Nazionale

L'impegno Uisp contro la povertà educativa al fianco di Save the children

Dai dati del X Atlante dell'infanzia a rischio emergono numeri emergenziali. Anche lo sport sociale scende in campo. Gli interventi di E. Debetto e M. Casula

 

Lunedì 21 ottobre si è svolta, in contemporanea in dieci città italiane (Roma, Milano, Torino, Udine, Ancona, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Catania e Sassari), la presentazione dell’Atlante dell'infanzia a rischio 2019, redatto da Save the children. Dai dati emerge che negli ultimi dieci anni il numero dei minori che vivono in povertà assoluta, senza i beni indispensabili per condurre una vita accettabile, è più che triplicato, passando dal 3,7% del 2008 al 12,5% del 2018: oggi sono oltre 1,2 milioni, trasformando un fenomeno circoscritto in una vera e propria emergenza.

L’Uisp ha preso parte alle presentazioni di Udine e Sassari: nel capoluogo friulano era presente Elena Debetto, presidente del comitato regionale Uisp. “La X edizione dell’Atlante ci consegna una riflessione importante sul futuro dei minori del nostro Paese con dati che pesano come macigni – ha detto Debetto nel suo intervento - I dati riferiti al Friuli Venezia Giulia sono un po' meno pesanti ma questo non vuol dire che la nostra Regione non stia affondando come tutte le altre. Essere i migliori tra i peggiori non ci porterà molto lontano. Questa è una riflessione che spesso come Uisp regionale ci siamo trovati a fare anche per i dati riguardanti la sola pratica sportiva che ci indicano come una Regione virtuosa in Italia, ma con dati comunque insufficienti rispetto alle linee dell'OMS e ridicoli rispetto alla maggior parte degli stati europei”.

"Le aree affrontate nell'Atlante sono quelle su cui si focalizza l'attenzione anche di un Ente come il nostro - ha proseguito Debetto - che non si limita alla declinazione della pratica motoria in ambito disciplinare ma che interseca il diritto al movimento con le tematiche ambientali, alimentari, di mobilità sostenibile, di integrazione e interazione sociale. Questo è il motivo per cui l'Uisp si è fatta trovare pronta quando Save the children ci ha chiesto di affiancarla a contrastare la deriva educativa che investe la nostra epoca sia in ambito nazionale, sia in quello regionale. L'esperienza del “Punto Luce in rete” a Udine è frutto di un'intuizione semplice e contemporaneamente rivoluzionaria dell'amministrazione di quel momento: il territorio che mette in atto processi di auto-aiuto. Il coinvolgimento di un'associazione giovane, sia per l'età anagrafica dei suoi soci sia per gli anni di esperienza, e rappresentata quasi completamente da abitanti del quartiere è la chiave del successo di questa sperimentazione. Un altro elemento di svolta è stato inserire l'esperienza nell'ambiente scolastico: vuol dire sostenere e coordinarsi, nelle azioni e nei percorsi, con la più grossa agenzia educativa. Finalmente è stata superata la retorica della rete in favore di una più efficace dinamica di comunità. La rete ha nodi che tendono verso altri nodi: un insieme di individualità che si incontrano solo quando gli obiettivi coincidono. La comunità, invece, è fatta di individui che perseguono lo stesso obiettivo percorrendo la stessa strada: non è un incontro di intenti, è una volontà condivisa”.

“Oggi siamo qui insieme e nuovamente dobbiamo ringraziare un'amministrazione lungimirante che, in assoluta controtendenza, ha creduto nelle idee al netto della loro provenienza. Non era scontato - è stata la conclusione  di Elena Debetto - Oggi siamo insieme a festeggiare non l'obiettivo raggiunto ma il consolidamento di un presidio contro il depauperamento del tessuto sociale. La creazione di un porto sicuro per l'infanzia da cui partire per un futuro più luminoso”.

A Sassari è intervenuta Maria Pina Casula, presidente Uisp Sardegna, che ha ricostruito la collaborazione tra l’associazione dello sportpertutti e Save the children, valorizzandone gli aspetti qualificanti. “La partnership tra Uisp Sassari e Save the children è nata circa 10 anni fa, con la campagna “Pronti, partenza, via!” – ha detto Casula - e si sono consolidati negli ultimi cinque anni con l’avvio del Punto luce, che si è dimostrato un vero fiore all’occhiello del territorio sassarese. La collaborazione è cresciuta ulteriormente grazie all’attivazione del progetto “Futuro prossimo”, finanziato dall’impresa sociale Con i bambini, e rivolto alla fascia d’età 11-17. L’esperienza del Punto luce ci ha fornito l’occasione di lavorare con le famiglie, grazie alle iniziative Spazio Mamme e Fiocchi in ospedale: si è trattato di un intervento sfidante per la nostra associazione, che però ha dato grandi risultati. L’Uisp si è posta come collegamento tra le famiglie e le istituzioni, scuola e Comune, con cui le famiglie in difficoltà hanno meno capacità di confrontarsi. Inoltre, la gestione condivisa del Punto luce, tra Uisp, Save the children e Comune, ha messo in campo una vera sinergia tra soggetti con background diversi: tutti hanno lavorato insieme con obiettivi chiari e condivisi, e ognuno con le proprie responsabilità”. 

L'Uisp è stata presente anche alla presentazione di Genova, dove dall’avvio della campagna Illuminiamo il futuro, nel maggio 2014, il comitato territoriale Uisp gestisce un Punto Luce nel quartiere di Sestri Ponente presso il Circolo Filippo Merlino. Si tratta di spazi ad alta densità educativa, che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni. (A cura di Elena Fiorani)

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