Nazionale

L'Uisp al Festival dei diritti a Marciano della Chiana

L'iniziativa si è tenuta domenica scorsa e dà appuntamento al prossimo 26 dicembre. Parlano Leonardo Magi e Manuela Claysset

 

Un Festival che unisce sport e musica e che darà spazio anche a momenti di riflessione e di confronto per promuovere azioni e progetti di inclusione e contrasto alle discriminazioni. Sarà questo il filo conduttore della IV edizione del Festival dei diritti, in scena a Marciano della Chiana in due appuntamenti distinti, domenica 24 novembre e giovedì 26 dicembre, su iniziativa e dell’Amministrazione Comunale di Marciano della Chiana, al contributo di Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Rete Ready, all’organizzazione di Officine della Cultura e Chimera Arcobaleno e all'Uisp Toscana.

"Serve un impegno ampio e trasversale - dichiara Leonardo Magi, resonsabile regionale diritti e politiche di genere Uisp Toscana e assessore allo Sport, Pari opportunità e Politiche sociali del Comune di Marciano della Chiana - Assistiamo troppo spesso a dichiarazioni sessiste e omofobe da parte di personaggi importanti, finanche dirigenti dell’ambiente sportivo. Un pessimo esempio per i più giovani, che purtroppo ritroviamo anche nello sport di base, negli slogan dei tifosi, e nel linguaggio usato dai mezzi di comunicazione: simili atteggiamenti vengono troppo spesso sottovalutati e non sempre vengono contrastati con la dovuta attenzione. Credo che su questo occorra una riflessione seria e profonda, una vera e propria responsabilizzazione per un cambiamento radicale, che vada oltre le sanzioni economiche e che sia in grado di coinvolgere tutti i diversi soggetti all’interno di una nuova prospettiva relazionale e culturale".

"Accanto a questi episodi di razzismo e di discriminazione - prosegue Magi - esistono infatti anche buone pratiche, attività di inclusione contro ogni forma di violenza e un linguaggio che, invece di escludere e offendere, produce inclusione e rispetto. Occorre dare visibilità a queste esperienze perché è grazie a questa sensibilità che lo sport diviene davvero un perimetro per tutti e tutte e può promuovere valori fondanti per le comunità e le persone. Questo è il nostro impegno e per questo lavoriamo ogni giorno".

La giornata di apertura del festival, domenica 24 novembre, è stata nel segno dello sport. Appuntamento inaugurale presso la Palestra Comunale di Marciano della Chiana in via Fonte Nuova alle 10 con il quadrangolare di pallavolo che vedrà fronteggiarsi sul campo: Unicorn Team Volley (Movimento Pansessuale Arcigay Siena), Pink Flamingos (Chimera Arcobaleno Arcigay Siena), Valdichiana Volley (Squadra di bambini del territorio) e Insieme per il bene comune (Marciano della Chiana). 

La giornata di sport avrà come tema conduttore “Uguaglianze in gioco” e darà spazio a diverse esperienze e racconti di sport contro le discriminazioni. Ad aprire il pomeriggio sarà la premiazione del quadrangolare con la presenza del campione di pallavolo Damiano Pippi, uno dei migliori ricevitori italiani, in Nazionale del ’93 al 2004, oro ai mondiali del ’94 e argento alle olimpiadi del 2004. Tra i presenti Lucia De Robertis, vice-presidente Consiglio Regionale della Toscana, Maria De Palma, sindaco di Marciano della Chiana e Leonardo Magi.

Domenica è interveuta anche Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti Uisp, con la relazione dal titolo "Il contrasto alle discriminazioni di genere nello sport. Cosa può afre il sistema sportivo".

GUARDA IL VIDEO con l'intervista a Manuela Claysset

Inoltre, è stata allestita la mostra sulla Cartafumetto Uisp, la rielaborazione del 2016 della Carta europea dei diritti delle donne nello sport. Le esperienze e racconti di sport inizieranno con la presentazione, in compagnia dell’autrice, del libro “Elisa & Bella Francavilla” di Stéphanie Öhrström (Corrado Tedeschi Editore), portiera della Fiorentina Women’s FC e della Nazionale di calcio femminile della Svezia. Un libro che racconta la storia di una ragazza che non desidera altro che la cosa più bella che c’è: il calcio. Desiderio contrastato da mamma e papà, che le dicono che non è uno sport per femmine, e dalla sorella che le chiede di non comportarsi come un maschiaccio. Ma insomma: perché alle ragazze non può piacere il calcio? Per scaricare il programma clicca qui (Fonte: redazione Uisp Toscana)

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