Nazionale

L'Uisp al Festival della partecipazione 2020 che si terrà a Bologna

Da venerdì 16 a domenica 18 ottobre tre giorni di laboratori, conferenze, dibattiti. Lunedì 12 conferenza stampa con l'intervento di Vincenzo Manco, Uisp

 

La V edizione del Festival della partecipazione si terrà a Bologna dal 16 al 18 ottobre e, per l’occasione, diventerà anche una piattaforma online di incontro e dibattito, un invito alla partecipazione attiva dei cittadini. Il Festival è promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva, Legambiente e Uisp, in collaborazione con Slow Food e la Fondazione per l’innovazione urbana e con il contributo del Comune di Bologna. Sarà una tre giorni di laboratori, conferenze, dibattiti, momenti aggregativi e artistici: una fabbrica per costruire le nuove forme della politica, della democrazia partecipativa e dell’attivismo civico.
Il Festival si propone di elaborare una proposta di azione: si lavora a un progetto di monitoraggio civico sulle realizzazione dei progetti previsti dal Recovery Plan e per avere un’attività coordinata nelle prossime settimane sull’orientamento delle risorse europee.

La conferenza stampa si terrà a Bologna lunedi 12 ottobre e, per le associazioni organizzatrici interverrà Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, che illustrerà le ragioni della partecipazione Uisp al Festival, legate alla trasversalità del fenomeno sportivo, capace di esprimere un forte aspetto valoriale e sociale e, allo stesso tempo, attraversare le politiche pubbliche, dalla salute all’educazione, dalla coesione sociale alla sostenibilità ambientale.
Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp, parteciperà all’evento di inaugurazione che si terrà venerdì 16 ottobre alle 20.30. La manifestazione si terrà nella Biblioteca Sala Borsa, in Piazza del Nettuno, ed è previsto un talk live sui temi del Festival con la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni promotrici. Sono previste alcune incursioni artistiche e musicali con Maura Gancitano, Andrea Colamedici, Tlon e Oblivion.

Ecco il programma della V edizione del Festival della partecipazione

Si comincerà venerdì 16 ottobre dalla mattina con un collegamento da L'Aquila, che è stata sede delle precedenti edizioni, con la presentazione del progetto “La pienezza del vuoto, pratiche di mutualismo solidale”, elaborato da Rete dei numeri pari, Forum Disuguaglianze Diversità e Gran Sasso Science Institute. Partecipa, tra gli altri, Fabrizio Barca.
Nel pomeriggio sono previsti diversi incontri: “Scuole e territori: impariamo dal lockdown. Forum di confronto e scambio di esperienze tra diversi soggetti delle comunità educanti"; “Prendersi cura dell’Italia tra decreti e partecipazione: il ruolo delle donne”; “Isolati ma non soli: la risposta alla pandemia nel racconto delle associazioni dei malati cronici”; “Il ruolo delle reti civiche e di mutuo aiuto nella gestione dell’emergenza”. In serata è prevista l’inaugurazione ufficiale del Festival.

Sabato 17 ottobre il programma sarà dedicato alla “responsabilità di dire le parole giuste”. Si comincia in mattinata con “Partecipazione, Terzo settore e reti civiche” ed “Eroi silenziosi, furbetti irresponsabili o cittadini e cittadine consapevoli e attivi?”. Nel pomeriggio: “La partecipazione tra parole e cose. Soggetti, arene, forme, poteri, effetti, conseguenze. Lectio magistralis di Giovanni Moro, responsabile scientifico Fondaca, Università La Sapienza di Roma. Sono previsti altri incontri: “Partecipiamo al futuro cambiando il presente: la crisi climatica”; “Emergenze e democrazia: il rapporto tra superamento della crisi e fiducia nel potere politico”. Evento live serale: spettacolo di Ottavia Piccolo, “Donna non rieducabile”, sugli scritti di Anna Politkovskaja.

Domenica 18 ottobre il programma sarà dedicato al “Diritto di concorrere ad indicare una strada”. In mattinata sono previsti questi incontri: “Partecipiamo al futuro cambiando il presente: la crisi climatica”; “La doppia crisi delle e degli invisibili: le distorsioni della filiera alimentare ai tempi di Covid-19”; “Riparte la scuola, se cambia”; “La sfida dei patti educativi territoriali”; Confronto tra le esperienze di civic hacking più avanzate a livello internazionale su come l’attivismo che usa e modifica il digitale può offrire un nuovo spazio di collaborazione con comunità e istituzioni; “Noi giovani immaginiamo un mondo nuovo”. Nel pomeriggio: “Dall’Europa ai territori: per una nuova governance dei fondi di sviluppo”. Dalle 18 alle 20 si terrà l’evento conclusivo con un confronto tra i diversi attori della società civile per “adottare” e monitorare l’implementazione di una delle opere o dei progetti che verranno finanziati dal Recovery Fund. La chiusura musicale sarà affidata a Frankie Hi Nrg.

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