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L'Uisp a Milano per la conclusione del Grande viaggio insieme Conad

Venerdì 1 dicembre Conad ha ospitato i protagonisti del percorso di ascolto compiuto nei mesi scorsi nelle città italiane

 

C’è un’Italia che va oltre le statistiche e le facili schematizzazioni. È l’Italia “post crisi” che tanti imprenditori, associazioni e rappresentanti del terzo settore stanno costruendo pezzo dopo pezzo, lavorando per la rinascita dei territori in un’ottica di sostenibilità e di coesione sociale, fornendo un importante contributo alla crescita e al benessere delle comunità di riferimento.

Alcune testimonianze sono state ascoltate venerdì 1 dicembre a Milano, all’evento "Tessiture sociali - La comunità, l’impresa, il mutualismo, la solidarietà" organizzato da Conad alla Fabbrica del vapore con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con l’istituto di ricerca Aaster, ed a cui ha preso parte anche l'Uisp. Storie che danno la misura di quanto esista un’Italia che lavora, e scommette su se stessa, per lasciarsi alle spalle la crisi, ponendo la relazione con la persona al centro della propria attività, sia essa imprenditoriale, professionale o di volontariato.

L’incontro arriva a chiusura di un percorso intrapreso da Conad tre anni fa, un viaggio itinerante nell’Italia dei mille campanili per intercettare le spinte di rinnovamento che si muovono nella società italiana in questi tempi di profondi mutamenti economici e sociali e di cui l’Uisp è stato partner. Il Grande Viaggio Insieme Conad, “gran tour” tra le piazze del Bel Paese, è partito nel 2015 e ha chiuso l’edizione 2017 lo scorso settembre. Nell’ultimo anno si è arricchito di un momento di approfondimento e analisi, una serie di incontri/dibattiti durante i quali il gruppo della distribuzione si è confrontato con 140 attori locali tra sindaci, imprenditori, professionisti, rappresentanti delle associazioni, del volontariato, coinvolgendo oltre 10 mila persone. Il tour si è chiuso con la tappa di Milano, dove Conad ha voluto accanto a sé gli attori più significativi di questo percorso, con l’obiettivo di riascoltare le voci di chi sta costruendo il presente e il futuro nei propri luoghi di appartenenza. 

Ad accogliere gli ospiti, moderati da Gad Lerner, il sociologo e direttore del Consorzio Aaster Aldo Bonomi, che ha realizzato un’indagine per ognuna delle comunità protagoniste de Il Grande Viaggio Insieme, e l’amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese. Un’altra parte della giornata, invece, è stata dedicata all’approfondimento sui temi della prossimità e della competitività, con la conduzione di Antonio Calabrò e la partecipazione di Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con il Sud; Francesco Caio, consigliere per le reti ministero Sviluppo Economico; Pasquale Carrano, presidente gruppo Mph.

Dalle voci e dai racconti della giornata è emerso lo spaccato di una società più consapevole, che si sforza di affrontare le sfide del presente impostando modalità di rilancio nuove, improntate alla valorizzazione delle persone e delle tipicità del luogo, ma riuscendo a sconfinare dagli ambiti ristretti del localismo.

Sono uomini e donne come il presidente della Sartoria Eugubina Rudy Severini, che ha affiancato e sostenuto una trentina di lavoratrici nella fondazione dell’azienda manifatturiera dopo la chiusura della fabbrica in cui lavoravano; o Giancarlo Carena, presidente della cooperativa sociale agricola Monte San Pantaleone, che a Trieste lavora all'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. O, ancora, Luciana Delle Donne fondatrice della cooperativa leccese Officina Creativa, che impiega le detenute nella realizzazione di manufatti utilizzando materiali di recupero, o Francesco Guglielmi, il “sindaco imprenditore” di Perinaldo, piccolo comune dell’entroterra ligure, che ha individuato nella valorizzazione del borgo e delle produzioni distintive locali una via per la ricostruzione dell’economia locale e della comunità.

È il modello di sviluppo a cui sin dalla sua nascita si ispira Conad, consorzio di cooperative di dettaglianti che conserva intatto nel suo Dna i principi del mutualismo e della partecipazione. Per questa ragione ha voluto racchiudere queste testimonianze in un unico racconto, che diventa occasione per ridiscutere il ruolo del mondo produttivo nella società, con tutte le responsabilità che questo ruolo comporta, con la volontà di fare un altro passo avanti verso la responsabilità sociale. Conad ha destinato nel 2016 più di 28 milioni di euro ad attività di responsabilità sociale, promuovendo uno sviluppo più equilibrato dei territori, ponendo una particolare attenzione alle fasce bisognose di popolazione e valorizzando le migliori esperienze locali. (Fonte: Ufficio stampa Conad)

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