp

 

“Nel manifesto “L’Europa in cui crediamo: sostenibile, equa e solidale”, presentato a Roma dal Forum del terzo settore, c’è anche il contributo Uisp con le richieste per un Europa più attenta alle politiche di welfare - dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp - capace di investire di più, tenendo in considerazione il peso e la presenza dell’economia sociale e civile, rappresentata dai corpi intermedi italiani ed europei. Nel manifesto c’è un riferimento specifico allo sport sociale ed educativo per una nuova generazione di giovani, e non solo, che attraverso la pratica sportiva e l’educazione fisica possa promuovere più coesione sociale, inclusione, solidarietà".

"L’Uisp ha voluto dare il proprio apporto a questo manifesto - continua Manco - perché l’Europa del futuro sappia rilanciare i valori nati dagli ideali di Altiero Spinelli ma, allo stesso tempo, sappia immaginare un’Europa del futuro capace di investire in economia sociale, per un nuovo modello di sviluppo sostenibile con maggiore equità, giustizia sociale, benessere per tutte e per tutti. Come Uisp promuoviamo la massima partecipazione al voto del 26 maggio: senza un protagonismo pieno di tutti i cittadini non potrà esserci un’Europa diversa, più vicina alle persone e maggiormente orientata ad assegnare ai corpi intermedi un ruolo decisivo in termini di partecipazione e di democrazia”.

GUARDA IL VIDEO con le dichiarazioni di Manco

Il manifesto “L’Europa in cui crediamo: sostenibile, equa e solidale” è stato presentato a Roma nel corso di un incontro pubblico che si è tenuto giovedì 16 maggio. Nel punto 1 del manifesto, "Il pilastro sociale, rafforzare la dimensione sociale dell’Unione europea, c’è un capitolo specifico dedicato allo sport: “Sempre nel contesto del Pilastro Sociale Europeo, segnaliamo: è necessario un sostegno alle politiche culturali e sportive per favorire la crescita di generazioni di giovani abituate al dialogo grazie a strumenti che siano adeguati alla dimensione giovanile. Gli scambi culturali a partire dall’Erasmus, il volontariato europeo, gli eventi sportivi dilettantistici ed interculturali, favoriscono la crescita di una mentalità europea”.

Il Manifesto del Forum terzo settore è stato presentato, insieme a Concord Italia, nell’ambito di un incontro tra la società civile e i candidati al prossimo Parlamento Europeo: nove punti per chiedere impegni precisi per costruire un’Europa sostenibile, equa e solidale, guidata dai valori della libertà, dei diritti e della solidarietà. “In un’Europa attraversata da una profonda crisi vogliamo ribadire il ruolo del terzo settore come attore protagonista della coesione sociale e dello sviluppo sostenibile – ha detto la portavoce del Forum del terzo settore, Claudia Fiaschi - L’impianto europeo è sicuramente da migliorare e rafforzare ma siamo convinti che l’Europa sia soprattutto una opportunità per costruire un modello di sviluppo economico e sociale a vantaggio di tutti i cittadini che ne fanno parte. È necessario rimettere al centro l’Agenda 2030 con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), il consolidamento del Pilastro europeo dei diritti sociali e gli accordi di Parigi sulla lotta al cambiamento climatico per costruire pace e prosperità per le persone del pianeta”.

“Non va mai dimenticato – spiega Francesco Petrelli portavoce di Concord Italia – che l’Europa l’abbiamo creata dopo gli orrori di una guerra tremenda, realizzando uno spazio governato dai valori della libertà, della solidarietà e della coesione sociale. Il tema dello sviluppo sostenibile è un punto fondamentale per cui passa il rilancio dell’Europa in cui crediamo. L’adozione di piani nazionali in forma vincolante che realizzino i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 è la prima richiesta che facciamo al nostro governo e ai governi di tutti i paesi dell’Unione e alla prossima Commissione che si insedierà dopo il voto del 26 maggio”.

È quindi partendo da queste base ideali che per il terzo settore va ridisegnato il destino comune dei popoli europei. Alle rinnovate istituzioni europee il Forum terzo settore e Concord Italia hanno posto alcune richieste fondamentali: dal superamento delle politiche centrate sul dogma dell’austerità fiscale per dare spazio a programmi di rilancio dell’economia centrati su priorità sociali, alla battaglia contro la povertà e le disuguaglianze, per garantire le pari opportunità di occupazione a tutti i cittadini e le cittadine europee.  “Il nuovo Parlamento europeo – ha concluso Fiaschi – dovrà adottare un'agenda impegnativa per i Governi degli stati membri per l’attuazione della strategia Europa 2030”.

All’incontro hanno partecipato: Daniela Rondinelli, Movimento 5 Stelle; Roberto Gualtieri, PD-Siamo Europei; Maria Teresa Bellucci, Fratelli d’Italia; Costanza Hermanin De Reichenfeld, +Europa; Nicoletta Dentico, Europa Verde; Stefano Ciccone e Giulia Pezzella, La Sinistra. L’evento del Forum Terzo Settore e Concord Italia è inserito nell’ambito della terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). (Fonti: Uisp e Ufficio stampa Forum terzo settore)

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